V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Corrado |
Inserito il - 24 dicembre 2012 : 10:35:36 È di ieri la mia prima visita al Bacu Olióne, Quirra (Villaputzu) denominato Dilone dai primi esploratori (che utilizzarono un diverso toponimo perché così citato sulle carte IGM, erroneamente). Nelle pubblicazioni, per me, riprenderà il suo nome originale di Olióne (ringrazio fin d'ora chi vorrà evitare qui un fiume di inutili polemiche, deja-vu).
Bassa difficoltà in ambiente piacevole, con alcuni scorci particolarmente suggestivi nonostante l'acquaticità della forra sia piuttosto contenuta e limitata a pochi laghi obbligatori. Ovviamente lo scorrimento è variabile ma per poterla percorrere con una buona portata temo bisognerebbe appostarsi per tutto l'inverno :-)
La sequenza delle verticali è abbastanza rispondente alle precedenti relazioni: 10, 25, 12, 20 (dis), 8, 17, 15, 6, 25, 25+15 (dis), 14. Il tempo necessario si assesta intorno alle 4 ore, anche se ovviamente un squadra ridotta può percorrerla comodamente in 3 ore.
Durante la discesa è stato integrato qualche ancoraggio anche se tutto era già più che sufficiente vista una richiodatura effettuata da Gianluca Piras nell'ottobre 2010. Sul posto ci sono ancora alcuni attacchi singoli.
Erano con me gli amici Raffaele, Tamara, Natalia, Francesco e Roberto.
Bacu Olione
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11 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
michele |
Inserito il - 29 dicembre 2012 : 20:00:56 | Corrado ha scritto:
A parte gli scherzi, questa ricerca mi sta appassionando.
Nella seconda schermata che hai postato noterai che sulla destra, sotto il banner "temi" si trova la scritta "Olione", che fa da seguito del prefisso "Baccu" in bianco, che si trova in corrispondenza della scritta gialla Argallargiu.
La scritta "Olione" si trova esattamente in corrispondenza del punto di ingresso.
Viceversa Argallargiu è anche il toponimo di tutta la località (lo trovi in grande alcuni chilometri più a nord).
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Sono sempre stato convinto che la toponomastica dei piccoli e medi corsi d'acqua della Sardegna sia una necessità moderna assai più che antica. Il fatto che in Sardegna ci siano così tanti "Flumineddu" o "Riu Mannu" fa capire che alle antiche comunità agro-pastorali in molti casi non interessava affatto dare un nome ai corsi d'acqua. Questo spiegherebbe anche perché nelle carte topografiche tratti diversi di uno stesso corso d'acqua possiedano più nomi: persone diverse riferivano al cartografo nomi diversi, perché un nome condiviso dalla collettività non esisteva.
Perciò, caro Corrado, resto convinto della sostanziale inutilità delle ricerche sul nome "originale" di un torrente, in Sardegna.
Alcuni nomi, poi, li definirei "anonimi", perché non esprimono una caratterizzazione (peculiarità) del luogo. "Olione" è uno di questi, un nome "anonimo". "Argallargiu" è un nome vero, che caratterizza una intera zona e il corso d'acqua che la attraversa. "Dilone" è un nome inventato (involontariamente) ma che ha una sua personalità.
L'altro giorno seguivo la trasmissione di Alberto Angela sull'Isola di Pasqua. Il nome fu dato da Jakob Roggeveen, che la scoperse il giorno di Pasqua del 1722. L'isola però era abitata: qual era il nome dell'isola per i suoi abitanti? Ero convinto fosse Rapa-Nui (e in effetti su wikipedia c'è scritto così), ma nel corso della trasmissione Alberto Angela riferisce che il nome "Rapa-Nui" fu attribuito all'isola dai suoi abitanti uno o due secoli dopo la scoperta da parte degli europei. Gli abitanti volevano un nome "loro", non europeo, ma il nome scelto in realtà non c'era mai stato. L'Isola di Pasqua è infatti lontana da tutto e dunque per i suoi abitanti non aveva senso darle un nome, perché non c'era niente altro da cui dovesse essere distinta. Perciò gli antichi abitanti non avevano mai sentito il bisogno di un nome per l'intera isola, mentre invece avevano dato nomi alle singole parti.
