V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
seba |
Inserito il - 22 luglio 2008 : 15:18:33 visto che come AIC abbiamo deciso di nn percorrere le forre all'interno della zona parco, nn sarebbe utile recensire le forre che si trovano all'interno, per cui vietate, e quelle all'esterno del parco fattibili. In questo modo si potrebbero fare chiarezza su quali si e quali no e programmare le uscite in zona senza incorrere in problemi e sanzioni.
byez seba |
15 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
andrew78 |
Inserito il - 22 marzo 2010 : 14:36:53 bravi ragazzi tifiamo per voi !!!!! dai che c'ho voglia dai daiiiii!!!!!!!!
andrew78 FONDATORE DEI R.I.G :-) andrew.forni@tiscali.it |
marcommarco |
Inserito il - 22 marzo 2010 : 12:08:02 La newsletter ai soci datata 10 marzo 2010 recita :
- RAPPORTI COL PARCO NAZIONALE DELLE DOLOMITI BELLUNESI Sono in corso vari incontri con la dirigenza del Parco al fine di giungere ad una regolamentazione meno restrittiva per quanto riguarda la pratica del torrentismo all'interno del Parco.
Comunque : Il giorno 18 febbraio il sottoscritto e Jvan Chemello ci siamo recati presso la sede del Parco per visionare e discutere insieme ai relativi responsabili la bozza del nuovo Regolamento che entrerà in vigore entro Ottobre 2010. Abbiamo di comune accordo stabilito alcuni punti fermi e l’iter da seguire per integrare il suddetto regolamento (attualmente assai restrittivo) con la possibilità di frequentare alcune forre comprese nel territorio del Parco (che ha a sua volta recepito la documentazione che gli abbiamo presentato). Stiamo perciò elaborando le relative richieste e pratiche da inoltrare, inoltre prevediamo di partecipare a breve ad uno degli incontri con la cittadinanza e le realtà coinvolte che il Parco sta organizzando presso i Comuni dell’area e che sono mirati all’ascolto delle specifiche richieste. Seguiranno quindi alle nostre richieste le loro risposte e a quel punto capiremo se avremo portato a casa un risultato accettabile. Noi siamo molto fiduciosi. Nel frattempo invitiamo ancora una volta tutti i soci (e non) a rispettare l’attuale regolamento vigente e a mantenere un atteggiamento dunque consono ed in linea con le delicate trattative in corso. Chiediamo dunque ancora un po’di pazienza e di NON frequentare le forre all’interno del territorio del Parco, il cui elenco è ben visibile qui : http://www.aic-canyoning.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=1511
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Marco Risoli Presidente AIC _____________________
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franzmc |
Inserito il - 22 marzo 2010 : 10:05:03 Ieri, dopo una sciata non troppo godereccia in quel di S. Martino di Castrozza, ci siamo soffermati all'uscita di sua maesta' " il/la Soffia " per un breve raccoglimento. Portata e temperatura permetterebbero gia' di scendere con soddisfazione, a quando un barlume di luce su questa oscura pagina di torrentismo?
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Francesco Michelacci coordinatore regionale per la Romagna. |
Jvan |
Inserito il - 27 ottobre 2008 : 10:51:44 Aggiorniamo, oltre che alla lista, anche il forum sulla situazione attuale. Questa la relazione di Paolo Madonia in merito alla riunione svolta. Prossimi aggiornamenti, speriamo, per fine anno. Ciao Jvan
"Cari amici,
mercoledi? 22 Ottobre Jvan Chemello, Francesco Cacace ed io abbiamo incontrato il Direttore del Parco delle Dolomiti Bellunesi, Dr. Nino Martino, al quale abbiamo consegnato il materiale documentale sulle forre del parco prodotto da Francesco ed una relazione con una scheda sulla valutazione dell?impatto ambientale del torrentismo nelle forre del Parco che ho fatto io, nella quale gia? distinguevamo tra forre da aprire al torrentismo e forre invece da interdire alla discesa per motivi ambientali.
L?esito dell?incontro e? andato oltre le piu? rosee previsioni.
Il Direttore ha molto apprezzato il fatto che gli abbiamo consegnato questo materiale, che gli consentira? di avere un?idea piu? precisa del significato del fenomeno ?forra? all?interno dell?area protetta.
Ci ha inoltre comunicato che il momento e? quello propizio, perche? si sta ridiscutendo il regolamento, e che e? sua intenzione, valutando il nostro materiale con l?appoggio dei tecnici del Parco, cercare di riaprire alla frequentazione quelle forre che non dovessero presentare equilibri ecologici troppo fragili.
