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franzmc
Moderatore



Regione: Emilia Romagna
Prov.: Forl?-Cesena
Città: Cesenatico


1516 Messaggi

Inserito il - 27 aprile 2011 : 19:26:37  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di franzmc Invia a franzmc un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Per quanto paelesemente off topic, chiedo agli amici che ne sanno MA e CC evidentemente in primis, quele sia la tipologia delle forre di cui si parla.
Ovvero, avvicinamenti lunghi? Acquaticita' stagionale? Forre continue o discontinue? Lunghezza e numero delle calte?
E per finire, sono raggruppate in una zona ragionevolmente vicina, o fra l'una e l'altra ci sono parecchie decine di chilometri?

Grazie.

Francesco Michelacci
coordinatore regionale per la Romagna.
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michele
Torrentista Seriale



132 Messaggi

Inserito il - 27 aprile 2011 : 21:57:01  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di michele Invia a michele un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
franzmc ha scritto:

Per quanto paelesemente off topic, chiedo agli amici che ne sanno MA e CC evidentemente in primis, quele sia la tipologia delle forre di cui si parla.
Ovvero, avvicinamenti lunghi? Acquaticita' stagionale? Forre continue o discontinue? Lunghezza e numero delle calte?
E per finire, sono raggruppate in una zona ragionevolmente vicina, o fra l'una e l'altra ci sono parecchie decine di chilometri?


Non ho percorso i torrenti indicati da Degortes, e dunque non posso dare giudizi che non siano pregiudizi. La zona in cui si trovano è piuttosto circoscritta, e dunque i torrenti non sono lontani gli uni dagli altri.

Posso però parlare in generale delle forre sarde, alla luce dell'esperienza che ho maturato in questi anni, ma non cadrò nella trappola dei giudizi tecnico-sportivi: non ne do mai.

La prima volta che andai in Sardegna (con Andrea, era il 2005) rimasi colpito dalle montagne che spiccano a perdita d'occhio. Ovunque giravo la testa vedevo montagne aspre, fatte di roccia tosta. Profili tormentati che erano l'esatto contrario dei "panettoni" appenninici a cui ero abituato. Un terreno ottimo per le gole, molto, molto esteso, però ... stranamente le gole conosciute si trovavano solo nel Supramonte (o nelle sue immediate vicinanze) e nel massiccio del Linas. Mi dissi: non è possibile; deve esserci molto altro.

Oggi sappiamo che c'è molto altro. Sono stati trovati molti itinerari, e sono convinto che altri verranno trovati in futuro. Ma che tipo di itinerari?

Nonostante nelle diverse zone della Sardegna si trovino itinerari di tipo diverso, ci sono delle caratteristiche comuni un po' a tutti gli itinerari sardi.

1) Innanzitutto occorre osservare che la sardegna è piena di montagne fatte di roccia aspra e compatta, ma sono montagne basse: 600, 800, 1000 metri. Questo fa sì che i torrenti sardi si sviluppino di norma più in lunghezza che in dislivello. Nella maggior parte delle forre sarde si cammina, si disarrampica, si nuota, e ogni tanto si usa la corda (magari su di una cascata di 40-50 m). Ci sono poche eccezioni a questa regola, e comunque i torrenti più ripidi hanno un bacino idrico molto modesto

2) La modesta altezza dei rilievi comporta che lo scorrimento idrico sia presente solo nelle stagioni piovose. Montagne basse (fatte per di più di roccia impermeabile) non sono in grado di trattenere quantità d'acqua sufficienti ad alimentare i torrenti anche nella stagione secca (come invece accade in Corsica). Così sono pochissimi i torrenti che mantengono scorrimento idrico anche in estate (e quando ciò accade si tratta di pochi litri al secondo): per la maggior parte degli itinerari sardi la stagione torrentistica inizia con le prime abbondanti piogge autunnali e termina 3 settimane dopo le ultime abbondanti piogge primaverili. Sono dunque torrenti "in forma" per 4-6 mesi l'anno (che non è affatto poco!)

3) Il tipo di roccia in cui si aprono le forre sarde, unito alla portata mediamente scarsa e alla modesta pendenza media non dà buone condizioni perché i torrenti possano scavare in profondità. Di canyon in Sardegna ce ne sono tanti, ma di inforramenti ce ne sono pochi (per gli inforramenti va molto meglio la roccia calcarea dell'appennino)

4) La densità di popolazione è bassa. Le zone più impervie sono assai meno utilizzate che in passato. Così l'ambiente è selvaggio e gli avvicinamenti sono spesso lunghi e complessi. Sono tantissimi i luoghi dove ti giri intorno a 360 gradi e non vedi assolutamente nulla di antropico. La natura fa da padrona: rocce, vegetazione insolita e spesso impenetrabile, lontananza dalle strade.


