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 INFOCANYON - ITALIA
 Veneto
 Val Ru da Molin

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
erwink Inserito il - 20 giugno 2005 : 09:12:02
Sabato 18/06/2005 abbiamo disceso la forra del Ru da Molin, in Val Cordevole.
Una forra veramente bella e suggestiva, pur nella sua brevit?.
Acqua limpida, cristallina e non eccessivamente fredda.
Gli armi (classificazione "discreti") sono in ottimo stato. Poich? alcuni armi sono collegati da cordini, ricordatevi di portarne qualcuno per sostituire quelli eventualmente usurati.
Rispetto alla descrizione della guida "Gole & Canyons", le calate non sono 7, ma 8.
Unico neo le tonnellate di zecche che infesteranno il vostro corpo durante la risalita. Non esagero se dico che ne ho tolte una cinquantina.
E' stata creata una comoda area per parcheggiare poco oltre il ristorante "La Stanga", sul lato opposto allo stesso, dotata anche di una piccola area pic-nic.
20   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
MirkoT Inserito il - 30 dicembre 2023 : 22:41:21
Mi comunicano che sia il ru da molin che il val de piero (ingresso quello alto non dalla briglia bassa) sono a posto come armi.
Sul val de Piero da notare che, nel meandro stretto dove c'è seconda calata, il cordino sulla sinistra è ridotto in trefoli, mentre a destra (fuori flusso) c'è un armo singolo per scendere senza problemi.
Pastikks Inserito il - 28 maggio 2013 : 10:58:15
Causa maltempo del we scorso, troppa acqua in giro e divieto ancora in essere.
Fatto cmq il sentiero che porta all'attacco del Ru du Mulin. sentiero sempre evidente e panoramico, si passa proprio a pelo dei paretoni che guardano la val cordevole prima e il torrente poi, ambiente imponente.
... con l'erba bagnata non è il massimo..

Ciao


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163,31 KB
andrew78 Inserito il - 08 settembre 2011 : 11:09:22
Pur essendo molto interessante la discussione vorrei farvi notare che siamo OT, sarebbe meglio spostare la discussione altrove, in maniera tale che il post " Val Ru da Molin " rimanga inerente a informazioni legate alla forra.



andrew78
FONDATORE DEI R.I.G :-)
andrew.forni@tiscali.it
Nicola Inserito il - 07 settembre 2011 : 18:36:10

Mi spiace che tu ti senta defraudato, e peraltro non ho fatto io il regolamento, nel mio ragionamento volevo rappresentare un punto di vista diverso per un divieto che non ha finalità economico/difensive delle guide (tipo slovenia), ma che nasce da un'idea di preservazione dell'ambiente in un parco nazionale.
La soluzione migliore, a mio avviso, sarebbe il permesso contingentato (vale a dire dopo richiesta e autorizzazione del parco) in modo da evitare gli eccessi (tipo raduni). Ad oggi, per evitare gli eccessi, si proibisce tutto, ma nel tempo spero anche io che qualcosa si riaprirà. In fin dei conti anche per molte grotte non turistiche più conosciute si deve chiedere il permesso.
relativamente al paragone che fai con sentieri o vie ferrate (non con l'idroeletterico che è stato costruito però molti anni fa) obiettivamente non credo che il paragone calzi.
Il sentiero è un passaggio di un metro circa in un terreno di moltissimi ettari, quindi il passaggio insiste su una superficie molto maggiore, così come le vie ferrate su una parete (peraltro non mi piacciono nemmeno quelle). Le forre invece occupano una piccola area specifica a se stante. L'insistenza del passaggio sarebbe quindi totale per quel passaggio per cui sarebbe da valutarne l'impatto credo in modo diverso, e credo quindi che valga la similutidine con le grotte al limite, dove però i divieti e i contingentamenti esistono eccome, specialmente nei posti più facilmente acessibili. Entrando poi nello specifico di un territorio che amiamo entrambi, (mi sembra di capire), ve detto che, Schiara a parte, non è che lì nei sentieri di montagna vi sia tutto questo passaggio, anzi. E pure sulla Schiara fuori dall'alta via non si trova mai nessuno.
Il punto è che alcune forre sono proprio nelle zone di maggior abbandono e lì effettivamente l'apertura incondizionata al canyoning /unita alla pubblicizazione che avviene via internet (il cui effetto moltiplicativo sui frequentatori non è da sottovalutare) avrebbe impatti.
Non credo comunque sia un problema di fix, ma di passaggi elevati sia sui sentieri di accesso,e di grida, fischietti e tuffi, ripetuti, in posti in cui vi è sempre stato solo silenzio e rumore dell'acqua. Tanto i fix ci sono già tutti oramai a parte forse un paio di posti che in un'altra vita andrò ad esplorare.
Ciao