Ci ha inoltre detto che e? disposto a fare una convenzione con l?AIC per trasformare il materiale cartaceo da noi prodotto in formato digitale, compatibile con il loro Sistema Informativo, nonche? a realizzare un documentario foto-video sempre sulle forre, con modalita? economiche da concordare con noi.
Gli abbiamo inoltre chiesto di installare una stazione del progetto C6 nel Parco, e anche per questo ritiene che la cosa sia fattibile in tempi brevi.
Non abbiamo ancora ottenuto nulla di concreto, ma sicuramente le parole del direttore riaprono completamente uno scenario che sembrava molto pessimistico sino a poco tempo fa.
Adesso e? finito il momento delle chiacchiere e si passa a quello del fare.
Andremo avanti lungo la strada concordata con il Direttore, e speriamo che in tempi brevi (qualche mese) saremo in grado di darvi notizie concrete in merito alla possibilita? di percorrere, se pur in forma regolamentata, se non tutte almeno alcune delle forre del Parco.
Paolo Madonia"
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franzmc |
Inserito il - 11 agosto 2008 : 17:35:30 Di tutt'altro tenore l'atteggiamento del parco delle dolomiti friulane. A pochi km di distanza si incoraggia chi volesse cimentarsi nell'ardimentosa discesa delle gole locali.
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ovvero
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Franz M |
Marie |
Inserito il - 25 luglio 2008 : 18:43:54 Grazie per l'informazione.
Ciao, Marie |
Jvan |
Inserito il - 24 luglio 2008 : 11:00:15 Purtroppo ART.19 DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' SPORTIVE E RICREATIVE pag.22 non lascia dubbi.
http://www.dolomitipark.it/doc_pdf/piano-parco/norme_di_attuazione_Piano_PNDB.pdf |
Marie |
Inserito il - 24 luglio 2008 : 09:48:39 Citazione: Messaggio inserito da jacopo92
Vorrei solo segnalare che sul sito http://www.descente-canyon.com/canyoning/lieu/13/21112/Belluno.html, delle 8 forre segnalate nel comprensorio delle Dolomiti Bellunesi, solo per il Soffia vi ? la segnalazione R (regolamentato) mentre le altre (Clusa, Pisson, Tovanella, Mus ecc...) sembrano liberamente accessibili ... sarebbe bello capirne le ragioni .... forse perch? il Soffia ? la pi? frequentata ?
T Max
Certamente significa che non abbiamo avuto l'informazione... anche per Soffia, indicato come regolato, l'unica informazione ? : ?Attention, il para?trait qu'un interdit (mal appliqu?) existe sur la pratique du canyon dans les dolomites. Il faudrait v?rifier ! ? (?Sembra essere vietato, ma non ? chiaro e dovrebbe essere verificato.?). Se mi confermate che tutte le gole delle Dolomiti bellunesi sono vietate, lo posso indicare sulle schede del sito descente-canyon.com. Qualcuno mi potrebbe spedire il regolamento del Parco sulla pratica del torrentismo ?
Ciao, Marie |
Jvan |
Inserito il - 23 luglio 2008 : 18:23:50 Riporto la mail di Paolo sul resoconto della riunione fatta ad inizio anno, che spiega in maniera chiara come stanno le cose. Ciao
"Come promesso ecco la relazione piu dettagliata, e con qualche commento che tiene conto delle mail che ho letto sulla lista, sull'incontro del 8 Febbraio con il Parco delle Dolomiti Bellunesi, rappresentato dal vice-direttore e da un funzionario dell'ufficio tecnico.
Ha esordito Francesco Berti presentando l'AIC e le sue attivit?.
Ho continuato io approfondendo gli aspetti ambientali e scientifici, del possibile impatto ambientale del torrentismo e facendo esplicito riferimento al fatto che il dialogo avviato con la nostra presenza presso la sede del Parco fosse finalizzato a cercare di riaprire, anche se in maniera controllata e limitata, il territorio del Parco alla pratica del torrentismo.
Jvan ha fatto riferimento infine a quelle che sono le istanze e le aspettative della comunit? torrentistica locale.
E' seguita una conversazione, devo dire molto pacata e cordiale, della quale cerco di riportare i punti salienti.
Nonostante i cartelli tradotti in maniera sbagliata in inglese, il personale del Parco sa benissimo cosa ? il torrentismo e la sua differenza con il rafting.