Alla fine di questo discorso vorrai probabilmente sapere se ti consiglio di andare nelle forre sarde: no, non te lo consiglio.
Io però continuerò ad andarci.


Michele
http://www.micheleangileri.com/canyoning

Modificato da - michele in data 27 aprile 2011 23:00:30
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eugenio degortes
Torrentista Loquace


Regione: Sardegna
Prov.: Sassari
Città: olbia


67 Messaggi

Inserito il - 27 aprile 2011 : 22:24:50  Mostra Profilo Invia a eugenio degortes un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
michele ha scritto:

franzmc ha scritto:

Per quanto paelesemente off topic, chiedo agli amici che ne sanno MA e CC evidentemente in primis, quele sia la tipologia delle forre di cui si parla.
Ovvero, avvicinamenti lunghi? Acquaticita' stagionale? Forre continue o discontinue? Lunghezza e numero delle calte?
E per finire, sono raggruppate in una zona ragionevolmente vicina, o fra l'una e l'altra ci sono parecchie decine di chilometri?


Non ho percorso i torrenti indicati da Degortes, e dunque non posso dare giudizi che non siano pregiudizi. La zona in cui si trovano è piuttosto circoscritta, e dunque i torrenti non sono lontani gli uni dagli altri.

Posso però parlare in generale delle forre sarde, alla luce dell'esperienza che ho maturato in questi anni, ma non cadrò nella trappola dei giudizi tecnico-sportivi: non ne do mai.

La prima volta che andai in Sardegna (con Andrea, era il 2004) rimasi colpito dalle montagne che spiccano a perdita d'occhio. Ovunque giravo la testa vedevo montagne aspre, fatte di roccia tosta. Profili tormentati che erano l'esatto contrario dei "panettoni" appenninici a cui ero abituato. Un terreno ottimo per le gole, molto, molto esteso, però ... stranamente le gole conosciute si trovavano solo nel Supramonte (o nelle sue immediate vicinanze) e nel massiccio del Linas. Mi dissi: non è possibile; deve esserci molto altro.

Oggi sappiamo che c'è molto altro. Sono stati trovati molti itinerari, e sono convinto che altri verranno trovati in futuro. Ma che tipo di itinerari?

Nonostante nelle diverse zone della Sardegna si trovino itinerari di tipo diverso, ci sono delle caratteristiche comuni un po' a tutti gli itinerari sardi.

1) Innanzitutto occorre osservare che la sardegna è piena di montagne fatte di roccia aspra e compatta, ma sono montagne basse: 600, 800, 1000 metri. Questo fa sì che i torrenti sardi si sviluppino di norma più in lunghezza che in dislivello. Nella maggior parte delle forre sarde si cammina, si disarrampica, si nuota, e ogni tanto si usa la corda (magari su di una cascata di 40-50 m). Ci sono poche eccezioni a questa regola, e comunque i torrenti più ripidi hanno un bacino idrico molto modesto

2) La modesta altezza dei rilievi comporta che lo scorrimento idrico sia presente solo nelle stagioni piovose. Montagne basse (fatte per di più di roccia impermeabile) non sono in grado di trattenere quantità d'acqua sufficienti ad alimentare i torrenti anche nella stagione secca (come invece accade in Corsica). Così sono pochissimi i torrenti che mantengono scorrimento idrico anche in estate (e quando ciò accade si tratta di pochi litri al secondo): per la maggior parte degli itinerari sardi la stagione torrentistica inizia con le prime abbondanti piogge autunnali e termina 3 settimane dopo le ultime abbondanti piogge primaverili. Sono dunque torrenti "in forma" per 4-6 mesi l'anno (che non è affatto poco!)

3) Il tipo di roccia in cui si aprono le forre sarde, unito alla portata mediamente scarsa e alla modesta pendenza media non dà buone condizioni perché i torrenti possano scavare in profondità. Di canyon in Sardegna ce ne sono tanti, ma di inforramenti ce ne sono pochi (per gli inforramenti va molto meglio la roccia calcarea dell'appennino)

4) La densità di popolazione è bassa. Le zone più impervie sono assai meno utilizzate che in passato. Così l'ambiente è selvaggio e gli avvicinamenti sono spesso lunghi e complessi. Sono tantissimi i luoghi dove ti giri intorno a 360 gradi e non vedi assolutamente nulla di antropico. La natura fa da padrona: rocce, vegetazione insolita e spesso impenetrabile, lontananza dalle strade.


Alla fine di questo discorso vorrai probabilmente sapere se ti consiglio di andare nelle forre sarde: no, non te lo consiglio.
Io però continuerò ad andarci.


