V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
matteo rivadossi |
Inserito il - 06 luglio 2020 : 17:06:51 Come prima cosa meglio specificare che non si tratta di uno scherzo! Ma è inutile nascondere che l'appeal del nome - Valle del Cul - ci ha ulteriormente incuriosito...
Già dalla carta topografica il notevole e rapido dislivello di questo affluente destro del Resio pareva interessante. Poi l'anno scorso non potemmo non notarne il bel cascatone percorrendo di fronte il tracciolino lungo l'avvicinamento per la prima ripetizione integrale della Valle d'Inferno.
Fatto sta che domenica scorsa, 28/6/2020 con Vincenzo Valtulini e Simone Monecchi, approfittando di un passaggio d'eccezione (grazie ancora ad Ivan Gheza che tra l'altro è stato uno dei tre apritori della Val D'Inferno!), abbiamo effettuato la 1a discesa della tanto evocativa Valle del Cul: davvero una bella sorpresa, oltre al nome, ovviamente! Di seguito qualche dato:
Sviluppo: 1 km circa
Dislivello 600 m (da quota 1300 slm alla confluenza a quota 700 slm)
Difficoltà: v5/a2
Calate attrezzate: circa 25 calate (minimal)
Cascata massima 115 m
Calata max 60 m
Tempo impiegato: 4 h e 15' (2-3 ore per una ripetizione?)
Note:discesa ad interesse provinciale/interprovinciale, molto interessante dal punto di vista esplorativo e paesaggistico caratterizzata da bei corridoi e da un'enorme cascata appoggiata (C 115). Se dalla confluenza con il Resio, al posto di uscire risalendo sulla sx per il sentiero CAI 730, si prosegue per la parte centrale e poi classica della Val d'Inferno (calcolare altre 2-3 ore circa per 400 m di dislivello), la discesa assume un'ampiezza sportiva di tutto rispetto.
Accesso: navetta di 12 km da Esine con mezzo 4x4 fino a Malga Pianazzo (1380 slm) con 15 minuti di avvicinamento in discesa verso il greto.
Oppure tramite sentiero che si snoda in riva dx dall'uscita classica del Resio (2h circa).
Esiste un possibile accesso intermedio, non verificato, attraverso la passerella di quota 1100 circa che porta alla presa. Tale ingresso permette di evitare un po' di avvicinamento se si sale a piedi e la discesa della prima parte forse la meno interessante ma con una bella portata naturale.
Cartografia:
https://www.lupidisanglisente.it/wp-content/uploads/2019/01/cartina_sent_biv.pdf
Buona ripetizione! matteo
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