All'atto della creazione del Parco hanno vietato il torrentismo consapevoli del fatto che tale attivit? riguardava un numero limitato di persone, se paragonate per esempio agli escursionisti, in base al seguente principio: non sappiamo bene quali sono i danni che tale attivit? pu? provocare, riguarda poche persone, quindi per il momento ? meglio vietarla.
Questo ? stato il primo incontro ufficiale con una associazione che si occupa di torrentismo e quindi la prima volta che in maniera formale si affronta nuovamente la questione.
Allo stato attuale il Piano ed il regolamento del Parco sono soggetti a revisione, che dovr? essere completata entro il 2010.
E' quindi il momento buono per riconsiderare il divieto di pratica del torrentismo, rispetto al quale il nuovo regolamento potrebbe aprire spiragli.
Il torrentismo non ?#146; l'unica attivit?#146; soggetta a revisione e come esempio ci hanno fatto la pratica dell'attivit? di mountain-bike, praticamente inesistente ai tempi della proposta del Parco (anni 80), ma oggi praticata da un numero molto elevato di persone, allora impensabile, e che quindi necessita di regolamenti pi? efficaci.
Operativamente, siamo rimasti che gli prepareremo un dossier contente tutte le informazioni in nostro possesso sugli itinerari torrentistici del Parco, in modo da fornirgli tutti i possibili elementi di valutazione, corredato da una nostra analisi e da una nostra proposta per un possibile regolamento dell'attivit? torrentistica nel Parco.
Nel caso invece chiedessimo di svolgere attivit? di ricerca scientifica nelle forre del Parco, questa ci potrebbe essere autorizzata anche adesso e con l'attuale regolamento: gli ho quindi accennato al progetto C6, anticipando che chiederemo di mettere un sito nel Parco.
I tempi tecnici di risposta alle nostre istanze sono gli stessi per la realizzazione del Piano: 2010, ma il vice-direttore ci ha detto che stanno cercando di concludere entro il prossimo anno (2009).
Questa la cronaca, adesso le considerazioni e le proposte operative:
Il divieto di pratica del torrentismo, tenuto conto che la proposta del Parco risale agli anni 80, era inevitabile: vi pregherei di spogliarvi del punto di vista di torrentisti e di considerare che al mondo non ci siamo solo noi ma anche chi ha prospettive del tutto diverse e che pu? avere opinioni opposte ma valide tanto quanto le nostre. A quell'epoca il torrentismo era una roba pi? o meno sconosciuta, praticata da un numero insignificante di persone, le gole un ambiente fragile e non molto conosciuto, e quando un ambiente ? fragile e poco noto l'unica strategia possibile ? quella di una iniziale tutela pi? stringente, eventualmente da modificare in seguito alla acquisizione di ulteriori informazioni. Ritengo quindi, tenuto conto che parliamo di un Parco Nazionale, che tale provvedimento iniziale fosse giusto.
Ritengo altres? che ora invece tale divieto debba essere riconsiderato e che noi dobbiamo fare, visto che ci interessa, la nostra parte: tale parte consiste nel fornire al Parco documentazione dalla quale si evinca che quello che noi chiediamo ? compatibile con le finalit? del Parco. Per fare questo dovremo quindi studiarci Piano e Regolamento attuale, trovare gli appigli per chiedere la modifica del divieto, motivando quanto chiediamo con dati scientifici credibili. In sostanza, dobbiamo essere capaci di produrre uno Studio di Impatto Ambientale a livello quanto meno semi-professionale.
Come facciamo quanto sopra?
Innanzitutto, schede di catasto a parte, occorre mettere insieme tutto il materiale documentario che abbiamo sulle forre del Parco: cartografie con segnate gole ed itinerari di avvicinamento-uscita, descrizione degli itinerari, materiale fotografico descrittivo, che vuol dire che sono inutili foto con piani ravvicinati di tuffi, calate, etc., ma servono solo foto che fanno capire bene cosa c'? attorno ai torrentisti, ossia l'ambiente gola.
Parallelamente, dobbiamo procurarci l'attuale Piano ed il regolamento del Parco, in modo da studiarceli anche in relazione alla legislazione vigente e/o a documenti simili di altre aree protette.
Sulla base di questi documenti elaboreremo una proposta, per la quale come capite bene ci vogliono mesi di lavoro.
