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seba
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Inserito il - 09 giugno 2008 : 10:12:15
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Pezzeda parte bassa Percorso ieri 08/06 con samuele e Cristian, ambiente maestoso con la valle racchiusa tra ripide pareti. All'entrata del parco bisogna pagare un pedaggio di 6 euro.
Viste le pioggie dei gg scorsi e i numerosi affluenti la portata era sui 250 l/s (forse qualcosa in pi? verso la met?) che comunque nn presentava grossi problemi nella progressione visto che gli armi sono quasi tutti piazzati per scendere fuori dal flusso. Tranne uno(il penultimo)dove abbiamo preferito utilizzare un'"ancora flottante" per tirare una teleferica, in quanto c'? un evidente scavernamento del quale nn era possibile valutarne la pericolosit?.
Gli armi sono tutti singoli e vecchiotti, tranne una vecchia catena arrugginita su una calata da 8 mt che volendo si disarrampica o si tuffa.
Molte possibilit? di tuffi e probabilmente di toboga, di quest'ultimi nn ne abbiamo potuto verificare la fattibilit? a causa della poratata.
La parte finale tra le ultime due calate ? un po noiosa in quanto bisogna procedere tra blocchi e piccole disarrampicata. In fase di salita conviene identificarle dal sentiero per valutare di by-passare questa zona risalendo sul sentiero che passa a pochi mt. Le due cascate si identificano in quanto l'ultima ha una grossa vasca di recezione, mentre la precedente ha un evidente scavernamento.
Parlando con un locals che ha percorso l'integrale due anni fa , mi ha detto che il sentiero di salita della parte alta si pu? accorciare di circa 45 minuti. In pratica attraversato il torrente (da dove parte la parte bassa) si prosegue fino a dove il sentiero inizia a salire verso sx in stretti tornanti, a questo punto invece di salire si prosegue dritti su delle placche di roccia con delle tacche , passate le quali si incontra un sentiero che sale in costa costeggiando il torrente fino a raggiungerlo. Lo stato degli armi della parte alta ? ovviamente uguale a quallo della parte bassa
byez seba
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seba
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Inserito il - 09 giugno 2008 : 10:18:25
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byez seba |
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seba
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Inserito il - 28 agosto 2009 : 10:32:07
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Mi ? stata segnalata dall'amico GA P.P. Pedrini, che ha percorso la parte bassa, la presenza di numerosi tronchi e rami sul sentiero, residui di valanghe di questa primavera, che rendono difficoltoso l'avvicinamento Inoltre numerosi depositi di valanga sono presenti in tutta la zona e nel torrente, presumibilmete anche nella parte alta Nella parte bassa del torrente bisogna passare dentro un grosso nevaio di valanga durante la progressione Alcune pozze sono inghiaiate Acqua molto fredda
byez Seba Coord. regionale FVG sebastiano.broili@canyoning.it |
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Marie
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Inserito il - 03 settembre 2009 : 08:24:00
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Qualche foto di Pezzeda prese in agosto, mandate da un amico.
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seba
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Inserito il - 05 luglio 2010 : 16:42:30
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Queste delle info da parte di Giuseppe Giordani responsabile sentieristica e viabilità del parco riguardo una nuova possibilità di avvicinamento alla parte alta del pezzeda
"Ti allego il tratto di sentiero corretto su catra 1:25.000; l’accesso dalla base della val pezzeda è sempre lo stesso finché si transita in sinistra orografica, ma dopo l’attraversamento del rio il tracciato varia a q. 1600m circa (vedi bollino rosso su mappa) e prosegue orizzontalmente, inizialmente attraversando una lastra rocciosa sulla quale sono stati ricavati alcuni appoggi per poi proseguire per un comodo sentiero in bosco fino ad intercettare il sentiero CAI 370 che, se seguito in discesa, conduce al Rio della Stua (ingresso canyoning per la Val Pezzeda).
Ricordo che il sentiero della Val Pezzeda (un tempo segnalato) è privo di segnavia e che nel corso dell’inverno 2008-2009 è stato interessato dal passaggio e dall’accumulo di valanghe che hanno provocato alcune ostruzioni da vegetazione schiantata e sradicata.
Per quanto riguarda la parte alta, il passaggio è “obbligato” ed è praticamente impossibile perdere la traccia del sentiero. Con il “nuovo” avvicinamento si risparmiano minimo 30 minuti (ed è più agevole)."