Questo per ribadire quanto poco senso abbia, in certi contesti, la ricerca di un nome "originale", o le perplessità (chiamiamole così) perché dei "continentali" si permettono di decidere il nome di un luogo da loro scoperto ed esplorato.
Un nome è semplicemente un modo per identificare un luogo. E un luogo, di fatto, non esiste prima che qualcuno lo scopra e gli dia un significato.
Tornando invece agli "affari nostri", permettimi di precisarti alcune cose:
- chi devi includere nella pagina dei ringraziamenti del tuo libro è affare tuo: non ho richieste da farti perché non è cosa che mi riguardi o mi interessi in alcun modo. Se vuoi sapere come la penso, il discorso "ho pagato, quindi non devo ringraziare nessuno" io, da buon calabrese lo approvo. Ti dico di più: questo è proprio uno dei motivi per cui vendo le schede: se le dessi agli amici dovrei poi pretendere di essere ringraziato e incazzarmi se qualcuno non lo fa nella maniera adeguata; inoltre mi guarderei bene dal dare la benché minima informazione a chi mi sta sulle scatole. Vendendo le schede, invece, le do a tutti, amici e nemici, e nessuno ha l'obbligo di dirmi grazie.
- se invece, per tua libera scelta, decidi di fare una breve "storia" della forra ritengo tu non possa prescindere dal citarne apertamente ed esplicitamente gli esploratori, perché se non lo fai, se citi tutti tranne loro, se ti mantieni sul vago dai la netta impressione al lettore di avere dei rancori nei loro confronti, scegliendo deliberatamente di non essere obiettivo nei loro riguardi. Sarebbe ovviamente una tua libera scelta, ma da una persona che ha un nome ci si aspetta dell'aplomb piuttosto che delle basse ripicche personali
- in alternativa puoi benissimo non fare affatto una "storia" della forra e di conseguenza non citare nessuno
Michele http://www.micheleangileri.com/canyoning |
Corrado |
Inserito il - 29 dicembre 2012 : 18:38:04 A parte gli scherzi, questa ricerca mi sta appassionando.
Nella seconda schermata che hai postato noterai che sulla destra, sotto il banner "temi" si trova la scritta "Olione", che fa da seguito del prefisso "Baccu" in bianco, che si trova in corrispondenza della scritta gialla Argallargiu.
La scritta "Olione" si trova esattamente in corrispondenza del punto di ingresso.
Viceversa Argallargiu è anche il toponimo di tutta la località (lo trovi in grande alcuni chilometri più a nord). |
michele |
Inserito il - 29 dicembre 2012 : 17:09:50 Il canyon di Baccu Dilone. Immagine:
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Il tratto a monte. Mi sbagliavo: per la Regione Sardegna pure quello si chiama Riu Argallargiu. Immagine:
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Michele http://www.micheleangileri.com/canyoning |
Corrado |
Inserito il - 29 dicembre 2012 : 14:36:14
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erpirata |
Inserito il - 27 dicembre 2012 : 16:35:54 Caro Conca, ben disposto nell'umore (ma non nel fisico), da due giorni e mezzo di abbuffate natalizie, abbandono la mia usuale verve polemica, alla quale mi sarebbe venuto più spontaneo cedere, per far posto (incredibilmente) ad un momento di riflessione.
Spinto da ciò soprattutto nel rileggere le nostre vecchie polemiche, dove sorrido oramai con un certo distacco alle ragioni di tanto reciproco fervore e livore, ma delle quali rimane oggi per lo più il teatrino futile che offrimmo ad un pubblico più vasto.
