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franzmc
Moderatore
Regione: Emilia Romagna
Prov.: Forl?-Cesena
Città: Cesenatico
1517 Messaggi |
Inserito il - 03 settembre 2011 : 11:37:04
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| vai_trankillo ha scritto: [
Siamo tutti d'accordo che il calpestio di certi luoghi sia poco o nulla in confronto alle piene, ma ESISTE UN REGOLAMENTO, e come tale va rispettato. NON DIMENTICATEVELO. Lo so è stato detto e ripetuto.
PURA VIDA guido
Vicepresidente AIC vai_trankillo@yahoo.it
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Opinione mia personale. Vedi Guido, ci sono diritti che sono insopprimibili dai regolamenti in quanto costituzionalmente garantiti, uno ad esempio e' quello ad esprimere la propria opinione, anche manifestando. E' il motivo per cui alcuni cittadini sono stati assolti in cassazione dall'accusa di resistenza a pubblico ufficiale, per essersi opposti a chi voleva sgombrarli con la forza. A mio avviso, il parco delle dolomiti bellunesi commette un abuso nei nostri confronti nel momento in cui non motiva per quale ragione sia permesso l'accesso ai territori del parco sui sentieri e sia negato alle forre. E non puo' valere a scusante di cio' l'ignoranza su cosa sia in taluni luoghi per non averli mai esplorati, forse che l'escursionista, l'alpinista ed il percorritore di vie ferrate hanno maggior dignita' del torrentista? Ecco perche' la legge riconosce al cittadino il diritto di opporsi ad una ingiustizia e lo assolve nel momento in cui lo fa. Ovviamente l'iter e' lungo e puo' esser piu' semplice la via della trattativa, quella scelta da aic in questi ultimi anni. Mi lascia tuttavia un poco l'amaro in bocca dover chiedere per favore l'accesso a luoghi di cui mi sento in diritto ad accedere. Nessuno piu' di noi ama le forre e nessuno piu' di noi le rispetta con scrupolo e coscienza. Se il parco ha in animo ancora ancora di piu' questo sentimento, disponga per una zona di conservazione integrale, interdetta a chiunque sine die, che i luoghi siano e rimangano come madre natura li modella e tali restino. Sara' cosi' appianata l'odiosa sperequazione fra chi cammina sui sentieri e chi invece lo fa nei torrenti.
Francesco Michelacci coordinatore regionale per la Romagna. |
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mclain101
Torrentista Introverso
Regione: Umbria
Prov.: Perugia
Città: foligno
49 Messaggi |
Inserito il - 04 settembre 2011 : 12:19:29
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Concordo in pieno con quanto dice Francesco, mi sento di aggiungere che molto spesso in questo paese chi fa le leggi è a suo tempo un "fuorilegge". La mia malizia di stampo italiano mi porta a pensare (e spero di sbagliarmi) che molto spesso chi vieta questo tipo di attività lo fa soltanto perchè teme di finire sotto i riflettori in caso di incidenti o cose del genere....e per alcune di queste persone finire sotto qualche riflettore potrebbe essere "scomodo". Sarebbe molto interessante conoscere le competenze tecniche di chi impone tali divieti e le argomentazioni con le quali li sostiene, ma credo che le parole trasparenza e coerenza in questo paese a breve verranno cancellate dal vocabolario. La sett scorsa ero in zona e seduto fuori un bar osservavo come una perncentuale molto alta di macchine e moto sfrecciasse a tutta velocità sulla statale violando i limiti di velocità, disturbando la quiete del luogo e mettendo in pericolo la vita di altri soggetti. La statale si trova sempre all'interno del parco delle dolomiti bellunesi ma nei confronti di questi soggetti non vedo tanta indignazione!!!