Michele
http://www.micheleangileri.com/canyoning

una stretta di mano se permetti michele ..... ma come conoscenza al di la' della simpatia o meno . nn potevi dare una spiegazione migliore della nostra terrra , o meglio della parte del nord est cioe la gallura . nn per niente esiste il miglior granito del mondo e di vari tipi a volte mescolato con basalto nero durissimo . ma la descrizione ke hai dato nn puo essere data solo ke da un soggetto appassionato ed innamorato di questa terra . nn vorrei aver creato problemi di carattere personale e nn volermene . x me capitolo chiuso . quando vieni in sardegna una birra con un buon formaggio pecorino . saluti .
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michele
Torrentista Seriale



132 Messaggi

Inserito il - 27 aprile 2011 : 22:50:58  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di michele Invia a michele un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
eugenio degortes ha scritto:
una stretta di mano se permetti michele ..... ma come conoscenza al di la' della simpatia o meno . nn potevi dare una spiegazione migliore della nostra terrra , o meglio della parte del nord est cioe la gallura . nn per niente esiste il miglior granito del mondo e di vari tipi a volte mescolato con basalto nero durissimo . ma la descrizione ke hai dato nn puo essere data solo ke da un soggetto appassionato ed innamorato di questa terra . nn vorrei aver creato problemi di carattere personale e nn volermene . x me capitolo chiuso . quando vieni in sardegna una birra con un buon formaggio pecorino . saluti .


La birra non l'accetto perché sono astemio, ma il pecorino ... mmm!

Ma sì, lasciamoci alle spalle polemiche e incomprensioni e diamoci una stretta di mano per ora virtuale ma presto (mi auguro) dal vivo.

Mi raccomando il pecorino!! ;-)

Michele
http://www.micheleangileri.com/canyoning
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Antonello
Torrentista Seriale



Regione: Sardegna
Prov.: Sassari
Città: Cala di Volpe - Arzachena


113 Messaggi

Inserito il - 27 aprile 2011 : 23:34:44  Mostra Profilo Invia a Antonello un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
UOMINI D'ONORE, vuoi vedere che tra un'assaggio di pecorino e l'altro, riusciamo a scrivere un nuovo capitolo del torrentismo Sardo? Bravi, bravi, bravi
michele ha scritto:

eugenio degortes ha scritto:
una stretta di mano se permetti michele ..... ma come conoscenza al di la' della simpatia o meno . nn potevi dare una spiegazione migliore della nostra terrra , o meglio della parte del nord est cioe la gallura . nn per niente esiste il miglior granito del mondo e di vari tipi a volte mescolato con basalto nero durissimo . ma la descrizione ke hai dato nn puo essere data solo ke da un soggetto appassionato ed innamorato di questa terra . nn vorrei aver creato problemi di carattere personale e nn volermene . x me capitolo chiuso . quando vieni in sardegna una birra con un buon formaggio pecorino . saluti .


La birra non l'accetto perché sono astemio, ma il pecorino ... mmm!

Ma sì, lasciamoci alle spalle polemiche e incomprensioni e diamoci una stretta di mano per ora virtuale ma presto (mi auguro) dal vivo.

Mi raccomando il pecorino!! ;-)

Michele
http://www.micheleangileri.com/canyoning


Antonello Azara
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franzmc
Moderatore



Regione: Emilia Romagna
Prov.: Forl?-Cesena
Città: Cesenatico


1516 Messaggi

Inserito il - 28 aprile 2011 : 00:14:20  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di franzmc Invia a franzmc un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Grazie a MA per l'esauriente ed esaustiva panoramica, per quanto abbiamo approcci diversi alla stessa disciplina,
ci unisce un'identica passione e non e' detto che l'autunno non mi veda tornare sull' Isola, una terra che so bene come offra ben piu' che soli canyon.
Grazie anche ad Eugenio per la schiettezza con cui ha saputo tornare sui propri passi,
al canyoning ognuno puo' dare il proprio giusto contributo ed e' solo con una sinergia a 360° che si otterranno i migliori risultati.

Francesco Michelacci
coordinatore regionale per la Romagna.
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erpirata
Torrentista Seriale

Prov.: Roma


206 Messaggi

Inserito il - 28 aprile 2011 : 07:49:39  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di erpirata Invia a erpirata un Messaggio Privato  Rispondi Quotando


erpirata
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Milena Argiolas
Torrentista Grafomane



Regione: Sardegna
Prov.: Sassari
Città: Sassari


1013 Messaggi

Inserito il - 02 maggio 2011 : 16:54:12  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Milena Argiolas Invia a Milena Argiolas un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
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franzmc
Moderatore



Regione: Emilia Romagna
Prov.: Forl?-Cesena
Città: Cesenatico


1516 Messaggi

Inserito il - 02 maggio 2011 : 17:27:38  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di franzmc Invia a franzmc un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
l'accostamento birra e pecorino mi trova diffidente, credo l'accompagnamento naturale del vostro buon formaggio, sia col vino rosso.

Francesco Michelacci
coordinatore regionale per la Romagna.
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