Mi sorprendo a ritrovare ancora oggi nelle tue parole quello stesso tono di allora, a tanti anni di distanza, come se il tempo invece in te non avesse compiuto quel processo di maturazione e sedimentazione che libera nell'aria il superfluo, e condensa e trasforma gli aspetti più importanti ed essenziali dei nostri ricordi, li condensa e ne dà una diversa luce: toglie il superfluo e condensa l'essenziale.
Eppure tu conosci bene i meccanismi della memoria, e da editore e scrittore di testi, la potenza della parola, e sai come essa possa plasmare e modificare finanche i nostri ricordi, togliendo qualche particolare ed aggiungendone qualche altro; et voile, la magia è riuscita, la narrazione porta il lettore ad un risultato diverso, come se due più due non facesse più quattro, ma cinque, naturalmente e logicamente.
E' evidente come il metodo scientifico, portato da te alla nostra attenzione, come distintivo del tuo ragionamento rispetto al nostro, a te non interessi affatto, è solo un artificio retorico.
Infatti, smontato l'artifizio, a fronte delle palesi contraddizioni messe in luce dall'amico michele, scegli la via facile del silenzio, la metafisica dell'ipse dixit (in questo caso del pastore).
E' ovvio che non risponderai mai delle tue contraddizioni (ma anche le due domande di michele sono retoriche, perché anche lui sa che non gli risponderai), perché non ne hai bisogno, la tua arma sono i tuoi libri (la tua guida), dai quali (hai paventato) cancellerai i nostri nomi ed il nome di Dilone.
In tutto ciò c'è del biblico; il Sommo Creatore dà luce alle cose pronunciandone il loro nome, Lui solo è il Verbo divino, ed altrettanto è in grado di non crearle non pronunciandone il nome.
Ma qui siamo in terra, nel regno della poliedricità e delle contraddizioni, e se ci sarà una guida che non nomina, ce ne sarà un'altra che nomina.
Ipse dixit.
Saluti, erpirata
P.S. Per dovere di cronaca, l'esplorazione di Baccu Dilone è stata effettuata il 3 maggio 2008 da Michele Angileri, Andrea Pucci e Carlo Scappaticci
in questo mio post ( http://andreapucci.satellitar.it/?p=43 ) si parla della storia del luogo in cui si apre il Baccu, oltre ad alcune riflessioni personali dalle quali si evince come il nostro atteggiamento non sia predatorio nei confronti dei luoghi che esploriamo. |
michele |
Inserito il - 25 dicembre 2012 : 21:52:51 | Corrado ha scritto:
Buon Natale Miché! :-)
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Un sereno Natale anche a te, carissimo
Michele http://www.micheleangileri.com/canyoning |
Corrado |
Inserito il - 25 dicembre 2012 : 17:28:56 Buon Natale Miché!
:-) |
michele |
Inserito il - 25 dicembre 2012 : 10:51:22 | Corrado ha scritto:
Trovo molto interessante l'informazione sul toponimo Argallargiu, sul quale mi informerò.
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Ma come, non ti eri già informato? non avevi già scoperto il nome "originale" della gola?
| Corrado ha scritto:
Ti rispondo infatti che dalle mie parti, cioè il Pianeta Terra, effettivamente si fa così. È cioè proprio un 'modus operandi' scientifico, sul quale sono stati scritti testi, carte di accordo eccetera: prima di inventare un toponimo ci si documenta.
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Ma per favore, tutti possono vedere con quanto rigore scientifico ti documenti tu: nemmeno ti vai a vedere la cartografia ufficiale della Regione Sardegna!
| Corrado ha scritto:
Mi permetto inoltre di dissentire sul fatto che con quel nome il canyon sia già conosciuto "in ambito torrentistico".