PS: Guardate questo video di G. Carlin va preso con le pinze ma offre un sacco di spunti di riflessione. http://www.youtube.com/watch?v=QXvK359TL2Y
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franzmc
Moderatore
Regione: Emilia Romagna
Prov.: Forl?-Cesena
Città: Cesenatico
1517 Messaggi |
Inserito il - 04 settembre 2011 : 15:29:40
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Tenderei ad escludere la malizia, da sempre sull'arco alpino e dolomitico escursionisti, alpinisti e sciatori vanno talvolta incontro ad incidenti senza che ai gestori del territorio venga attribuita responsabilita' alcuna, ne altrimenti potrebbe essere. Il parco non e' tenuto ad avere alcuna competenza tecnica in campo canyonistico, tant'e' che essi stessi ammettono d'aver ritenuto vietare il canyoning proprio per questo motivo e, una volta " illuminati ", in seguito ad alcuni inconti avvenuti nel 2009 e credo anche nel 2010, e' stata valutata positivamente l'ipotesi di permettere l'accesso ad alcune forre. Quali, quante e perche', non e' dato sapere. Quel che e' certo e' che questo piano che doveva essere rinnovato ed approvato per ora e' ancora in gestazione. Quello che spiace profondamente e' che sia stata vista come potenzialmente pericolosa, ( da un punto di vista naturalistico ) un'attivita' che invece si svolge al pari delle altre semplicemente camminando, esattamente come l'escursionista sui sentieri o in ferrata. Un canyonig consapevole e responsabile, quello che pratichiamo noi, puo' solo valorizzare un'area ed un ambiente, infatti e' una forma di turismo che in qualche modo si appoggia sempre alle strutture turistiche del territorio, non accorgersene e' miope, speriamo di poter collaborare ad una miglior messa a fuoco.
Francesco Michelacci coordinatore regionale per la Romagna. |
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Nicola
Torrentista Introverso
Regione: Lombardia
Prov.: Milano
Città: Milano
21 Messaggi |
Inserito il - 07 settembre 2011 : 16:27:25
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Desidero esprimere il mio parere perchè conosco abbastanza bene questi luoghi. Innanzitutto non credo che via sia abuso se non c'è motivazione in una prescrizione da parte di un ente. Se c'è un cartello divieto di raccolta funghi, non è necessaria la spiegazione, sebbene io possa non essere d'accordo. Detto questo va detto che i territori del parco sono molto peculiari e differenti rispetto a quelli in cui si trovano molte altre forre. Questa peculiarità deriva specialmente dal progressivo e quasi totale abbandono delle vie di accesso o delle abitazioni (o casere, o malghe) più in alto del fondovalle. Dato il grado di wilderness di alcune zone (in particolare quelle in cui vi sono le forre più famose) sx e dx cordevole e lago del mis, l'impatto anche di pochi passaggi sarebbe significativo. Ti assicuro adc esempio che i sentieri di accesso alla val fogarè oggi sono molt diversi rispetto a quelli di 20 anni fa, e questo a causa (o per merito a seconda dei punti di vista) dei torrentisti. Prima per trovarli non bastava una cartina o un gps (soprattutto quello di sx orografica), ma bisognava conoscere il terreno e il tipo di territorio, ora è tutto molto più facile e segnalato. Sebbene io abbia acompagnato in val fogarè amici più esperti di me, che avevano il gusto di segnare di giallo gli alberi, a me piaceva più come era prima, così come personalmete non mi piacciono molto i fix giganti resinati, nè come vengono posti da altri che mi obbligano a passare e a calarmi dai punti che vogliono loro, perchè tolgono quello che c'era prima di loro. Non è polemica, ma semplicemente gusto personale. Credo quindi che veramente non sia così sbagliato il divieto ai torrentisti. Data la tipicità di queste montagne, spero che questi luoghi vengano preservati, e che in queste zone non vi sia mai alcun raduno o simili. Credo che queste zone se lo meritino per quello che sono. Magari un accesso regolamentato potrebbe anche andare. Si narra di un pullam di canyonisti francesi che parchegiarono alla stanga qualche anno fa e da lì in poi partì l'idea del divieto. Non so se sia vero o no, però spero che i pullman stiano altrove. Ci sono moltisime altre zone ricche di forre con maggiore impronta umana e ci sono anche tante altre bellissime forre. Il fine ultimo di un parco è preservare un ambiente e si sa che quando si crea un parco, dentro il territorio la finalità ultima viene perseguita magari a scapito di alcuni.
