| V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
| Geronimo |
Inserito il - 05 maggio 2023 : 00:06:26
Il monte Peglia è conosciuto nella comunità torrentistica un po' più “vintage” perché, in poco spazio, ospita sia uno dei primi percorsi in Italia (la forra di Parrano o fosso del Bagno, relazionato anche nel mitico libro “Profonde gole”) sia uno dei pochi percorsi pro-canyon del Centro (la forra di Prodo o fosso Campione, percorso ludico e d’iniziazione “par excellance”).
La zona però offre anche alcuni percorsi secondari, come quello in questione, al quale mi sono affezionato anche perché nasce sotto le case dove è nato mio padre.
Il fosso dell’Elmo, infatti, poco prima di entrare nel fiume Chiani (che, a sua volta, entra nei fiumi Paglia e Tevere) è strozzato a Nord da un ripido e affilato spartiacque, che costringe l’acqua a modellare rocce dure e ben stratificate, con conseguente creazione di un percorso di canyoning piccolo (“no-rope”) ma piuttosto vario ed estetico.
Inizialmente, l’acqua scorre parallelamente a strati di roccia calcarea, creando una prima vasca con anfiteatro di candide sponde (localmente conosciuta come “pelacane”) vicino ai ruderi di un antico mulino. Successivamente, gli strati cominciano a sollevarsi, e l’acqua scorre scavando all’attaccatura delle placche, con conseguente creazione di un secondo caratteristico passaggio, costituito da un profondo lago di faglia, con varie possibilità di tuffo. Dopo un terzo caratteristico passaggio (costituito da una bella pozza pensile inforrata) l’ambiente cambia ulteriormente, perché la roccia diventa scura e più massiccia (basalto) esponendo nude pareti in riva dx (localmente conosciute come “ripa murata”). Subito dopo una prima parete molto franosa, si scova quindi il varco d’uscita; qui però conviene fare ancora una piccola passeggiata (magari senza zaino) perché una seconda parete si staglia subito dopo, sopra un ampio scivolo di roccia coricato in riva sx dove, se non altro, è molto più comodo e piacevole spogliarsi. Questa seconda parete, fra l’altro, non solo è più alta (un centinaio di metri, vera rarità per la zona) ma è anche più compatta e, se non fosse per lo spesso strato di terre rosse che la incappucciano, invoglierebbe persino qualche micro-impresa alpinistica..
All’uscita occorre intercettare un sentiero che risale restando “a cavallo” del ripido e affilato spartiacque; sulla sommità (dove oggi si trova una simpatica torretta-osservatorio) anticamente ci stava un arroccato podere, con strategica riserva d’acqua. Tanto è vero che mio padre mi ha raccontato che durante l’ultima guerra, al passaggio dei tedeschi in ritirata, la gente del paese si era rifugiata proprio qui … Insomma, una specie di “Fosso di Helm” de-noartri…
In ogni caso, allego una mia scheda per la gita, da tenere in considerazione se siete di passaggio, se è una bella giornata dopo un periodo di forti piogge, e se tutti gli agriturismi della zona sono chiusi…
Ciao a tutti,
Geronimo
Allegato:  Fosso dell'Elmo forum.docx
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La vasca del pelacane con le sue candide sponde
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I ruderi dell'antico mulino
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Idromassaggio de-noartri
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Pozza pensile inforrata
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| 3 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
| Geronimo |
Inserito il - 08 maggio 2023 : 12:02:38
niente.. mi sa che facciamo prima così..
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| Geronimo |
Inserito il - 08 maggio 2023 : 11:57:13
Eh già.. Ora ci riprovo..
Allegato: Fosso dell'Elmo forum.docx
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| MirkoT |
Inserito il - 06 maggio 2023 : 00:02:09
Belle pozze, decisamente.
Il link al .docx mi dà questa dicitura "HTTP Error 404.0 - Not Found
The resource you are looking for has been removed, had its name changed, or is temporarily unavailable." |
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