V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Mikasa |
Inserito il - 06 ottobre 2010 : 16:08:52 Facendo riferimento al recente proliferare di messaggi in lista soci copio l'ultima proposta di Franz per discutere qui, in maniera meno invasiva, delle possibili variazioni regolamentari. Alla fine si dovrebbe poter definire una modifica comunemente condivisa da sottoporre al voto dell'assemblea, senza rimanere incastrati in una discussione di ore sulla formulazione durante la riunione di Casola ed al contempo senza usare la lista in maniera eccessiva. -------------- "... Egregi colleghi soci, sono a chiedere che nella prossima assemblea, a Casola, il regolamento venga integrato con il punto 4.4 bis la cui formulazione dovrebbe risultare piu' o meno questa. " I soci che volontariamente ritengano di rinunciare alla segretezza del voto espresso, possono farlo per via telematica inviando un messaggio di posta elettronica al presidente o al segretario. Il messaggio verra' stampato e consegnato agli scutatori, costoro al momento dello scrutinio provvedereanno al relativo conteggio." Il punto 5.2 andra' modificato nella parte in cui recita : "Ciascun socio può ricevere la delega a votare per conto di un solo socio assente" con: " Ciascun socio può ricevere la delega a votare per conto di un massimo di tre soci assenti." Le modifiche saranno effettive dall'assemblea successiva. Cordiali saluti e grazie. Francesco Michelacci " |
10 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
skeno69 |
Inserito il - 08 ottobre 2010 : 09:42:57 | franzmc ha scritto:
Allora, visto che pur non piu' candidato paiono non mancarti le ideee chiare,
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AIC ha semplicemente bisogno di tranquillità.
E questa si raggiunge in vari modi: - non perdere tempo su questioni secondarie o su beghe personali - ridurre il lavoro di "chi fa", cioè a) razionalizzando (il che significa anche CAMBIARE o ELIMINARE), b) investendo denaro in fornitori esterni (es: commercialista, sviluppatore internet, spedizioni, ecc) c) pensando ad un'altra forma di associazione: una federazione di gruppi in cui i singoli non esistono più ed in cui i gruppi hanno maggiori oneri burocratici a fronte di minori costi di associazione - facendo attività, di tutti i tipi, senza personalismi e con spirito associativo
Per quanto mi riguarda, poi, io ormai da anni ho maturato la convinzione che siamo un'associazione assolutamente ridondante rispetto al CAI, con l'aggravante che siamo (e rimarremo) piccoli. Il torrentismo è un'attività di montagna a tutti gli effetti ed i nostri scopi statutari sono assolutamente conformi a quelli del CAI. Ma questa è un'altra storia e siamo in pochi a pensarla così. Ciao Skeno
___________________ Roberto Schenone Vice Presidente AIC
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franzmc |
Inserito il - 07 ottobre 2010 : 18:56:13 Allora, visto che pur non piu' candidato paiono non mancarti le ideee chiare, puoi gentilmente esporre il tuo pensiero su cosa invece sia veramente importante in aic? Io francamente non ho nulla da rimproverare alla vostra gestione, neppure i diari segreti di Settimio Severo, che anzi ho intuito esser burlescamente ridanciani. Continuo a credere che ogni contrubuto sia valido, anche quelli fortemente critici; in questo caso mi pare perdiamo un'occasione per crescere e migliorarci un po', tutto qui.
Francesco Michelacci coordinatore regionale per la Romagna. |
skeno69 |
Inserito il - 07 ottobre 2010 : 12:06:16 Ripeto: a questa cosa, se vorrà ci penserà il prossimo CD e la prossima assemblea, come da regolamento attualmente in vigore.
Questo CD non ha intenzione di proporre modifiche al regolamento in occasione della prossima assemblea.
Al limite di questa cosa parleremo nelle "varie ed eventuali" per capire cosa ne pensino i soci (soprattutto quelli presenti, che evidentemente hanno più a cuore l'associazione...) ed aiutare il prossimo CD a decidere il da farsi.