Tale proposta verosimilmente dovr? fare i conti con quanto segue, non per mie idee personali ma per essere compatibile con quanto riguarda la regolamentazione dei Parchi Nazionali:
-Difficile pensare di attrezzare per la discesa altre forre rispetto a quelle gi? attrezzate, per le quali si potr? pensare solo alla manutenzione degli ancoraggi esistenti (per manutenzione intendo ovviamente la sostituzione di quelli usurati).
-Forre che si sviluppano anche in parte in zona di riserva integrale, o che necessitano di attraversarle obbligatoriamente negli itinerari di avvicinamento o uscita non potranno mai essere aperte al torrentismo
-L'accesso eventuale alle forre consentite non potr? essere libero, ma regolamentato in termini sia di periodi dell'anno che di numero massimo di persone.
Finisco quindi questa chilometrica mail confermando la mia disponibilit? ad occuparmi di preparare tale studio per conto dell'AIC (ovviamente GRATIS, per evitare un coccolone al Segretario e/o al genovese Tesoriere).
Tale disponibilit? non significa certo che posso fare tutto da solo, ma che ho bisogno di essere aiutato da tutti quelli che hanno a disposizione informazioni sulle forre del Parco e da tutti i soci che hanno competenze, ma anche solo buona volont?, utili allo scopo.
C'? un ma in tutto questo discorso, e riguarda quello che secondo me dovr? essere il comportamento dei torrentisti durante i prossimi 2 anni che presumibilmente ci vorranno perche#146; tutto questo processo abbia un termine.
Se abbiamo scelto di avviare un dialogo con il Parco dobbiamo essere coerenti con tale dialogo, per cui VISTO CHE AD OGGI VIGE IL DIVIETO DI PRATICA DEL TORRENTISMO, A NESSUN SOCIO AIC, MEGLIO ANCORA SE A NESSUN TORRENTISTA, DEVE SALTARE IN MENTE DI ANDARE LO STESSO IN BARBA AI DIVIETI A SCENDERE UNA FORRA DEL PARCO. Questo almeno sino a quando non avremo una risposta, positiva o negativa che sia, da parte del Parco.
Faremmo infatti una autentica figura di merenda, scusate la parolaccia, se da un lato ci presentiamo come associazione seria e credibile e dall'altro tentiamo di fregarli facendo lo stesso ci? che vogliamo.
Vogliamo fare tutto ci? ed imbarcarci in questa impresa?
Concludo ed aspetto i vostri spero numerosi e costruttivi commenti ed obiezioni.
Paolo Madonia"
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jacopo92 |
Inserito il - 23 luglio 2008 : 16:26:54 Vorrei solo segnalare che sul sito http://www.descente-canyon.com/canyoning/lieu/13/21112/Belluno.html, delle 8 forre segnalate nel comprensorio delle Dolomiti Bellunesi, solo per il Soffia vi ? la segnalazione R (regolamentato) mentre le altre (Clusa, Pisson, Tovanella, Mus ecc...) sembrano liberamente accessibili ... sarebbe bello capirne le ragioni .... forse perch? il Soffia ? la pi? frequentata ?
T Max |
franzmc |
Inserito il - 23 luglio 2008 : 14:47:58 Dice un proverbio come non ci sia limite al peggio, staremo dunque a vedere come andra' a finire.
Franz M |
Jvan |
Inserito il - 23 luglio 2008 : 09:55:35 Purtroppo, a detta delle guardie forestali e dell'ente parco, la Val Clusa f? parte di tutte le forre "proibite". Non mi pronuncio in commenti personali in merito....
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franzmc |
Inserito il - 22 luglio 2008 : 22:16:49 La val clusa segna il confine nord, scendendola in riva destra ne stiamo fuori.
Franz M |
Jvan |
Inserito il - 22 luglio 2008 : 16:27:23 Queste le forre che sono state segnate nella carta del Parco delle Dolomiti Bellunesi:
-Val Dal Vis -Val Caorame -Val Carpaneda -Val Nandrina -Val di Poi (Val Piscalor) -Val Soffia -Val Pisson -Val dei Forti -Val Rui Bianch -Val Costalunga -Val Ardo Alta (ramo Dx Orog.) -Val Ardo Alta (ramo Sx Orog.) -Val Ardo Alta (Il Calvario) -Val Mortarezze -Val Fogar? -Val del Mus -Val Clusa -Val R? da Molin -Val de Piero -Val Carbonere -Bus de la Pissa
Ciao Jvan
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Jvan |
Inserito il - 22 luglio 2008 : 15:44:33 Al pi? presto vedr? di fare la lista delle forre che sono state segnate all'interno del parco. Ciao Jvan
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