V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
maverick |
Inserito il - 08 luglio 2010 : 11:06:03 Percorso il 2 luglio 2010.
Fa strano pensare che, percorrendo un canyon descritto in una guida, se ne stia facendo la quarta discesa assoluta (nonchè la prima italiana)... Tuttavia con Gyali si deve un po'cambiare "registro" per molti aspetti.
Si tratta di un canyon di prima grandezza. Scavato nei suoi due terzi superiori in un granito bianchissimo e nel basalto nella sua parte finale. Gli scorci ed i passaggi sono bellissimi anche se a tratti discontinui e l'ambienbte è maestoso.
Perchè dico che percorrere questo canyon è più una spedizione che una semplice discesa torrentistica ? Beh, innanzitutto bisogna arrivarci. Si parte dalla costa Nord dell'isola e si arriva a quella Sud. Si inizia col percorrere 17 km di sterrata (necessario un 4x4 ben alto da terra). Da dove la sterrata finisce ci sono 3 ore di cammino attraverso territori (a quanto mi dicono) ancora non del tutto esplorati. Sperare in una traccia o in un sentiero è pura illusione e ci vuole parecchio "naso" per arrivare a destinazione. Adesso Alex ha registrato la traccia GPS e, con quella, la cosa sarà molto più facile. Ah, si... andare in pantaloni corti significa essere votati al supplizio... Giunti finalmente all'acqua, abbiamo davanti a noi un forrone da 600 metri di dislivello per più di 3 km di sviluppo con innumerevoli tuffi e disarrampicate e con 27 calate. Va percorsa con buona scorta di ancoraggi e affini in quanto le installazioni subiscono ogni anno danni pesantissimi. Noi abbiamo riarmato una dozzina di salti ma su molti altri ci siamo adattati a scendere su cose non proprio sanissime. La difficoltà tecnica non è niente di particolare. Al limite, va rimarcata la presenza di un paio di sifoni (facili). Noi, in 9, abbiamo impiegato circa 7 ore a percorrere Gyali. Alla fine, e qui viene il bello, bisogna anche tornare alla "civiltà". Il torrente sbocca in mare presso una spiaggetta incastonata tra inaccessibili scogliere. L'unico modo possibile per uscire è via mare. Va quindi pianificato un appuntamento con qualcuno che venga a recuperarci. Dalla spiaggia dell'uscita al primo punto di sbarco possibile ci sono 15 minuti di motoscafo.
Ecco qualche foto:
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Questa è la utilissima traccia:
Allegato: Gyali.zip 13,5 KB |
6 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
skeno69 |
Inserito il - 19 agosto 2024 : 10:13:22 Con grande nostalgia per Maurizio (e per i tempi in cui si scrivevano relazioni anche per condividere informazioni che restassero nel tempo...), non posso che confermare la bellezza di questo percorso.
Attualmente si trovano facilmente tracce (su Wikiloc) per l'avvicinamento e gli ancoraggi sono più o meno a posto, visto che la guida Georgios Andreou ci passa più volte nella stagione, ma la sensazione di avventura e spaesamento è rimasta intatta, così come la necessità di fuoristrada e gommone per accesso e rientro, a meno di volere trasformare la discesa in una vera spedizione con avvicinamento di una intera giornata e rientro in packraft.
Ciao Skeno
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alex_desi |
Inserito il - 13 luglio 2010 : 15:36:59 Per gli "amici" di FB c'è un link con un video:
http://www.facebook.com/video/video.php?v=1490457990405&ref=mf
Alex |
marcommarco |
Inserito il - 08 luglio 2010 : 22:04:32
Bello! in alcune foto mi ricorda la Sardegna
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Marco Risoli Presidente AIC _____________________
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andrew78 |
Inserito il - 08 luglio 2010 : 16:40:17 che invidia la manica corta!!!! bravi bravi, me la appunto tra i posti futuri da visitare!!
andrew78 FONDATORE DEI R.I.G :-) andrew.forni@tiscali.it |
skeno69 |
Inserito il - 08 luglio 2010 : 11:52:36 Meraviglioso!
___________________ Roberto Schenone Vice Presidente AIC
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dg |
Inserito il - 08 luglio 2010 : 11:30:43 belin che ambientone! |
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