| V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
| skeno69 |
Inserito il - 05 maggio 2014 : 12:37:36
...da quando nel 1997 vidi scritto questo nome sullo zaino di un torrentista genovese (ai tempi andava di moda mettere "le tacche" sullo zaino), mi era rimasta la curiosità...
Così ieri, dopo il Gava - Lerone, siamo risaliti fino al sentiero dell'ingegnere per andare a vedere il Gias delle Vacche, a valle del sentiero stesso.
Per inciso, anche a monte del sentiero ci sono alcune cascate appoggiate, quasi sempre secche e comunque facilmente disarrampicabili, le avevo fatte in salita anni fa per caso.
La parte bassa è invece bella ripida, sono 6 calate, quasi tutte appoggiate, massimo 38 metri. Armi speditivissimi (alberi o chiodi da roccia).
Dopo le calate, ancora 15' di progressione per arrivare nel Rio Lerone, dove conviene scendere lungo il torrente fino al ponte che si trova sotto il rio Lerbin, invece che cinghialare nella macchia come abbiamo fatto noi per risalire sul sentiero principale.
Anche per questo percorso, in definitiva, si può dire che se non è diventato famoso, una ragione c'è... ma tutto sommato un giro dopo un alluvione quasi quasi ce lo rifarei.
E poi il Beigua... con certe giornate di azzurro è impagabile...
Ciao
Skeno
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| 3 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
| skeno69 |
Inserito il - 05 maggio 2024 : 10:42:30
Sceso ieri con buona portata. Abbiamo integrato gli ancoraggi aggiungendo un fix su tutte le calate. Una armata ex novo perchè non abbiamo trovato nulla, forse l'alberello ha ceduto dall'ultimo passaggio? Boh.
Continuato poi per il rio Lerone oggi molto carico. Abbiamo dovuto aggirare un passaggio (cengetta e tuffo oppure calata in riva sinistra sfruttando alberelli) e sulla strettoia abbiamo aggiunto un anello su una calatina di 4 metri oggi non disarrampicabile.
Ciao
Skeno
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| Geronimo |
Inserito il - 23 maggio 2020 : 19:29:40
Domenica 17 Gruppo GOA covid-compliant all'assalto del Gias delle Vacche, dopo una settimana di piogge intermittenti.
Avvicinamento un pò selettivo ma bello, per sentiero ripido e poco frequentato (meglio cesoie e pantaloni lunghi).
Abbiamo rifatto il primo armo, perchè lo abbiamo trovato che girava in una vasca, ancora attaccato all'alberello che era stato utilizzato come ancoraggio.
Sotto quello, tre fantastici vecchi chiodi da alpinismo ancora in buone condizioni, con moschettone Cassin che ho sostituito e subito donato al mio museo della montagna.
Ciao a tutti,
Geronimo
L'armo nuovo di pacca
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Squadra Covid-compliant
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Ambiente piuttosto aperto ma bello
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L'unica strettoia del percorso
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Mascherina de-noartri
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| bggianluca |
Inserito il - 27 maggio 2014 : 23:16:24
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