V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
franzmc |
Inserito il - 02 aprile 2012 : 14:19:02 E' una delle forre nel parco delle dolomiti bellunesi, quindi per ora interdetta. Ben si spera per il futuro. Non e' pero' ( ancora ) vietato percorrere il sentiero 806 che la fiancheggia in salita e che in numerosi punti la attraversa permettendone l'accesso. Rumors dei tempi che furono, ne descrivono una trentina di calate con dislivello massimo di 50 mt. L'abbiamo visionata ieri raggiungendo in auto il lago della stua in val canzoi, nel comune di Cesiomaggiore, e poi salendo a piedi lungo il sentiero. L'ambiente e' severo ed impervio, la scarsissima portata ha indubbiamente conosciuto tempi migliori, sono infatti ben visibili erosioni e scavernamenti tali da lasciar presumere quali e quanti apporti passati siano stati necessari per modellarne la roccia. Ricorda molto, per quanto piu' discontinua e meno verticale, la val campiviei.
Pessimi i pochi armi veduti, chi la andasse a percorrere, soprattutto se con un'eventuale portata importante, dovrebbe ritrapanare in abbondanza.
Un poco anomala nei numerosi accessi e uscite, e' infatti possibile farlo a piacimento, come anche aggirare le calate, ottima, sempre in teoria, per sperimentare percorrenze con equipaggiamento ridotto all'osso, al limite anche una sola corda, e in periodi di precipitazioni prolungate. Come per il vajo del sandolino, sono evidenti caratteristiche tali da permetterne appunto la percorrenza quando sia consigliabile star lontano dal resto delle forre.
Francesco Michelacci coordinatore regionale per la Romagna. |
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