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byez Seba Coord. regionale FVG sebastiano.broili@canyoning.it |
Modificato da - seba in data 06 luglio 2010 11:29:17 |
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seba
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Inserito il - 24 agosto 2013 : 20:41:53
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Sceso oggi 25/8 in 3 CanyonEast/Tihuanaco Forra spettacolare ma nn molto percorsa con avvicinamento bello tosto fatto in 2h30 e 4h30 di discesa Cambiati alcuni ancoraggi jurassici e aggiunta una plachetta Molta ghiaia e segni evidenti dei resti di grossi nevai con alberi e tronchi nel greto e con un blocco di ghiaccio di circa 3metri cubi ancora in fase di scioglimento. Anche il sentiero presenta I segni del passaggio distruttivo delle valanghe con alberi piegati o abbattuti Quasi tutti I tuffi fattibili previa vverifica Portata che nn da problemi nella progressione
byez Seba
Broili Sebastiano C.R Friuli Venezia Giulia friuliveneziagiulia@canyoning.it 348 6965069
CanyonEast https://www.facebook.com/groups/106940946001143/
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Modificato da - seba in data 24 agosto 2013 20:51:37 |
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Oracolo
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Inserito il - 30 giugno 2015 : 13:52:26
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Pezzeda parte bassa
Percorso sabato 27 in 4 - David (FI), Mauro (Faenza), Sergio (Ravenna) ed il ss.
In realtà le intenzioni (dei foresti) erano per l'integrale ... ma io che l'avevo già in saccoccia dal 1997 ... ho fatto il possibile per ritardare la partenza (ben dopo le 9.00) e rallentare il team durante il faticoso avvicinamento con una distorsione del ginocchio già malandato (qualcuno ipotizza simulata). Morale ... dopo aver vagato ore nel ripido bosco a monte dell'attraversamento del torrente senza individuare la placca rocciosa con le tacche da cui si attraversa in quota, si decideva di abbandonare l'obiettivo Valle della Stua, vista l'ora tarda e l'arrivo decisivo della pioggia. Appena alle 14.30, col cielo nuovamente sereno, entravamo quindi nella parte bassa che percorrevamo in breve tempo con ampia soddisfazione (dopo 5 ore di avvicinamento !!!). Verso le 17.30 in pieno "aprescanyon" dovevamo però rifugiarci nelle auto per un violento temporale che nel giro di un'ora cambiava l'aspetto della valle : cascate e rivoli d'acqua da tutte le parti ... se come da programma fossimo stati ancora nel Pezzeda ci sarebbe stato da divertirsi ... Il previmeteo in effetti NON consigliava una gola profonda e lunga come il Pezzeda ... forse per questa ragione l'Oracolo ... ha condizionato l'avvicinamento.
Note: Noi siamo saliti per quasi due ore dopo l'"incrocio" senza trovare il sentiero che permette di evitare di salire fino a 1750m di quota; seguendo i vecchi segnavie del "dismesso" 371 tra parecchi alberi caduti. Abbiamo desistito per l'ora tarda e per la pioggia ben più in alto della vecchia teleferica ...
Nella parte bassa, breve ma comunque con un bel tratto incassato, abbiamo trovato anche qualche ancoraggio resinato di recente installazione (vedi penultima immagine).
Roby Oracolo TS
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Modificato da - Oracolo in data 30 giugno 2015 13:54:35 |
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tomglu
Torrentista Loquace
Regione: Friuli-Venezia Giulia
Prov.: Udine
Città: Aiello del Friuli
81 Messaggi |
Inserito il - 20 luglio 2015 : 07:40:02
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Percorsa integrale venerdì 17 luglio da un gruppo misto React, Recovery e CanyonEast. L'avvicinamento già di per sè lungo e faticoso purtroppo è sempre meno visibile ed è facile perdere la traccia (a noi è accaduto 2 volte). Abbiamo sostituito vari cordini e doppiato diversi armi ormai jurassici. A monte dell'ingresso nel Pezzeda era ancora presente un nevaio, ma l'acqua non era comunque affatto fredda. Percorso molto interessante anche se purtroppo discontinuo. Alcuni scorci tuttavia sono spettacolari e ripagano della sudata senza dubbio!
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gebu
Torrentista Introverso
Città: Graz/AT
29 Messaggi |
Inserito il - 22 luglio 2015 : 12:34:24
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David, Paul and me went to Pezzeda on 19.7.
Thanks to the footsteps of tomglu & friends we only missed the path once - at the ? in the map below. We missed the path at a place with fallen trees before an open grassy area. We went up into a steep valley when we should have stayed level.
