V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
pizmao |
Inserito il - 25 ottobre 2011 : 12:07:54 Ciao, allego un file appena uscito dall'INAIL sugli ancoraggi. http://www.ispesl.it/sitoDts/Linee_guida/Guidancoraggi.pdf
ciao MAuro |
18 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
franzmc |
Inserito il - 10 novembre 2015 : 00:41:55 Articolo interessante...
http://www.arrampicate.it/il-difficile-lavoro-del-chiodo-e-del-chiodatore/
Francesco Michelacci coordinatore regionale per la Romagna. |
bob1 |
Inserito il - 18 novembre 2011 : 20:06:15 | dirtsee ha scritto:
Una piccola spiegazione a scanso di equivoci e fraintendimenti , forse cosi' risulta piu' chiaro il post della pipa , forse off-topic o forse no , solo chi legge puo' dirlo a seconda della propria sensibilita' . La pipa di Magritte è il simbolo della sua più importante ricerca: quella cioè sul rapporto che vi è fra immagine e linguaggio.
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E io che pensavo si trattasse di un nuovo bollo "segnavia" per le forre alla mia portata...:-) |
franzmc |
Inserito il - 18 novembre 2011 : 19:22:23 | dirtsee ha scritto:
A proposito di procanyon , da quando c'e' ho finalmente potuto lasciare la trousse d'armo a casa , mandatemi l'indirizzo per i regali di Natale .
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Bravo, hai colto l'essenza, accettiamo spalle per i futuri trapanamenti.
Francesco Michelacci coordinatore regionale per la Romagna. |
dirtsee |
Inserito il - 18 novembre 2011 : 18:48:17 Una piccola spiegazione a scanso di equivoci e fraintendimenti , forse cosi' risulta piu' chiaro il post della pipa , forse off-topic o forse no , solo chi legge puo' dirlo a seconda della propria sensibilita' . La pipa di Magritte è il simbolo della sua più importante ricerca: quella cioè sul rapporto che vi è fra immagine e linguaggio. Nel dipinto è rappresentata molto realisticamente una pipa . Appena sotto vi è una targhetta con la scritta “Ceci n’est pas une pipe”. Questa didascalia mira a negare qualcosa che si nega da sé e cioè che la rappresentazione di una pipa non è una pipa reale ma solo una superficie dipinta in modo tale da evocare in noi l’immagine di un oggetto: "La famosa pipa..?Sono stato rimproverato abbastanza in merito. Tuttavia la si può riempire? No, non è vero, e solo una rappresentazione: se avessi scritto sotto il mio quadro: "Questa è una pipa", avrei mentito." (Magritte) Per capire il senso di quest’opera è necessario osservarla da posizioni diverse: se lo si osserva da lontano noteremo che la forma della pipa ha maggior forza lasciando il testo privo di significato perché illeggibile. L’occhio infatti, non riuscendo a mettere a fuoco la linea che compone la parola e quindi la frase, passerà automaticamente in primo piano sull’immagine dell’oggetto poiché di più facile lettura. Se ci avviciniamo a pochi centimetri dal dipinto il fenomeno è esattamente l’inverso. La scritta prende, in questo caso, il sopravvento sull’immagine che è diventata ora un semplice insieme di colori uniti su di una tela. senza significato apparente. Dunque, ci appare ora chiaro che ciò che abbiamo davanti agli occhi non è una pipa. Non perché ce lo dice la targhetta, ma perché ci rendiamo conto che neanche una rappresentazione può assumere il ruolo di un oggetto nella realtà. Il risultato di questo accostamento fra scrittura e rappresentazione da origine ad un accostamento fra lettura e osservazione. Accostamento del tutto fuori luogo dato che l’uno tende a contraddire l’altro e viceversa, creando così un conflitto fra le due grandi facoltà della nostra percezione visiva: leggere e vedere. Ne emerge che vi è una netta separazione fra il mondo dei segni, che è pieno di controsensi e tende a negarsi da solo, e quello reale. Il primo non arriverà mai ad eguagliare, in tangibilità e consistenza, il secondo . A proposito di procanyon , da quando c'e' ho finalmente potuto lasciare la trousse d'armo a casa , mandatemi l'indirizzo per i regali di Natale .