Carissimo, in tutto il tuo discorso, condivisibile o meno che sia, c'e' una lacuna grossolana, enorme direi. Quel che nel parco si vieta e' il canyoning, non camminare sui sentieri o nei boschi, quello per ora mi pare permesso. Non e' dunque questa la motivazione che puoi addurre a sostegno del tuo pensare. Che poi anche nell'armare siano condivisibili principi di non invasivita'e' pacifico. Mi chiedo pero', e' piu' invasivo un doppio fix moltiplicato per il numero delle calate, o la bella quantita' di cemento e ferro di cui sono parte integranti i tralicci elettrici e le briglie idrauliche? Queste ultime ed i loro rottami son presenti in val clusa, ru val molin, val fogare' ed altre. Credo che tutti dobbiamo rispettare i pochi ambienti ancora incontaminati che ci restano, ma se vogliamo farlo dev'essere in toto e per tutti, altrimenti credo proprio che in difetto di una motivazione sensata continuero' a sentirmi defraudato di un mio diritto di cittadino.

Francesco Michelacci
coordinatore regionale per la Romagna.
[/quote]
franzmc Inserito il - 07 settembre 2011 : 17:02:05
Nicola ha scritto:

Desidero esprimere il mio parere perchè conosco abbastanza bene questi luoghi.
Innanzitutto non credo che via sia abuso se non c'è motivazione in una prescrizione da parte di un ente. Se c'è un cartello divieto di raccolta funghi, non è necessaria la spiegazione, sebbene io possa non essere d'accordo.
Detto questo va detto che i territori del parco sono molto peculiari e differenti rispetto a quelli in cui si trovano molte altre forre. Questa peculiarità deriva specialmente dal progressivo e quasi totale abbandono delle vie di accesso o delle abitazioni (o casere, o malghe) più in alto del fondovalle.
Dato il grado di wilderness di alcune zone (in particolare quelle in cui vi sono le forre più famose) sx e dx cordevole e lago del mis, l'impatto anche di pochi passaggi sarebbe significativo.
Ti assicuro adc esempio che i sentieri di accesso alla val fogarè oggi sono molt diversi rispetto a quelli di 20 anni fa, e questo a causa (o per merito a seconda dei punti di vista) dei torrentisti.
Prima per trovarli non bastava una cartina o un gps (soprattutto quello di sx orografica), ma bisognava conoscere il terreno e il tipo di territorio, ora è tutto molto più facile e segnalato.
Sebbene io abbia acompagnato in val fogarè amici più esperti di me, che avevano il gusto di segnare di giallo gli alberi, a me piaceva più come era prima, così come personalmete non mi piacciono molto i fix giganti resinati, nè come vengono posti da altri che mi obbligano a passare e a calarmi dai punti che vogliono loro, perchè tolgono quello che c'era prima di loro.
Non è polemica, ma semplicemente gusto personale.
Credo quindi che veramente non sia così sbagliato il divieto ai torrentisti. Data la tipicità di queste montagne, spero che questi luoghi vengano preservati, e che in queste zone non vi sia mai alcun raduno o simili. Credo che queste zone se lo meritino per quello che sono. Magari un accesso regolamentato potrebbe anche andare. Si narra di un pullam di canyonisti francesi che parchegiarono alla stanga qualche anno fa e da lì in poi partì l'idea del divieto.
Non so se sia vero o no, però spero che i pullman stiano altrove.
Ci sono moltisime altre zone ricche di forre con maggiore impronta umana e ci sono anche tante altre bellissime forre.
Il fine ultimo di un parco è preservare un ambiente e si sa che quando si crea un parco, dentro il territorio la finalità ultima viene perseguita magari a scapito di alcuni.