The other deviation from the path in the map seems to be ok - here the map seems to be wrong (as it is regarding the marked path later).
We entered the canyon via the eastern branch (tricky downclimbs and small jumps, two rappels - 15m from a tree and 15m from a single spit over two pools). Very interesting and wild trip, I will probably do it again and start in the western branch.
We exited the canyon too soon since the topo in Simon Flowers guidebook ends too early right after the narrow part. So we missed the last waterfall.
Pics here: https://www.facebook.com/media/set/?set=a.987330067976206.1073741951.189627941079760&type=3¬if_t=like
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Modificato da - gebu in data 22 luglio 2015 12:49:26 |
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david
Torrentista Seriale
Regione: Toscana
Prov.: Firenze
Città: firenze
137 Messaggi |
Inserito il - 03 agosto 2015 : 15:30:42
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sabato 1 agosto il gruppo tosco emiliano triestino "gli slongiati" si è riproposto nella meravigliosa val pezzeda dopo il fortunato rimbalzo di giugno. ormai non vi sono più segreti circa l'itinerario che ,per gli amanti della montagna,del Friuli,delle valli selvagge e ,perché no,dei canyon non dovrebbe mancare. descrivo quindi l'avvicinamento cosicché nessuno debba più sravanare alla ricerca del sentiero come tutte le squadre hanno più o meno fatto. SINO AL CAMBIO DI SPONDA OROGRAFICA NESSUN PROBLEMA. IL SENTIERO RIPARTE FACILMENTE INTUIBILE RIPIDO E ERBOSO PER ENTRARE NELLA FAGGETA RIPIDA BEN MARCATO. IL PRIMO PUNTO DI DIFFICILE REPERIMENTO SI COLLOCA LADDOVE LA TRACCIA INTERSECA UN PICCOLO IMPLUVIETTO CHE PORTA SOTTO UN'ERTA PARETE ERBOSA.SI ENTRA DENTRO L'IMPLUVIETTO E LO SI RISALE SINO A QUASI IN CIMA PER POI ANDARE A DX(ALBERO CADUTO ENTRARCI SOTTO) E RITROVARE IL SENTIERO C.A.I.IN ASCESA NEL BOSCO VERSO UNA PICCOLA INSELLATURA. SI CONTINUA SEGUENDO LA TRACCIA Più O MENO MARCATA . SI RAGGIUNGE IN VECCHIO CAVALLETTO DI TELEFERICA E SEMPRE PER RIPIDA SALITA SI PROSEGUE .SI ARRIVA A UN'AEREA CENGIA CON UN LARICE CHE SVETTA NEL VUOTO Più VUOTO. SI CONTINUA PER FACILE E ERTA TRACCIA IN DIAGONALE DEVIANDO DA DIVERSI ALBERI ABBATTUTI.PER RITORNARE OGNI VOLTA SUL SENTIERO BEN MARCATO. SI GIUNGE A UN SECONDO PICCOLO IMPLUVIO E MASSIMA ATTENZIONE Perché QUESTO PUNTO è IL PUNTO CHIAVE CHE VI Risparmierà UNA SFACCHINATA SU TERRENO A DIR POCO PESSIMO. QUOTA 1500 GPS E MIO ALTIMETRO 1580 ALTIMETRO STEFANO(BOOOOOOOO!!!). IL SENTIERO CAI SPARISCE COMPLETAMENTE E IIN REALTA RISALE LA COSTOLA RIPIDISSIMA BOSCOSA A DX DEL CANALE. NON VA ASSOLUTAMENTE CERCATA QUELLA TRACCIA O VE LA SUDERETE INUTILMENTE PER Più DI 45 MINUTI(ECCHESUDATA!!!)SE NON VI PERDERETE DI NUOVO!!! INVECE: APPENA IL SENTIERO ARRIVA NELL'IMPLUVIO DOVETE CERCARE DI FRONTE A VOI UN PINO TAGLIATO CHE A MO DI PALO SERVE DA RIFERIMENTO OLTRE DELLE FACILI ROCCETTE ERBOSE.DA LI PARTE UNA TRACCIA CHE COMODAMENTE VI PORTA PRATICAMENTE IN PIANO AL SENTIERO SEGNATO E POI ALL'ATTACCO DELLA PEZZEDA IN POCO E FACILISSIMO TEMPO. OCCHIO QUINDI. IMPLUVIO,PENDIO ERBOSO RIPIDO CON ROCCETTE E PINO TAGLIATO A MO DI RIFERIMENTO.DA LI TRACCIA FACILE E BELLA. noi consigliamo l'entrata suggerita da pascal ovvero quella più lontana sul secondo impluvio .carina e inforrata. se farete la seconda entrata risparmierete anche sulle corde. la calata più alta di TUTTA LA DISCESA non sarà più di 20 metri e con due spezzoni da 40 