Ciao Skeno
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forzaparis |
Inserito il - 07 ottobre 2010 : 11:21:32 | franzmc ha scritto: 5) Maggioranza qualificata: deve necessariamente essere piu' della maggioranza semplice, generalmente il 2/3 o i 3/5 dei presenti all'assemblea.
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Per maggioranza "qualificata" si intende appunto qualcosa di più della maggioranza semplice, ma la qualificazione deve essere specificata; dato che questo numero non è scritto da nessuna parte, ci si deve ricondurre alla maggioranza assoluta. In ogni caso il termine "maggioranza qualificata" nel ns. regolamento non fa riferimento ad un voto in una eventuale assemblea ma indica solo il numero minimo di soci che preventivamente devono richiedere che in assemblea si parli di una modifica regolamentare. E' invece ben specificato che in assemblea detta modifica debba essere deliberata con la maggioranza dei 3/5 dei votanti.
Guido B. Spaccaforra Sardegna Canyoning |
franzmc |
Inserito il - 07 ottobre 2010 : 10:18:52 Puntualizzo.
1) Trovo le fantaipotesi di Bruno piuttosto " fantascientifiche ", siamo in una associazione dove sino ad ora il problema e' stato reperire qualcuno che fosse disposto a fare, piuttosto che discernere fra quanti si accoltellano per occupare le poltrone. Ergo, molte cose sono possibili, ma non e' detto che siano probabili, quello di cui Bruno ipotizza, come lui stesso ammette, mi sembra altamente improbabile.
2) La natura stessa di aic, nata grazie al web che a suo tempo permise ai fondatori di ritrovarsi e confrontarsi on line, dovrebbe suggerire un modo semplice di partecipare alla vita sociale e contribuire al voto senza sobbarcarsi il viaggio. E' vero che fotocopiare un documento ed inviarlo via posta ordinaria e' semplice, ma e' lo stesso metodo che avremmo usato 50 anni fa, senza considerare che le poste Italiane spesso o talvolta smarriscono quanto viene loro affidato.
3) L'ipotesi "truffaldina" secondo cui qualcuno potrebbe votare al posto di qualcun altro e' reale, ma altrettanto semplice da verificare, basta una contromail di conferma.
4) Riservatezza: in questo caso si presume di voler liberamente rinunciare alla riservatezza e francamente non vedo perche' ognuno non possa, volendo, rendere manifesto il proprio pensiero; mi sembra fra l'altro che, visti tutti i flames intervenuti, nessuno abbia remore ad esprimersi in questo senso.
5) Maggioranza qualificata: deve necessariamente essere piu' della maggioranza semplice, generalmente il 2/3 o i 3/5 dei presenti all'assemblea.
6) Numero deleghe: ho scritto tre e mi sembra ragionevole. Quattro e' il numero in cui spesso ci si ritrova ad andare in canyon; vogliamo pensare che in un gruppo cosi' ristretto e spesso cementato da anni di viaggi, discussioni e confronti, non possa esistere un rapporto fiduciario tale da permettere a cuor leggero di affidare la propria rappresentanza ad un'altra persona?
7) Vi viene in mente che spesso, data la localizzazione dell'assemblea, sino ad oggi ogni volta possa essere prevalsa l'esigenza del gruppo geografico del luogo?
8) Su di una cosa Skeno ha ragione, ci sono cose piu' importanti a cui pensare, ma questo mi e' parso una piccolo e gratuito passo avanti nel favorire ed allargare la rappresentanza; continuando ad impantanarci in mille distinguo, non faremo altro che riprodurre in piccola scala quella burocrazia che tanto ci straccia gli zebedei ogni volta che dobbiamo fare qualcosa di semplice.
Ha invece torto nel momento in cui parla della partecipazione on line come un cancro: senza il web tutti quei torrentisti che provengono da zone isolate, non avrebbero avuto alcuna possibilita' di creare aggregazione, che poi l'opportunita' vada ottimizzata e' vero, ma da qui a dolersene molto ne passa.
9) Rimane sempre e comunque sovrana l'assemblea, per quanto piu' o meno condivisibili le modifiche da me proposte dovrebbero passare da quel vaglio, non credete sia ragionevole dare anche a chi non la pensa come voi la possibilita' di esprimersi in materia?