Ho fatto un discorso generale, è vero che poi ci sono alcune forre (esempio soffia, val clusa), nelle quali il passaggio avrebbe ben poco impatto.
Ciao a tutti





Carissimo, in tutto il tuo discorso, condivisibile o meno che sia, c'e' una lacuna grossolana, enorme direi. Quel che nel parco si vieta e' il canyoning, non camminare sui sentieri o nei boschi, quello per ora mi pare permesso. Non e' dunque questa la motivazione che puoi addurre a sostegno del tuo pensare. Che poi anche nell'armare siano condivisibili principi di non invasivita'e' pacifico. Mi chiedo pero', e' piu' invasivo un doppio fix moltiplicato per il numero delle calate, o la bella quantita' di cemento e ferro di cui sono parte integranti i tralicci elettrici e le briglie idrauliche? Queste ultime ed i loro rottami son presenti in val clusa, ru val molin, val fogare' ed altre. Credo che tutti dobbiamo rispettare i pochi ambienti ancora incontaminati che ci restano, ma se vogliamo farlo dev'essere in toto e per tutti, altrimenti credo proprio che in difetto di una motivazione sensata continuero' a sentirmi defraudato di un mio diritto di cittadino.

Francesco Michelacci
coordinatore regionale per la Romagna.
Nicola Inserito il - 07 settembre 2011 : 16:27:25
Desidero esprimere il mio parere perchè conosco abbastanza bene questi luoghi.
Innanzitutto non credo che via sia abuso se non c'è motivazione in una prescrizione da parte di un ente. Se c'è un cartello divieto di raccolta funghi, non è necessaria la spiegazione, sebbene io possa non essere d'accordo.
Detto questo va detto che i territori del parco sono molto peculiari e differenti rispetto a quelli in cui si trovano molte altre forre. Questa peculiarità deriva specialmente dal progressivo e quasi totale abbandono delle vie di accesso o delle abitazioni (o casere, o malghe) più in alto del fondovalle.
Dato il grado di wilderness di alcune zone (in particolare quelle in cui vi sono le forre più famose) sx e dx cordevole e lago del mis, l'impatto anche di pochi passaggi sarebbe significativo.
Ti assicuro adc esempio che i sentieri di accesso alla val fogarè oggi sono molt diversi rispetto a quelli di 20 anni fa, e questo a causa (o per merito a seconda dei punti di vista) dei torrentisti.
Prima per trovarli non bastava una cartina o un gps (soprattutto quello di sx orografica), ma bisognava conoscere il terreno e il tipo di territorio, ora è tutto molto più facile e segnalato.
Sebbene io abbia acompagnato in val fogarè amici più esperti di me, che avevano il gusto di segnare di giallo gli alberi, a me piaceva più come era prima, così come personalmete non mi piacciono molto i fix giganti resinati, nè come vengono posti da altri che mi obbligano a passare e a calarmi dai punti che vogliono loro, perchè tolgono quello che c'era prima di loro.
Non è polemica, ma semplicemente gusto personale.
Credo quindi che veramente non sia così sbagliato il divieto ai torrentisti. Data la tipicità di queste montagne, spero che questi luoghi vengano preservati, e che in queste zone non vi sia mai alcun raduno o simili. Credo che queste zone se lo meritino per quello che sono. Magari un accesso regolamentato potrebbe anche andare. Si narra di un pullam di canyonisti francesi che parchegiarono alla stanga qualche anno fa e da lì in poi partì l'idea del divieto.
Non so se sia vero o no, però spero che i pullman stiano altrove.
Ci sono moltisime altre zone ricche di forre con maggiore impronta umana e ci sono anche tante altre bellissime forre.
Il fine ultimo di un parco è preservare un ambiente e si sa che quando si crea un parco, dentro il territorio la finalità ultima viene perseguita magari a scapito di alcuni.