Ho fatto un discorso generale, è vero che poi ci sono alcune forre (esempio soffia, val clusa), nelle quali il passaggio avrebbe ben poco impatto. Ciao a tutti
| franzmc ha scritto:
| vai_trankillo ha scritto: [
Siamo tutti d'accordo che il calpestio di certi luoghi sia poco o nulla in confronto alle piene, ma ESISTE UN REGOLAMENTO, e come tale va rispettato. NON DIMENTICATEVELO. Lo so è stato detto e ripetuto.
PURA VIDA guido
Vicepresidente AIC vai_trankillo@yahoo.it
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Opinione mia personale. Vedi Guido, ci sono diritti che sono insopprimibili dai regolamenti in quanto costituzionalmente garantiti, uno ad esempio e' quello ad esprimere la propria opinione, anche manifestando. E' il motivo per cui alcuni cittadini sono stati assolti in cassazione dall'accusa di resistenza a pubblico ufficiale, per essersi opposti a chi voleva sgombrarli con la forza. A mio avviso, il parco delle dolomiti bellunesi commette un abuso nei nostri confronti nel momento in cui non motiva per quale ragione sia permesso l'accesso ai territori del parco sui sentieri e sia negato alle forre. E non puo' valere a scusante di cio' l'ignoranza su cosa sia in taluni luoghi per non averli mai esplorati, forse che l'escursionista, l'alpinista ed il percorritore di vie ferrate hanno maggior dignita' del torrentista? Ecco perche' la legge riconosce al cittadino il diritto di opporsi ad una ingiustizia e lo assolve nel momento in cui lo fa. Ovviamente l'iter e' lungo e puo' esser piu' semplice la via della trattativa, quella scelta da aic in questi ultimi anni. Mi lascia tuttavia un poco l'amaro in bocca dover chiedere per favore l'accesso a luoghi di cui mi sento in diritto ad accedere. Nessuno piu' di noi ama le forre e nessuno piu' di noi le rispetta con scrupolo e coscienza. Se il parco ha in animo ancora ancora di piu' questo sentimento, disponga per una zona di conservazione integrale, interdetta a chiunque sine die, che i luoghi siano e rimangano come madre natura li modella e tali restino. Sara' cosi' appianata l'odiosa sperequazione fra chi cammina sui sentieri e chi invece lo fa nei torrenti.
Francesco Michelacci coordinatore regionale per la Romagna.
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franzmc
Moderatore
Regione: Emilia Romagna
Prov.: Forl?-Cesena
Città: Cesenatico
1517 Messaggi |
Inserito il - 07 settembre 2011 : 17:02:05
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| Nicola ha scritto:
Desidero esprimere il mio parere perchè conosco abbastanza bene questi luoghi. Innanzitutto non credo che via sia abuso se non c'è motivazione in una prescrizione da parte di un ente. Se c'è un cartello divieto di raccolta funghi, non è necessaria la spiegazione, sebbene io possa non essere d'accordo. Detto questo va detto che i territori del parco sono molto peculiari e differenti rispetto a quelli in cui si trovano molte altre forre. Questa peculiarità deriva specialmente dal progressivo e quasi totale abbandono delle vie di accesso o delle abitazioni (o casere, o malghe) più in alto del fondovalle. Dato il grado di wilderness di alcune zone (in particolare quelle in cui vi sono le forre più famose) sx e dx cordevole e lago del mis, l'impatto anche di pochi passaggi sarebbe significativo. Ti assicuro adc esempio che i sentieri di accesso alla val fogarè oggi sono molt diversi rispetto a quelli di 20 anni fa, e questo a causa (o per merito a seconda dei punti di vista) dei torrentisti. Prima per trovarli non bastava una cartina o un gps (soprattutto quello di sx orografica), ma bisognava conoscere il terreno e il tipo di territorio, ora è tutto molto più facile e segnalato. Sebbene io abbia acompagnato in val fogarè amici più esperti di me, che avevano il gusto di segnare di giallo gli alberi, a me piaceva più come era prima, così come personalmete non mi piacciono molto i fix