andrete alla grande. ambiente assolutamente selvaggio e grandioso sia per lentrata che per l'uscita.gli armi sono talora molto precari e il borsino da armo con corda da abbandono è obbligatorio tutt'ora.una nota molto importante da aggiungere e che forse nei post è stata sottostimata: IL PERCORSO IN INVERNO SI RIEMPE INVEROSIMILMENTE DI VALANGHE ,COSA ABBASTANZA INUSUALE IN FRIULIPER I CANYON!!!!EVTARE QUINDI DI ENTRARE DENTRO PRECOCEMENTE CON STAGIONI MOLTO NEVOSE COME NEL 2013.PROBABILMENTE SARETTE COSTRETTI A FARE LUNGHI PEZZI SOTTO CONI DI VALANGA NEI LUNGHI PEZZI MOLTO STRETTI PRESENTI. |
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Oracolo
Torrentista Loquace
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Inserito il - 03 agosto 2015 : 17:04:36
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A conforto del David allego la traccia percorsa sabato 1 agosto. In realtà sembra molto simile se non identica a quella postata da Gebu del 19 luglio scorso. A prescindere dalla quota esatta e dalle imprecisioni del GPS, la spiegazione di David è corretta ed esaustiva, superati i 1500 m di quota, la traccia fino ad allora inequivocabile si perde in corrispondenza di un canale (il vecchio 371 sale verso l'alto), un pino tagliato nella ripida radura erbosa segna la partenza della traccia che in quota (in meno di venti minuti) porta ad intersecare il CAI370 senza dover salire di ulteriori 200m.
Oracolo
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seba
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Inserito il - 04 agosto 2015 : 17:56:53
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sia io nel 2013 che Tom quest annoa bbiamo seguito la traccia indicata in un post precedente da Giuseppe Giordani. La prima parte di percorso dove si abbandona la traccia principale, poco a monte del guado passata la prima parte ripida, è abbastanza intuitiva c'è una traccia evidente. Questa traccia si perde molto più avanti dopo un passaggio esposto su pendio erboso/ghiaioso quando si rientra nel bosco dove diventa flebile. Da questo punto bisogna iniziare a prendere quota x ricongiungersi poi al sentiero 370 che a breve ci porta al primo affluente.
byez Seba
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tomglu
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81 Messaggi |
Inserito il - 05 agosto 2015 : 17:14:04
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Consiglio vivamente di seguire il nuovo riferimento di David sul sentiero di fronte all'impluvio. Fino a lì l'avvicinamento era facilmente reperibile basandosi sulle vecchie indicazioni, ma poi no. Infatti il sentiero all'impluvio sparisce e si ritrova difficilmente solo risalendo l'impluvio (forse in passato non era così ma ora, semiabbandonato com’è, si).
Cit.: IL SENTIERO CAI SPARISCE COMPLETAMENTE E IN REALTA RISALE LA COSTOLA RIPIDISSIMA BOSCOSA A DX DEL CANALE. NON VA ASSOLUTAMENTE CERCATA QUELLA TRACCIA O VE LA SUDERETE INUTILMENTE PER Più DI 45 MINUTI(ECCHESUDATA!!!)SE NON VI PERDERETE DI NUOVO!!! INVECE: APPENA IL SENTIERO ARRIVA NELL'IMPLUVIO DOVETE CERCARE DI FRONTE A VOI UN PINO TAGLIATO CHE A MO DI PALO SERVE DA RIFERIMENTO OLTRE DELLE FACILI ROCCETTE ERBOSE.DA LI PARTE UNA TRACCIA CHE COMODAMENTE VI PORTA PRATICAMENTE IN PIANO AL SENTIERO SEGNATO E POI ALL'ATTACCO DELLA PEZZEDA IN POCO E FACILISSIMO TEMPO. OCCHIO QUINDI. IMPLUVIO,PENDIO ERBOSO RIPIDO CON ROCCETTE E PINO TAGLIATO A MO DI RIFERIMENTO.DA LI TRACCIA FACILE E BELLA.