Francesco Michelacci coordinatore regionale per la Romagna. |
forzaparis |
Inserito il - 07 ottobre 2010 : 09:09:57 | skeno69 ha scritto: * per inciso: mi accorgo solo ora che nel regolamento si parla di maggioranza qualificata senza specificare cosa si intende. Questo sì che andrebbe modificato.
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Nel regolamento effettivamente si parla di maggioranza "qualificata" senza però specificare una percentuale. In questo caso come maggioranza qualificata va intesa la maggioranza assoluta cioè il 50%+1 degli associati. Per cui per modificare il regolamento bisognerebbe che il CD o circa 300 soci richiedano di mettere all'ordine del giorno tale argomento. Dato che il regolamento non è molto chiaro forse lo si potrebbe modificare; mi sembra inutile alzare ancora questa soglia, è gia impossibile che il 50% dei soci possano fare questa richiesta! In ogni caso sia che a proporre la richiesta fosse il CD sia che lo faccia la maggioranza dei soci, mi sembrerebbe corretto che qualunque argomento venga messo all'ordine del giorno nel momento in cui viene spedita la convocazione in l'assemblea e non successivamente.
Personalmente posso dire che anche a me non sembra una priorità. Se un socio non vota perché non trova neanche il tempo di scrivere dei nomi su un pezzo di carta, di imbustare e di attaccare un francobollo, probabilmente questo socio si interessa talmente poco della associazione che forse è meglio che non voti. Se poi ci fosse veramente una volonta "popolare" sarebbe giusto fare dei cambiamenti; per il momento parlarne sul forum o sulla lista è "gratis".
Guido B. Spaccaforra Sardegna Canyoning |
skeno69 |
Inserito il - 06 ottobre 2010 : 18:17:40 Premetto che questa è secondo me l'ultima delle priorità di AIC.
Per quanto riguarda le modifiche proposte.
1- le modifiche al regolamento sono regolate dall'art. 22 regolamento. Escluso che a Casola avremo la maggioranza qualificata (ma anche non qualificata*) dei soci sarà quindi il prossimo CD che eventualmente proporrà all'assemblea del 2011 eventuali variazioni.
22 Revisione del regolamento 22.1 Le modifiche al presente regolamento saranno proposte dal CD oppure dalla maggioranza qualificata degli associati e deliberate da un'Assemblea valida in prima convocazione con l'intervento di almeno il 50% più uno dei soci ed in seconda convocazione con qualunque numero di intervenuti ed in entrambi i casi con la maggioranza dei 3/5 dei votanti.
2- dare la delega a più di un socio comporta la variazione dello statuto (vedi art. 13 statuto). Significa fra le altre cose andare a Terni a depositare il nuovo statuto presso l'Ufficio del Registro. Auguri!
Art. 13 - Validità dell'assemblea In prima convocazione l'Assemblea, sia ordinaria che straordinaria, e' regolarmente costituita quando siano presenti la meta' più uno degli associati aventi diritto. In seconda convocazione l'Assemblea, sia ordinaria che straordinaria, è regolarmente costituita qualunque sia il numero degli associati intervenuti. Nelle assemblee hanno diritto al voto gli associati maggiorenni. Le delibere delle assemblee sono valide a maggioranza assoluta dei voti, su tutti gli oggetti posti all'ordine del giorno, salvo che sulla modifica dello Statuto, la revoca del mandato del Consiglio Direttivo e/o del Presidente, per cui occorrerà il voto favorevole dei tre quinti degli associati presenti. E' possibile delegare il proprio voto ad un altro associato ma non e' possibile che un socio voti con più di una delega. La delega scritta dovrà essere consegnata al presidente dell'assemblea. Il diritto di voto e' riservato ai soci in regola con le quote annuali. E' possibile inoltre prevedere l'introduzione di forme di voto a distanza tramite posta o internet, secondo quanto specificato in Regolamenti ad hoc approvati dall'Assemblea dei Soci.
La cosa che fa più indispettire, comunque, non è la proposta secondo me inutile ma è la totale inconsapevolezza (o menefreghismo verso chi le svolge) della quantità di attività che già adesso la gestione di AIC comporta.