giganti resinati, nè come vengono posti da altri che mi obbligano a passare e a calarmi dai punti che vogliono loro, perchè tolgono quello che c'era prima di loro. Non è polemica, ma semplicemente gusto personale. Credo quindi che veramente non sia così sbagliato il divieto ai torrentisti. Data la tipicità di queste montagne, spero che questi luoghi vengano preservati, e che in queste zone non vi sia mai alcun raduno o simili. Credo che queste zone se lo meritino per quello che sono. Magari un accesso regolamentato potrebbe anche andare. Si narra di un pullam di canyonisti francesi che parchegiarono alla stanga qualche anno fa e da lì in poi partì l'idea del divieto. Non so se sia vero o no, però spero che i pullman stiano altrove. Ci sono moltisime altre zone ricche di forre con maggiore impronta umana e ci sono anche tante altre bellissime forre. Il fine ultimo di un parco è preservare un ambiente e si sa che quando si crea un parco, dentro il territorio la finalità ultima viene perseguita magari a scapito di alcuni.
Ho fatto un discorso generale, è vero che poi ci sono alcune forre (esempio soffia, val clusa), nelle quali il passaggio avrebbe ben poco impatto. Ciao a tutti
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Carissimo, in tutto il tuo discorso, condivisibile o meno che sia, c'e' una lacuna grossolana, enorme direi. Quel che nel parco si vieta e' il canyoning, non camminare sui sentieri o nei boschi, quello per ora mi pare permesso. Non e' dunque questa la motivazione che puoi addurre a sostegno del tuo pensare. Che poi anche nell'armare siano condivisibili principi di non invasivita'e' pacifico. Mi chiedo pero', e' piu' invasivo un doppio fix moltiplicato per il numero delle calate, o la bella quantita' di cemento e ferro di cui sono parte integranti i tralicci elettrici e le briglie idrauliche? Queste ultime ed i loro rottami son presenti in val clusa, ru val molin, val fogare' ed altre. Credo che tutti dobbiamo rispettare i pochi ambienti ancora incontaminati che ci restano, ma se vogliamo farlo dev'essere in toto e per tutti, altrimenti credo proprio che in difetto di una motivazione sensata continuero' a sentirmi defraudato di un mio diritto di cittadino.
Francesco Michelacci coordinatore regionale per la Romagna. |
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Nicola
Torrentista Introverso
Regione: Lombardia
Prov.: Milano
Città: Milano
21 Messaggi |
Inserito il - 07 settembre 2011 : 18:36:10
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Mi spiace che tu ti senta defraudato, e peraltro non ho fatto io il regolamento, nel mio ragionamento volevo rappresentare un punto di vista diverso per un divieto che non ha finalità economico/difensive delle guide (tipo slovenia), ma che nasce da un'idea di preservazione dell'ambiente in un parco nazionale. La soluzione migliore, a mio avviso, sarebbe il permesso contingentato (vale a dire dopo richiesta e autorizzazione del parco) in modo da evitare gli eccessi (tipo raduni). Ad oggi, per evitare gli eccessi, si proibisce tutto, ma nel tempo spero anche io che qualcosa si riaprirà. In fin dei conti anche per molte grotte non turistiche più conosciute si deve chiedere il permesso. relativamente al paragone che fai con sentieri o vie ferrate (non con l'idroeletterico che è stato costruito però molti anni fa) obiettivamente non credo che il paragone calzi. Il sentiero è un passaggio di un metro circa in un terreno di moltissimi ettari, quindi il passaggio insiste su una superficie molto maggiore, così come le vie ferrate su una parete (peraltro non mi piacciono nemmeno quelle). Le forre invece occupano una piccola area specifica a se stante. L'insistenza del passaggio sarebbe quindi totale per quel passaggio per cui sarebbe da valutarne l'impatto credo in modo diverso, e credo quindi che valga la similutidine con le grotte al limite, dove