Ho fatto un discorso generale, è vero che poi ci sono alcune forre (esempio soffia, val clusa), nelle quali il passaggio avrebbe ben poco impatto.
Ciao a tutti









franzmc ha scritto:

vai_trankillo ha scritto:
[

Siamo tutti d'accordo che il calpestio di certi luoghi sia poco o nulla in confronto alle piene, ma ESISTE UN REGOLAMENTO, e come tale va rispettato. NON DIMENTICATEVELO.
Lo so è stato detto e ripetuto.

PURA VIDA
guido

Vicepresidente AIC
vai_trankillo@yahoo.it


Opinione mia personale. Vedi Guido, ci sono diritti che sono insopprimibili dai regolamenti in quanto costituzionalmente garantiti, uno ad esempio e' quello ad esprimere la propria opinione, anche manifestando. E' il motivo per cui alcuni cittadini sono stati assolti in cassazione dall'accusa di resistenza a pubblico ufficiale, per essersi opposti a chi voleva sgombrarli con la forza.
A mio avviso, il parco delle dolomiti bellunesi commette un abuso nei nostri confronti nel momento in cui non motiva per quale ragione sia permesso l'accesso ai territori del parco sui sentieri e sia negato alle forre. E non puo' valere a scusante di cio' l'ignoranza su cosa sia in taluni luoghi per non averli mai esplorati, forse che l'escursionista, l'alpinista ed il percorritore di vie ferrate hanno maggior dignita' del torrentista? Ecco perche' la legge riconosce al cittadino il diritto di opporsi ad una ingiustizia e lo assolve nel momento in cui lo fa. Ovviamente l'iter e' lungo e puo' esser piu' semplice la via della trattativa, quella scelta da aic in questi ultimi anni. Mi lascia tuttavia un poco l'amaro in bocca dover chiedere per favore l'accesso a luoghi di cui mi sento in diritto ad accedere. Nessuno piu' di noi ama le forre e nessuno piu' di noi le rispetta con scrupolo e coscienza. Se il parco ha in animo ancora ancora di piu' questo sentimento, disponga per una zona di conservazione integrale, interdetta a chiunque sine die, che i luoghi siano e rimangano come madre natura li modella e tali restino. Sara' cosi' appianata l'odiosa sperequazione fra chi cammina sui sentieri e chi invece lo fa nei torrenti.

Francesco Michelacci
coordinatore regionale per la Romagna.
franzmc Inserito il - 04 settembre 2011 : 15:29:40
Tenderei ad escludere la malizia, da sempre sull'arco alpino e dolomitico escursionisti, alpinisti e sciatori vanno talvolta incontro ad incidenti senza che ai gestori del territorio venga attribuita responsabilita' alcuna, ne altrimenti potrebbe essere. Il parco non e' tenuto ad avere alcuna competenza tecnica in campo canyonistico, tant'e' che essi stessi ammettono d'aver ritenuto vietare il canyoning proprio per questo motivo e, una volta " illuminati ", in seguito ad alcuni inconti avvenuti nel 2009 e credo anche nel 2010, e' stata valutata positivamente l'ipotesi di permettere l'accesso ad alcune forre. Quali, quante e perche', non e' dato sapere. Quel che e' certo e' che questo piano che doveva essere rinnovato ed approvato per ora e' ancora in gestazione. Quello che spiace profondamente e' che sia stata vista come potenzialmente pericolosa, ( da un punto di vista naturalistico ) un'attivita' che invece si svolge al pari delle altre semplicemente camminando, esattamente come l'escursionista sui sentieri o in ferrata. Un canyonig consapevole e responsabile, quello che pratichiamo noi, puo' solo valorizzare un'area ed un ambiente, infatti e' una forma di turismo che in qualche modo si appoggia sempre alle strutture turistiche del territorio, non accorgersene e' miope, speriamo di poter collaborare ad una miglior messa a fuoco.