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Anche qui per documentarsi non ci vuole molto (basta volerlo fare!). Basta andare su Google, digitare "baccu dilone" e vedere che ci sono 265 risultati della ricerca. Poi digitare "bacu olione" e vedere che ci sono ZERO risultati.
| Corrado ha scritto:
Ah, vuoi sapere perché non ho citato il nome degli esploratori e perché non li citerò nemmeno nella guida? Perché le informazioni le ho pagate, quindi il mio "debito morale" si è estinto nell'istante in cui si è conclusa la transazione di PayPal.
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Ah, è così che si fa in ambito "scientifico"? Dunque tutti quelli che hanno comprato la rivista dove Watson e Crick annunciavano la scoperta del DNA erano liberi da ogni obbligo morale di citare gli autori ... Invece che dire "il DNA, scoperto da Watson e Crick" avrebbero potuto dire, che so, "il DNA, osservato anche da Peppino Spessu (l'amico che me ne ha parlato gratis) ..."
Balle. E' chiaro a tutti qual è il motivo per cui non citi gli autori della scoperta di Baccu Dilone, ed è lo stesso motivo per cui stai cercando di cambiarne il nome: l'INVIDIA.
Ma non continuo su questo punto, perché sono affari nostri e qui sarei off-topic. Finora invece la questione è di interesse generale e si può riassumere nelle seguenti domande:
- l'esploratore di una forra ha o non ha il diritto di sceglierne il nome, magari leggendolo su di una carta IGM? (come è accaduto per Baccu Dilone)
- può un Pinco Pallino qualsiasi, che si ritiene il "dominus" di un'intera regione, arrivare 4 anni dopo e pretendere di scegliere lui il nome della forra sulla base di una pretesa "scientificità"? dimenticando che senza gli esploratori e senza la loro opera di divulgazione lui e nessuno dei suoi amici avrebbe mai messo piede in quel luogo?
Michele http://www.micheleangileri.com/canyoning |
forzaparis |
Inserito il - 25 dicembre 2012 : 08:44:57 Segnalo che da diversi anni nella guida Torrentismo in Sardegna (2009) cosi come sul sito della Associazione Segnavia questo percorso è chiamato "Bacu Dilone". Fose non sarà il toponimo corretto ma direi che nel piccolissimo mondo torrentistico per il momento è conosciuto con questo nome. Magari tra qualche anno ce ne saremo dimeticati e lo chiameremo olione o argallargiu o pattagaio.
...e non ho altro da dire su questa faccenda...
guidob |
Corrado |
Inserito il - 24 dicembre 2012 : 21:31:48 Trovo molto interessante l'informazione sul toponimo Argallargiu, sul quale mi informerò. Grazie.
Per il resto, anche se temo che sia un off topic (e nel caso chiedo scusa ai moderatori) credo che una risposta sia dovuta. Avverto però fin d'ora che IN QUESTO POST non replicherò ulteriormente a polemiche o provocazioni, pertanto se vuoi continua pure... da solo.
Ti rispondo infatti che dalle mie parti, cioè il Pianeta Terra, effettivamente si fa così. È cioè proprio un 'modus operandi' scientifico, sul quale sono stati scritti testi, carte di accordo eccetera: prima di inventare un toponimo ci si documenta. Assegnare un toponimo errato è un gesto di somma ignoranza (per carità, è successo anche a me, e quando ho potuto ho riparato).
Quella che ti ho appena esposto è, a puro titolo di esempio, la modalità adottata anche dal Catasto delle Grotte della FSS (oltre 3000 toponimi) o, più estesamente, dalla Associazione di Esplorazioni Geografiche La Venta, di cui mi onoro di essere vicepresidente. Prima di assegnare un nome ad un luogo - ripeto - ci si do-cu-men-ta in tutti i modi possibili, incluso il coinvolgimento dei locali, quale che sia il loro livello culturale, siano essi campesiños o pastori.