però i divieti e i contingentamenti esistono eccome, specialmente nei posti più facilmente acessibili. Entrando poi nello specifico di un territorio che amiamo entrambi, (mi sembra di capire), ve detto che, Schiara a parte, non è che lì nei sentieri di montagna vi sia tutto questo passaggio, anzi. E pure sulla Schiara fuori dall'alta via non si trova mai nessuno. Il punto è che alcune forre sono proprio nelle zone di maggior abbandono e lì effettivamente l'apertura incondizionata al canyoning /unita alla pubblicizazione che avviene via internet (il cui effetto moltiplicativo sui frequentatori non è da sottovalutare) avrebbe impatti. Non credo comunque sia un problema di fix, ma di passaggi elevati sia sui sentieri di accesso,e di grida, fischietti e tuffi, ripetuti, in posti in cui vi è sempre stato solo silenzio e rumore dell'acqua. Tanto i fix ci sono già tutti oramai a parte forse un paio di posti che in un'altra vita andrò ad esplorare. Ciao
Carissimo, in tutto il tuo discorso, condivisibile o meno che sia, c'e' una lacuna grossolana, enorme direi. Quel che nel parco si vieta e' il canyoning, non camminare sui sentieri o nei boschi, quello per ora mi pare permesso. Non e' dunque questa la motivazione che puoi addurre a sostegno del tuo pensare. Che poi anche nell'armare siano condivisibili principi di non invasivita'e' pacifico. Mi chiedo pero', e' piu' invasivo un doppio fix moltiplicato per il numero delle calate, o la bella quantita' di cemento e ferro di cui sono parte integranti i tralicci elettrici e le briglie idrauliche? Queste ultime ed i loro rottami son presenti in val clusa, ru val molin, val fogare' ed altre. Credo che tutti dobbiamo rispettare i pochi ambienti ancora incontaminati che ci restano, ma se vogliamo farlo dev'essere in toto e per tutti, altrimenti credo proprio che in difetto di una motivazione sensata continuero' a sentirmi defraudato di un mio diritto di cittadino.
Francesco Michelacci coordinatore regionale per la Romagna. [/quote] |
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andrew78
Torrentista Grafomane
1001 Messaggi |
Inserito il - 08 settembre 2011 : 11:09:22
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Pur essendo molto interessante la discussione vorrei farvi notare che siamo OT, sarebbe meglio spostare la discussione altrove, in maniera tale che il post " Val Ru da Molin " rimanga inerente a informazioni legate alla forra.
andrew78 FONDATORE DEI R.I.G :-) andrew.forni@tiscali.it |
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Pastikks
Torrentista Loquace
Regione: Umbria
Prov.: Terni
Città: Terni/La Valle Agordina
53 Messaggi |
Inserito il - 28 maggio 2013 : 10:58:15
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Causa maltempo del we scorso, troppa acqua in giro e divieto ancora in essere. Fatto cmq il sentiero che porta all'attacco del Ru du Mulin. sentiero sempre evidente e panoramico, si passa proprio a pelo dei paretoni che guardano la val cordevole prima e il torrente poi, ambiente imponente. ... con l'erba bagnata non è il massimo..
Ciao
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163,31 KB |
Modificato da - Pastikks in data 28 maggio 2013 11:15:38 |
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MirkoT
Torrentista Seriale
Regione: Veneto
Prov.: Treviso
Città: Treviso
109 Messaggi |
Inserito il - 30 dicembre 2023 : 22:41:21
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Mi comunicano che sia il ru da molin che il val de piero (ingresso quello alto non dalla briglia bassa) sono a posto come armi. Sul val de Piero da notare che, nel meandro stretto dove c'è seconda calata, il cordino sulla sinistra è ridotto in trefoli, mentre a destra (fuori flusso) c'è un armo singolo per scendere senza problemi. |
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Discussione |
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