Francesco Michelacci
coordinatore regionale per la Romagna.
mclain101 Inserito il - 04 settembre 2011 : 12:19:29
Concordo in pieno con quanto dice Francesco, mi sento di aggiungere che molto spesso in questo paese chi fa le leggi è a suo tempo un "fuorilegge".
La mia malizia di stampo italiano mi porta a pensare (e spero di sbagliarmi) che molto spesso chi vieta questo tipo di attività lo fa soltanto perchè teme di finire sotto i riflettori in caso di incidenti o cose del genere....e per alcune di queste persone finire sotto qualche riflettore potrebbe essere "scomodo".
Sarebbe molto interessante conoscere le competenze tecniche di chi impone tali divieti e le argomentazioni con le quali li sostiene, ma credo che le parole trasparenza e coerenza in questo paese a breve verranno cancellate dal vocabolario.
La sett scorsa ero in zona e seduto fuori un bar osservavo come una perncentuale molto alta di macchine e moto sfrecciasse a tutta velocità sulla statale violando i limiti di velocità, disturbando la quiete del luogo e mettendo in pericolo la vita di altri soggetti.
La statale si trova sempre all'interno del parco delle dolomiti bellunesi ma nei confronti di questi soggetti non vedo tanta indignazione!!!

PS:
Guardate questo video di G. Carlin va preso con le pinze ma offre un sacco di spunti di riflessione.
http://www.youtube.com/watch?v=QXvK359TL2Y
franzmc Inserito il - 03 settembre 2011 : 11:37:04
vai_trankillo ha scritto:
[

Siamo tutti d'accordo che il calpestio di certi luoghi sia poco o nulla in confronto alle piene, ma ESISTE UN REGOLAMENTO, e come tale va rispettato. NON DIMENTICATEVELO.
Lo so è stato detto e ripetuto.

PURA VIDA
guido

Vicepresidente AIC
vai_trankillo@yahoo.it


Opinione mia personale. Vedi Guido, ci sono diritti che sono insopprimibili dai regolamenti in quanto costituzionalmente garantiti, uno ad esempio e' quello ad esprimere la propria opinione, anche manifestando. E' il motivo per cui alcuni cittadini sono stati assolti in cassazione dall'accusa di resistenza a pubblico ufficiale, per essersi opposti a chi voleva sgombrarli con la forza.
A mio avviso, il parco delle dolomiti bellunesi commette un abuso nei nostri confronti nel momento in cui non motiva per quale ragione sia permesso l'accesso ai territori del parco sui sentieri e sia negato alle forre. E non puo' valere a scusante di cio' l'ignoranza su cosa sia in taluni luoghi per non averli mai esplorati, forse che l'escursionista, l'alpinista ed il percorritore di vie ferrate hanno maggior dignita' del torrentista? Ecco perche' la legge riconosce al cittadino il diritto di opporsi ad una ingiustizia e lo assolve nel momento in cui lo fa. Ovviamente l'iter e' lungo e puo' esser piu' semplice la via della trattativa, quella scelta da aic in questi ultimi anni. Mi lascia tuttavia un poco l'amaro in bocca dover chiedere per favore l'accesso a luoghi di cui mi sento in diritto ad accedere. Nessuno piu' di noi ama le forre e nessuno piu' di noi le rispetta con scrupolo e coscienza. Se il parco ha in animo ancora ancora di piu' questo sentimento, disponga per una zona di conservazione integrale, interdetta a chiunque sine die, che i luoghi siano e rimangano come madre natura li modella e tali restino. Sara' cosi' appianata l'odiosa sperequazione fra chi cammina sui sentieri e chi invece lo fa nei torrenti.