Mi permetto inoltre di dissentire sul fatto che con quel nome il canyon sia già conosciuto "in ambito torrentistico". Infatti se si esclude la tua relazioncina e un'altra sintetica di G.P. non mi pare ci siano altri rimandi in bibliografia. Non mi pare cioè che sia mai stato pubblicato niente (carta canta), né mi è parso di trovarne cenno su questo forum.
Ad ogni modo, trovarmi d'accordo con te mi potrebbe interessare giusto perché non amo litigare con nessuno e perché domani è Natale, ma dal punto di vista pratico ha poco senso, cioè possiamo ben vivere nello stesso emisfero con opinioni diverse. Rivendico però la mia libertà professionale di interpretare e revisionare gli itinerari che ripercorro personalmente, pubblico con i miei soldi e soprattutto firmo con il mio nome.
Ah, vuoi sapere perché non ho citato il nome degli esploratori e perché non li citerò nemmeno nella guida? Perché le informazioni le ho pagate, quindi il mio "debito morale" si è estinto nell'istante in cui si è conclusa la transazione di PayPal. Citerò e ringrazierò invece il nome di tutti gli esploratori che hanno voluto condividere gratuitamente il loro lavoro. Qualora ti venisse la tentazione di criticare il fatto che io guadagni vendendo le guide ti anticipo rispondendoti che è il MIO lavoro, cioè ci pago le tasse, infine, nonostante viva di quello, non ho mai rifiutato di fornire informazioni (intendo una relazione completa) a nessuno, inclusi perfetti sconosciuti, e la mia partecipazione e condivisione di informazioni in questo forum ne è una dimostrazione pluriennale.
Non ho citato e non citerò nemmeno il tuo compagno di esplorazioni perché molti anni fa - ho buona memoria - si rifiutò "con somma arroganza" di darmi qualche banale informazione proprio su questa gola, rispondendomi che non si sentiva in dovere di darmi info, e che se proprio le avessi volute avrei potuto acquistarle o chiederle a "qualche amico pastore" (era maggio 2008). Così feci, e infatti il pastore mi ha detto che si chiama Olione.
Non ho molto altro da aggiungere. Buon Natale. |
michele |
Inserito il - 24 dicembre 2012 : 16:31:18 | Messaggio di Corrado
È di ieri la mia prima visita al Bacu Olióne, Quirra (Villaputzu) denominato Dilone dai primi esploratori (che utilizzarono un diverso toponimo perché così citato sulle carte IGM, erroneamente). Nelle pubblicazioni, per me, riprenderà il suo nome originale di Olióne (ringrazio fin d'ora chi vorrà evitare qui un fiume di inutili polemiche, deja-vu).
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Olione sarebbe, se mai, il nome del tratto A MONTE della gola. Secondo la cartografia CTR della regione Sardegna il toponimo sarebbe Riu Argallargiu. Ti allego il layer WMS preso dal portale cartografico della regione Sardegna, nonché la ortofoto 2006 dell'IGM.
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Il punto, però, non è quello di scoprire il "toponimo originale" di un canalone (per quanto ne posso sapere io il nome "originale" potrebbe essere stato un altro, o non esistere affatto). I nomi si danno perché la gente interessata sappia ciò di cui si parla. Il nome di un percorso torrentistico può perfino prescindere dal nome topografico.
In questo caso i primi esploratori (ma chi saranno mai? tu citi tutti tranne loro ... Forse non sai chi sono?) hanno dato molti anni fa un nome a questo canyon, LEGGENDOLO SU DI UNA CARTA IGM. Con quel nome il luogo è conosciuto in ambito torrentistico. Aggiungere un nome non fa altro che creare confusione. Scegliere un nome diverso non è altro che un gesto di somma arroganza.
Ma comunque ... se è così che si fa dalle tue parti mi regolerò allo stesso modo quando dovrò citare un canyon scoperto da te: sceglierò sulla IGM un nome diverso da quello che hai scelto e ci aprirò un nuovo topic su questo forum.
Michele http://www.micheleangileri.com/canyoning |
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