Se dovessi dare un consiglio al futuro CD, anzi 3, su questi temi:
- abolire la lista soci
- razionalizzare la struttura informatica in modo che non ci siano newsletter, negozio on line, 3 aree riservate, un forum accessibili con login e password (o indirizzo mail e password) diverse
- sfavorire (altro che favorire!) la partecipazione dei soci attraverso internet, il vero cancro di AIC
Ciao Skeno
* per inciso: mi accorgo solo ora che nel regolamento si parla di maggioranza qualificata senza specificare cosa si intende. Questo sì che andrebbe modificato.
___________________ Roberto Schenone Vice Presidente AIC
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pablog |
Inserito il - 06 ottobre 2010 : 17:54:10 Quoto Bruno e Maurizio. Cerchiamo di realizzare il catasto online e completare i servizi web che sono in corso d'opera (e soprattutto realizzati gratuitamente).
Pablo
_______________ Paolo Giannelli Webmaster AIC |
Mikasa |
Inserito il - 06 ottobre 2010 : 17:37:45 Entrando nel merito della proposta di Franz proporrei alcune osservazioni.
L'attuale regolamento è inteso a garantire che non ci possano essere magheggi tali da prevaricare il diritto di tutti i soci e deriva dall'esperienza di precedenti associazioni che hanno provato sulla propria pelle estenuanti guerre civili in miniatura.
Il fatto che ogni socio possa disporre della delega di un solo altro socio durante il voto assembleare è una norma intesa ad evitare che un gruppo di soci più organizzato e intenzionato degli altri possa imporsi ad una elezione acquisendo la maggioranza dei seggi in consiglio e gestendo poi arbitrariamente l'associazione ad eventuale discapito delle altre componenti. Faccio un fantaesempio: all'assemblea della primavera del 2015 un gruppo di terroristi gogliardi uzbeki, incidentalmente soci AIC e torrentisti in quel dell'Uzbekistan, decide di presentarsi in 50 e di votare per 50+150 aventi diritto, eleggendo Ahmad Yasawi, Tamerlano, Babur e Islom Karimov al CD; i suddetti avendo maggioranza assoluta in CD decidono quindi di ridefinire il progetto C6, indirizzandolo allo studio di inneschi per bombe puzzolenti e di imponrre che tutte le delibere assembleari siano scritte in berbero.
Per quanto riguarda invece la segretezza del voto, posto che non mi pare sensato prevedere voti segreti e voti non segreti, nell'ipotesi che il voto non segreto possa avvenire per corrispondenza si pone il significativo problema di garantire che i voti per corrispondenza siano certificati. Faccio un fantafantaesempio: MisterX, segretario dell'associazione nel 2025 e ricettore dei voti degli associati, decide che vuole manipolare l'esito elettorale e nella notte che precede lo scrutinio stampa 35 email farlocche di soci che molto probabilmente non si interesseranno mai della vita associativa, modificando così gli equilibri elettorali.
Il problema non è nemmeno di fantaipotesi e/o fantafantaipotesi, perchè tali eventualità sono comunque assai improbabili; ma il solo sospetto che esse possano sussistere costutirebbe un problema dilaniante per l'associazione che si troverebbe a vivere di ripicche e dietrologie ben più di quanto già capita. A chiunque sia in grado di ipotizzare sistemi di accertamento incrociato dell'autenticità del voto elettronico anticipo qui un pensiero, ha senso impiegare tempo ed energie nell'organizzazione di un sistema elettorale complesso, per garantire la possibilità di un voto elettronico in una associazione di torrentisti di 600 soci?
Nel caso abbiate trovato estenuante la lunghezza del messaggio vi prego di perdonarmi.
Ciao
Bruno |
maverick |
Inserito il - 06 ottobre 2010 : 16:59:53 Non è così semplice. E' chiaro che chi ha scritto questo non ha idea di certi presupposti "informatici". Un sistema così terra-terra come quello proposto da Franz, ha, oltre al problema della non riservatezza anche numerose altre falle. Tanto per fare un esempio, uno potrebbe votare millanta volte a nome di soci ignari. Come faremmo a controllare che chi ha votato sia veramente chi dice di essere ?
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