Francesco Michelacci
coordinatore regionale per la Romagna.
franzmc Inserito il - 03 settembre 2011 : 11:18:18
Avete letto il deserto dei tartari di Buzzati? Fatelo, lui era di queste zone e viene ancora ricordato con orgoglio.
Ecco, senza volervi dire che Buzzati di fronte ad un regolamento del genere sarebbe stato perplesso, io mi sento come quei soldati. La stragrande maggioranza dei canyonisti ha in animo un forte sentimento ambientalista e spesso e' testimone di come l'umanita', o almeno parte di essa, utizzi forre e foibe come discariche. Qui fortunatamente non e', tuttavia una regolamentazione che non fosse stata ( e lo e' per sua stessa ammissione ) del tutto cieca in materia, avrebbe repentinamente considerato le ragioni di chi in questi luoghi ha titolo e mezzi per entrare. Una futura regolamentazione deve necessariamente prescindere dal fatto che i canyonisti possano apparire simpatici o antipatici, ma considerare solo l'impatto ambientale. Se questo impatto esiste ed e' considerevole o se addirittura e' molto meno evidente del semplice calpestio dei sentieri, cosa invece indiscutibilmente ammessa. Siccome siamo tutti adulti e responsabili, continuiamo se ci va a dialogare civilmente e non ostentiamo, almeno qui, la frequentazione delle forre interdette che, per quanto io sia pessimista, un domani potrebbero tornare agibili ai piu' e restare disponibili a tutti quelli come noi che amano ancora stupirsi di frnte alla magiaca bellezza che custodiscono.

Francesco Michelacci
coordinatore regionale per la Romagna.
vai_trankillo Inserito il - 02 settembre 2011 : 20:52:15
MicheleeLapo ha scritto:

Parole sante Francesco
ma la natura un canyon può anche portarselo via e nessuno si lamenta,invece piantare uno spit su una roccia viene considerato da certa gente uno sfregio questo è il dato di fatto.
Io ho cominciato quest'anno a scoprire il canyoning e personalmente credo che tutti debbano vedere le meraviglie che la natura è in grado di creare con il solo obbligo di rispettarla.
Io ho cominciato a portare mia figlia di 11 anni a vedere queste meraviglie per il semplice fatto che DEVE VEDERE !!


Siamo tutti d'accordo che il calpestio di certi luoghi sia poco o nulla in confronto alle piene, ma ESISTE UN REGOLAMENTO, e come tale va rispettato. NON DIMENTICATEVELO.
Lo so è stato detto e ripetuto.

La cosa che mi incuriosisce è che dici che certe forre possono essere percorse con delle guide, che richiedono un permesso.
PURA VIDA
guido

Vicepresidente AIC
vai_trankillo@yahoo.it
MicheleeLapo Inserito il - 02 settembre 2011 : 18:30:54
Parole sante Francesco
ma la natura un canyon può anche portarselo via e nessuno si lamenta,invece piantare uno spit su una roccia viene considerato da certa gente uno sfregio questo è il dato di fatto.
Io ho cominciato quest'anno a scoprire il canyoning e personalmente credo che tutti debbano vedere le meraviglie che la natura è in grado di creare con il solo obbligo di rispettarla.
Io ho cominciato a portare mia figlia di 11 anni a vedere queste meraviglie per il semplice fatto che DEVE VEDERE !!


franzmc Inserito il - 31 agosto 2011 : 22:38:07
Bene, staremo a vedere, per quanto sia palese come ben poco significato abbia cautelare dal calpestio dei torrentisti un'ambiente soggetto alle mostruose portate dolomitiche dei periodi piovosi, continuiamo a farci carico di quest'infame fardello. Se son rose fioriranno.

