Pizzorni Giovanni
Torrentista Seriale
Prov.: Genova
Città: Recco
110 Messaggi |
Inserito il - 15 novembre 2013 : 20:29:37
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Salve a tutti. Durante discesa con CNSAS alla base del 60 iniziale si ode belato di capra. La vediamo su una cengia di fronte a noi. Non riesce più a risalire e ascoltiamo i suoi belati per lungo tempo. Si discute mestamente della triste agonia che la attende. 15 giorni dopo siamo di nuovo nel Caccavo. Scendiamo i primi quattro salti e recuperiamo la barella. La capra è ancora nello stesso posto.Ci stupiamo della resistenza. In fase di risalita decidiamo di fare un tentativo. A metà del 60 passa il rocambolesco "sentiero delle capre". Con Astigo lo percorriamo facendo veri e propri tiri di corda per 150m. Arriviamo sulla verticale della cengia. Con due frazionamenti e stendendo tutti gli ultimi 60 m di corda Astigo arriva sulla cengia. La capra spaventata compie un balzo e si proitta su una micro cengia 2 metri più in basso. Sfortunatamente è in una posizione dalla quale non è più possibile nessun movimento. Ormai è buio. Per procedere a un recupero occorrono due persone. Torniamo indietro. In cima al 60 ci aspettano Angelo e franco con il fuoco acceso. Parliamo con i ragazzi. Il programma per il giorno seguente prevedeva un altro itinerario ma decidiamo di comune accordo di tornare nel Caccavo per tentare il recupero. Il giorno dopo alla partenza del 60 non sentiamo i belati. Brutto segno ma decidiamo di andare a vedere per essere sicuri. Sulla cengia la capra non c'è più. Molta tristezza ma allo stesso tempo la consapevolezza di aver accorciato una triste agonia. Dopo il 60 scendiamo il 30 e alla sommità del successivo salto da 15 vedo dei massi che 15 giorni prima non c'erano. Di certo qualcosa è venuto giù dalla parete. Alla base del salto successivo, una sorta di vasca pensile, stupore! La capra è li, viva e vegeta. La blocchiamo e la mettiamo nel telo militare che ci eravamo portati. Ancora due saltini e la portiamo sino alla via di fuga in riva destra. Liberata corre via saltellando. Incredibile. Almeno 15 giorni in parete senza acqua ne cibo. Dopo il salvataggio del cane nel Caldanello la terra di Calabria ci regala la possibilità di un' altra buona azione. Un grazie a tutti i ragazzi del CNSAS Calabria e ad Astigo. Saluti Nanni
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meleleo
Torrentista Neofita
Regione: Puglia
Prov.: Lecce
Città: Lecce
12 Messaggi |
Inserito il - 22 settembre 2014 : 19:17:06
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Forse è scontato, ma se può far comodo a qualcuno, vi do qualche dritta sull'avvicinamento (maledetto!!!).
L'accesso è lungo la strada Cerchiara-San Lorenzo Bellizzi. Due km prima di San Lorenzo si gira a sinistra e si segue una strada asfaltata (indicazione per Agriturismo Santa Venere). Pochi metri dopo ad un nuovo bivio si prende a sinistra in direzione Francavilla Marittima e si procede per alcuni km fino ad un casolare ristrutturato sulla destra (Agriturismo Santa Venere) con vicino un'area pic-nic. Si procede per 300 mt fino ad un tratturo sulla destra (GPS: 39g 50p 54s N - 16g 19p 30s E) con a fianco uno slargo dove è possibile parcheggiare solo un'auto (il tratturo, segnalato con un pezzo di corda bianca posizionata su un albero, si trova poco prima del guard-rail, posizionato sempre sulla destra, che passa proprio sul tratto iniziale del Caccavo). Si prende il tratturo e lo si percorre fino ad un bivio. Proseguire diritto in discesa fino ad una curva a destra. A questo punto, il Caccavo lo si ritrova sulla sinistra. Si può proseguire percorrendo il tratturo, oppure addentrarsi nel bosco tenendosi leggermente sulla sinistra fino a raggiungere il greto del torrente. Da li, con pochi salti in disarrampicata, si raggiunge l'attacco del salto iniziale di 60 mt. Saluti Fausto |
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