Noi seguendo le vecchie indicazioni abbiamo proseguito in salita a dx dell'impluvio ritrovando appunto il sentiero CAI che continua veramente ripidissimo e poco visibile (se non per un bollo scolorito ogni tanto) e dopo aver preso molta quota fino a perdere i bolli, abbiamo deciso di obliquare a dx dove poi ci siamo ritrovati scendendo parecchio a incrociare la traccia che abbiamo capito partiva, un pò nascosta all'inizio ma poi chiarissima, a fianco dell'impluvio... Quindi la cosa più comoda e sicura per non girare a vuoto è proprio questa: quando il sentiero arriva all'impluvio tagliarlo in orizzontale per trovare pochi mt dopo la comoda traccia che seguita porta all’ingresso. Ciao.
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Geronimo
Torrentista Loquace
Regione: Liguria
Prov.: Genova
Città: Genova
95 Messaggi |
Inserito il - 20 luglio 2022 : 19:28:39
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Per quanto riguarda il sentiero di accesso alla parte alta, subito dopo il guado, ho istallato una corda fissa gialla sul passo pericoloso, sopra il muretto di roccia marcia. Me la godrò di sicuro, perché ho in programma di passarci diverse volte, ma la lascio, anche perché si scorge bene dal sentiero prima del guado, rendendo evidente il passaggio a chi per la prima volta volesse avventurarsi nella parte alta del canyon.
Dopo questo lavoretto, ho rifatto la discesa della parte bassa. Usciti dalla strettoia – e fatta la successiva caratteristica calata nel “cratere” (e cioè lo scavernamento dove il flusso si biforca) restano da fare due calate in ambiente aperto, separate da tratti di marcia e disarrampicate. Sulla prima ho ritrovato il chiodo che avevo messo per scendere a sx della goletta battuta dall’acqua, e superare anche il sottostante bel laghetto (25 metri esatti). Sulla seconda, invece (che sarebbe la prima che si vede quando il sentiero di avvicinamento arriva alla confluenza con il Ciol Tramontin) ho armato a dx con 1 chiodo e 1 spit-roc (10 metri circa) ma si può tranquillamente evitare.
Visto che la strada per la Val Settimana è tutt’ora impraticabile, se durante il raduno si formasse un’agguerrita squadra per scendere la parte alta di questa magnifica forra, mi unirei volentieri.
Saluti,
Geronimo
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MirkoT
Torrentista Seriale
Regione: Veneto
Prov.: Treviso
Città: Treviso
109 Messaggi |
Inserito il - 17 settembre 2023 : 22:08:52
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| Geronimo ha scritto:
Per quanto riguarda il sentiero di accesso alla parte alta, subito dopo il guado, ho istallato una corda fissa gialla sul passo pericoloso, sopra il muretto di roccia marcia. Me la godrò di sicuro, perché ho in programma di passarci diverse volte, ma la lascio, anche perché si scorge bene dal sentiero prima del guado, rendendo evidente il passaggio a chi per la prima volta volesse avventurarsi nella parte alta del canyon.
Dopo questo lavoretto, ho rifatto la discesa della parte bassa. Usciti dalla strettoia – e fatta la successiva caratteristica calata nel “cratere” (e cioè lo scavernamento dove il flusso si biforca) restano da fare due calate in ambiente aperto, separate da tratti di marcia e disarrampicate. Sulla prima ho ritrovato il chiodo che avevo messo per scendere a sx della goletta battuta dall’acqua, e superare anche il sottostante bel laghetto (25 metri esatti). Sulla seconda, invece (che sarebbe la prima che si vede quando il sentiero di avvicinamento arriva alla confluenza con il Ciol Tramontin) ho armato a dx con 1 chiodo e 1 spit-roc (10 metri circa) ma si può tranquillamente evitare.
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Sceso ieri 16 Settembre 2023 in nove. Avvicinamento che si aggira sulle due ore e 45 con squadre più esigue, anche se quando ci si unisce (per andare verso Est) al 371 ci sono degli schianti alberosi consistenti e quindi la traccia corretta (quella intuibile ti porta ad Ovest verso casera Bregolina Grande, ocio) non è intuibile così facilmente. Subito dopo il guado si vede tuttora la corda gialla che ha piazzato Geronimo.