Francesco Michelacci
coordinatore regionale per la Romagna.
MicheleeLapo Inserito il - 31 agosto 2011 : 17:19:20
Vi confermo delle indagini in corso,ma non credo proprio che per questa storia l'ente Parco si "blocchi".
Probabilmente avrà delle priorità da seguire e l'attività canyoning all'interno del parco per loro attualmente non è prioritario.
C'è da sottolineare che il PNDB è un parco NAZIONALE non regionale o altro e per questo motivo gli ostacoli da superare sono notevoli.
Come ha detto jvan....portiamo pazienza e cerchiamo di non fare c....
io vivo ai piedi del parco ed ogni volta che varco i suoi confini tengo d'occhio le mie figliole che non si portino a casa neanche un fiore,perchè da queste parti se incontri il R..........i di turno son dolori !!!
marcommarco Inserito il - 31 agosto 2011 : 11:46:26
si, pare che a fine maggio 2011 la magistratura abbia proceduto a perquisizione e sequestro di documentazione persso il suo ufficio, il che ovviamente però non significa nulla.
Sono circolate voci, poi smentite, delle sue dimissioni, tant'è che nell'organigramma sul sito risulta ancora in carica.
Non so comunque dire se i ritardi burocratici relativi all'approvazione del nuovo regolamento del parco siano imputabili (anche) a questo fatto.


http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2011/28-maggio-2011/parco-dolomiti-indagato-direttore-190745057079.shtml
mclain101 Inserito il - 31 agosto 2011 : 00:57:18
Qualcuno ha notizie del direttore del parco....sembrerebbe essere stato sospeso perchè indagato dalla guardia di finanza per peculato, falso, abuso d'ufficio, gare d'appalto fasulle ecc....
E' per la sua sospensione che sono state interrotte le trattative?
MicheleeLapo Inserito il - 30 agosto 2011 : 17:21:27
ciao a tutti,
son nuovo del forum e sto ancora cercando di farci la mano....
Riguardo i divieti vi comunico che oggi sul giornale locale (Feltre BL) c'era un bell'articolo sui "cadini del Brenton" che si trovano vicino alla "Soffia".
L'articolo in pratica parlava di turisti multati dalla forestale per averci fatto il bagno dentro.....quindi se vi beccano nelle forre all'interno del PNDB !!
Da quel poco che so comunque le forre sono percorribili con le guide che richiedono una specie di permesso,ma forse qualcuno dell'AIC ne sa più di me.

ciao
chris748 Inserito il - 17 luglio 2009 : 01:33:45
Ciao Morpheus!! tutto ok, ora ? stato ribadito e chiarito il concetto del divieto.
Cmq se vi trovate in zona bellunesi, guardate dei cartelli gialli/verde (mi sembra che sia un colore simile). Sono quelli posti vicino a tutte le aree parcheggio, alle aree verdi,un pochetto ovunque. Sono i cartelli che specificano le varie proibizioni all'interno del parco. Ahim?, c'? anche il torrentismo..

Chris
Morpheus82 Inserito il - 16 luglio 2009 : 23:11:15
ciao.

Non per polemizzare ma solo per chiarire. Molti torrentisti non sono iscritti all'aic e usano il forum per avere informazioni. Prima di effettuare la discesa di questa forra proibita ho consultato questo forum e ho visto belle foto datate luglio 2007, da nessuna parte ho letto che era stata interdetta. Inoltre da nessuna parte sono presenti cartelli di esplicito divieto, ad esempio all'imbocco del sentiero d'accesso. Prendo atto del divieto ed intendo rispettarlo ma forse sarebbe il caso di sospendere e cancellare le discussioni delle forre interdette lasciandoci un bel post : in questa forra ? vietato l'accesso.
Si eviterebbero situazioni spiacevoli sia per i torrentisti, sia all'associazione.

bobo ( sto rispondendo dal pc di un mio amico consenziente)
Jvan Inserito il - 16 luglio 2009 : 08:45:15
Concordo con quanto scritto sopra, ed invito a rileggere la discussione in merito "forre si/no bellunese" per ricordare come si sono sviluppati i rapporti con il parco.
Purtroppo i tempi non sono ancora maturi, queste cose vanno inesorabilmente per le lunghe.
Portiamo pazienza.
Ciao
Jvan
Coord. regionale Veneto

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