L'acqua stagnante non ? buona da bere , solo quella che scorre ha un buon sapore aloha www.canyoningalpigiulie.com
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franzmc |
Inserito il - 18 novembre 2011 : 12:03:49 vabbe', poi al resinato inox s'appendono tutti volentieri lo stesso. Autoreferenziale o no, quando a un armo puoi appendertici insieme alla tua automobile, le discussioni dovranno orientarsi verso altre sfumature del problema attrezzamento, non credi?
Francesco Michelacci coordinatore regionale per la Romagna. |
skeno69 |
Inserito il - 17 novembre 2011 : 21:02:51 Beh un conto è dire che si rappresenta l'eccellenza (cioè essere i migliori) un altro è parlare di buon lavoro.
Comunque rileggendo il tuo post si può dire che siamo abbastanza d'accordo sul fatto che non ci cag*a nessuno, tanto che qualcuno si prende pure la briga di intervenire solo per prenderci per il culo.
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dirtsee |
Inserito il - 17 novembre 2011 : 19:01:17 Classico esempio di autoreferenza
Immagine:
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L'acqua stagnante non ? buona da bere , solo quella che scorre ha un buon sapore aloha www.canyoningalpigiulie.com
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franzmc |
Inserito il - 17 novembre 2011 : 18:11:23 Scusa un attimo, non sei d'accordo ma sostieni esattamente quel che dico io, ovvero che nonostante la sostanza cioe' armi di prim'ordine posizionati dove occorrono, ad aic quest'eccellenza non viene riconosciuta.....
Che poi aic fatichi a comunicare lo sapevamo gia', ma non e'facile rivolgersi ad una platea tanto eterogenea e capillarmente diffusa.
Che fare? Credo che anche solamente diffondere buone norme sull'attrezzamento possa costituire un successo, se poi qualcuno ci affiancasse potremmo far di piu'.
Francesco Michelacci coordinatore regionale per la Romagna. |
skeno69 |
Inserito il - 17 novembre 2011 : 10:05:56 | franzmc ha scritto:
Per quanto AIC non raccolga unanimi consensi nel variegato mondo torrentistico, credo che nell'attrezzare abbia saputo colmare meglio di ogni altro soggetto le grandi lacune a cui nello scender canyon sino a qualche anno fa si andava incontro.
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Non sono d'accordo. Continuiamo a dire che rappresentiamo l'eccellenza ma senza che nessuno ci riconosca questa eccellenza. E anche l'attrezzamento non sfugge a questa scarsa considerazione.
Non ho mai visto nessuno che sia fuori da AIC (a dir la verità, pochissimi anche in AIC) sperticarsi in lodi per il lavoro fatto coi Pro Canyon o anche solo per lavori di miglioria ordinaria degli attrezzamenti esistenti che tanti di noi fanno nei torrenti vicino a casa.
Le uniche lodi le ho lette sul forum francese di Descente-Canyon.
Quest'associazione è (e non certo da oggi, ma da anni, lo dico per sottolineare che non è colpa di chi c'è adesso) ISOLATA e AUTOREFERENZIALE.
Ed è un peccato perchè anch'io penso che abbiamo fatto un ottimo lavoro in tanti campi.
Ma di sicuro non in quello dei rapporti con l'esterno.
Ciao Skeno
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franzmc |
Inserito il - 16 novembre 2011 : 18:55:27 Per quanto sia miope non voler considerare quel che il progresso ci rende disponibile, la mia sensazione e' che il settore ancoraggi sia per ora ad un livello in cui, da un punto di vista tecnico, siano auspicabili e possibili ben pochi miglioramenti.