Ambiente decisamente bello e maestoso, ma inghiaiato da paura. Tuffi NON fattibili, calate senza il minimo problema e tutte fuori dal flusso. Quella prevista da 30 non abbiamo capito quale fosse, poiché tutte le abbiamo fatte con corda da 35 metri senza giuntare. Quattro ore e quaranta per scendere in nove persone. I tempi letti di 5-8 ore non so come siano possibili, a meno che non si sia in 15-20 persone. @Geronimo: cratere con flusso che si biforca nella parte bassa ora non mi viene in mente, ma è una bestemmia dire che la parte bassa (uscendo appena inizia il lungo river trekking) sia da evitare? Non mi ha aggiunto granché a quella bella parte che sta a monte del guado. Verso la fine della parte bassa, sulla sinistra si nota un tratto in leggera salita che vi ricongiunge al sentiero di avvicinamento e da qui alle auto c'è quasi un'ora di discesa sul sentiero in cui ci sono pure un paio di schianti da affrontare.
Integrato gli ancoraggi con qualche armo singolo da inizio ramo orientale del Pezzeda, quindi non dal rio val della Stua (da quest ultimo affluente dovrebbero esserci gli armi che ha piazzato il fiammingo Jeroen ad Agosto 2023). |
Modificato da - MirkoT in data 18 settembre 2023 10:23:00 |
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MirkoT
Torrentista Seriale
Regione: Veneto
Prov.: Treviso
Città: Treviso
109 Messaggi |
Inserito il - 17 settembre 2023 : 22:10:58
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| Geronimo ha scritto: Visto che la strada per la Val Settimana è tutt’ora impraticabile, se durante il raduno si formasse un’agguerrita squadra per scendere la parte alta di questa magnifica forra, mi unirei volentieri.
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Ponte Confoz sistemato e riaperta strada ad inizio Luglio 2023. Dopo il ponte trovate un largo spiazzo sulla destra da dove potete partire per avvicinamento. |
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Geronimo
Torrentista Loquace
Regione: Liguria
Prov.: Genova
Città: Genova
95 Messaggi |
Inserito il - 25 settembre 2023 : 11:39:19
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| MirkoT ha scritto:
@Geronimo: cratere con flusso che si biforca nella parte bassa ora non mi viene in mente, ma è una bestemmia dire che la parte bassa (uscendo appena inizia il lungo river trekking) sia da evitare? Non mi ha aggiunto granché a quella bella parte che sta a monte del guado.
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La calata nel cratere a cui mi riferisco sarebbe quella che si vede in questa foto: è piuttosto caratteristica perchè il flusso si biforca (calata armata a dx) e cade in una specie di pozzo con scavernamento.
Sicuramente la parte finale di river-trekking si può evitare, ma certe classificazioni (river-trekking, dry-canyoning, ice-climbing, etc. etc.) non mi appassionano molto; anzi, mi infastidisco abbastanza... Sono il segno di una specializzazione tecnica nelle attività di montagna che segue la più generale tendenza delle discipline sportive e delle moderne scienze, come tali interessate solo a sviluppare forme sempre più raffinate di competizione, e strumenti sempre più potenti di dominio sull'ambiente.
Non so come (non ho la ricetta) ma se non troviamo il modo di uscire da questa spaventoso nichilismo, anche il torrentismo (che è nato insieme all'alpinismo, sebbene pochi lo sappiano) è destinato a inaridire.
Concludo il pippone allegando anche un'immagine dell'Antro di Cima Stalla, che si trova sempre in Val Cimoliana, a poca distanza dal rifugio Pordenone. Si tratta di un percorso ibrido, che sto meditando di inserire nelle mie schede della Valcellina. Il modo più logico di raggiungerlo, infatti, consiste nel risalire il sottostante incassato canalone: dunque si tratta di arrampicare all'interno di un canyon, per raggiungere una gigantesca caverna affacciata nel vuoto... alpinismo? dry-canyoning? para-speleologia? boh. non so... so solo che è stata una delle avventure più "totali" della mia vita, anche se l'ultima volta che ci sono stato ho pensato di farmi accompagnare da un amico, che poi voleva denunciarmi alla magistratura...
Ciao a tutti, Geronimo
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MirkoT
Torrentista Seriale
Regione: Veneto
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Città: Treviso
109 Messaggi |
Inserito il - 25 settembre 2023 : 17:59:30
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Ma se uso "camminata su massi e nell'acqua" ti infastidisce come river trekking? Se inglobi tutto come alpinismo potrei anche starci, ma io ho ben poche esperienze di alpinismo con sci o salendo pareti o altri modi di percorrere territori alpini. Mi ritengo un passabile camminatore e sufficiente torrentista, assolutamente nulla di più. |
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