Molto invece si puo' fare nell'attrezzamento dei percorsi, settore sino ad ora purtroppo trascurato dai piu' e talvolta oggetto di posizionamenti " poco felici ".
Ragioniamo un attimo su quel che ci serve, ancoraggi piu' resistenti? Durevoli? Economici?
Se proprio volessi da babbo Natale qualcosa nel settore, mi piacerebbe un trapano piu' leggero e con miglior autonomia, ma non e' che quelli che ho non vadano bene.
Ci chiediamo allora come e quanto diffondere le nozioni, incanalare virtuosamente le energie positive in modo che chi si trova un tassellatore per le mani lo utilizzi al meglio.
A chi desidera imparare, dobbiamo veicolare un messaggio accessibile, non tutti sanno districarsi fra le tante opportunita'.
Il mio consiglio e' di appoggiarsi ad una o piu' sessioni operative, chiedere senza tema di far la figura degli ingenui e non stancarsi mai di porsi e porre domande.
Nel frattempo come dice Erwin, chi piu' sa (ed io certo non sono fra questi) dovrebbe interrogarsi sul come rispondere all'esigenza di informare nel miglior modo possibile.
Per quanto aic non raccolga unanimi consensi nel variegato mondo torrentistico, credo che nell'attrezzare abbia saputo colmare meglio di ogni altro soggetto le grandi lacune a cui nello scender canyon sino a qualche anno fa si andava incontro.
Francesco Michelacci coordinatore regionale per la Romagna. |
erwink |
Inserito il - 16 novembre 2011 : 14:48:07 | Antonello ha scritto:
Secondo me, il "manoscritto" dell'inail, verrà letto fino in fondo da poche persone, quasi un mattone! Molto molto istituzionale come composizione. Bisognerebbe pensare in piccolo x continuare a crescere bene, sicuramente un pensiero personale ma; se assieme al 27° notiziario, arrivasse ad ognuno di noi un adesivo AIC, un minuscolo pieghevole tipo vademecum del torrentista col codice dei fischi e codice x la comunicazione gestuale e alcuni disegni degli ancoraggi pro-canyon con cenni x l'armo!? Chi già conosce a menadito tali argomenti, non dia per scontato che nell'ambiente non servono ripassi e promemoria, poi, è sempre materiale divulgativo che si può regalare a chi chiede informazioni o quando si presiede alle manifestazioni con stand AIC. Quanto detto, oltre al pensiero personale, sono considerazioni raccolte on-the-road, non dimentichiamo che, a divesri nuovi soci del 2011, le tessere sono arrivate in piena stagione estiva. E' molto facile trovare nuovi soci, il difficile è tenerli all'interno affinchè diventino sostenitori, bisogna, nel limite del possibile far sentire ogni socio all'interno di una bella famiglia, ad iniziare dai vertici e, se qualcuno scrive in privato al presidente di turno, certamente si aspetta una risposta in tempi utili, qualunque sia la domanda, va data una risposta!! Credo che tutto sia costruttivo, gli addetti ai lavori non ne abbiano a male. Dagli ancoraggi son finito in mille argomentazioni che, probabilmente avrei dovuto postare altrove ma, si sa che l'apetito vien mangiando. Buon lavoro.
Antonello Azara
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Buone idee. Me le segno e cercheremo di svilupparle. Ciao e grazie Erwin |
Antonello |
Inserito il - 12 novembre 2011 : 23:48:01 Secondo me, il "manoscritto" dell'inail, verrà letto fino in fondo da poche persone, quasi un mattone! Molto molto istituzionale come composizione. Bisognerebbe pensare in piccolo x continuare a crescere bene, sicuramente un pensiero personale ma; se assieme al 27° notiziario, arrivasse ad ognuno di noi un adesivo AIC, un minuscolo pieghevole tipo vademecum del torrentista col codice dei fischi e codice x la comunicazione gestuale e alcuni disegni degli ancoraggi pro-canyon con cenni x l'armo!? Chi già conosce a menadito tali argomenti, non dia per scontato che nell'ambiente non servono ripassi e promemoria, poi, è sempre materiale divulgativo che si può regalare a chi chiede informazioni o quando si presiede alle manifestazioni con stand AIC. Quanto detto, oltre al pensiero personale, sono considerazioni raccolte on-the-road, non dimentichiamo che, a divesri nuovi soci del 2011, le tessere sono arrivate in piena stagione estiva. E' molto facile trovare nuovi soci, il difficile è tenerli all'interno affinchè diventino sostenitori, bisogna, nel limite del possibile far sentire ogni socio all'interno di una bella famiglia, ad iniziare dai vertici e, se qualcuno scrive in privato al presidente di turno, certamente si aspetta una risposta in tempi utili, qualunque sia la domanda, va data una risposta!! Credo che tutto sia costruttivo, gli addetti ai lavori non ne abbiano a male. Dagli ancoraggi son finito in mille argomentazioni che, probabilmente avrei dovuto postare altrove ma, si sa che l'apetito vien mangiando. Buon lavoro.
Antonello Azara |
erwink |
Inserito il - 09 novembre 2011 : 11:55:40 Praticamente tutto il materiale che utilizziamo (fix, multimonti, resinati, ecc) nasce per un uso industriale, adattato poi all'uso in ambiente da parte di alpinisti-speleo-torrentisti. Fino ad ora, siamo noi (in senso generico) che abbiamo fatto ricerca per usare la produzione industriale nel nostro ambiente.
Sul documento dell'AIC, ci siamo accorti che ci sono alcune zone in ombra, ad esempio proprio sugli armi naturali, e nei nostri progetti (come SNC-AIC) vi è proprio l'integrazione dell'elaborato.
Erwin |
franzmc |
Inserito il - 08 novembre 2011 : 15:21:54 Misconosciuto anche per merito nostro. Credo sia una buona base di partenza, perfezionato con una piu' ampia parte descittiva e adeguatamente pubblicizzato, funzionerebbe ad hoc.
Francesco Michelacci coordinatore regionale per la Romagna. |
skeno69 |
Inserito il - 08 novembre 2011 : 11:37:23 Si tratterebbe di fare un'appndice a questo, già esistente ma penso misconosciuto ai più. http://www.canyoning.it/standards/normeattrezzamentoaic.pdf
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franzmc |
Inserito il - 08 novembre 2011 : 11:08:13 Tutte cose intersssanti ma pareallele al nostro agire, mi sembra che in realta' fra le varie norme siano poche quelle applicabili ad ancoraggi naturali, o sbaglio? Che poi anche nel calcestrutto o cemento si vadano a posizionare tasselli a espansione o resinati assolutamente identici a quelli che utilizziamo in forra e' comprensibile, le esigenze sono simili e questo gioca a nostro favore, ben difficilmente un'industria investira' in ricerca senza un mercato ben piu' ampio di quello che puo' assicurare la necessita' di armare vie di roccia o discese in canyon.
Crede qualcuno degli amici trapanatori che potremmo editare un vademecum sul tema? Se diffuso anche solo in forma elettronica, la conoscenza di migliori tecniche di ancoraggio andrebbe a prevenire alcuni degli orrori che talvolta accade di incontrare. cosa ne pensate?
Francesco Michelacci coordinatore regionale per la Romagna. |
pizmao |
Inserito il - 08 novembre 2011 : 09:57:55 http://www.ispesl.it/sitoDts/sel_appd.asp?area=18&lang=it&id=891&mod=1
ciao MAuro |
hamlin84 |
Inserito il - 25 ottobre 2011 : 12:40:22 Grande...Sarà una gradita lettura...
http://www.griguecanyoning.org |
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