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pizmao
Torrentista Grafomane


Prov.: Milano
Cittā: Milano


826 Messaggi

Inserito il - 13 dicembre 2006 : 09:24:58  Mostra Profilo Invia a pizmao un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Quante volte vi ? successo di trovare un nodo sulla corda di calata!?!?! Che tecnica/tecniche adottate per superare il problema?

Ringrazio anticipatamente
Mauro

skeno69
Moderatore



Regione: Liguria
Prov.: Genova
Cittā: Genova


2139 Messaggi

Inserito il - 13 dicembre 2006 : 12:54:18  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di skeno69 Invia a skeno69 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Per fortuna mai, sempre solo "cocche" che si sono sciolte scrollando un po' la corda.

Se parliamo di nodi accidentali sulla corda di calata.
Supponendo di non essere sotto l'acqua, la cosa pi? semplice ? fare la chiave di bloccaggio sul discensore e sciogliere il nodo.
Se sei sotto l'acqua... farsi calare dai compagni, se il sistema non ? sbloccabile pregare molto intensamente .

Se invece parliamo di nodi fatti apposta perch? una corda sola non basta la tecnica da utilizzare ? quella del passaggio del nodo in discesa con i bloccanti (pi? o meno quella che c'? scritta sul manuale francese e penso anche su quello di Corrado Conca) oppure con il cordino.
Lunghe da spiegare e senza disegni nun si capisce gnente.
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seba
Moderatore



Regione: Friuli-Venezia Giulia
Prov.: Udine
Cittā: udine


860 Messaggi

Inserito il - 13 dicembre 2006 : 17:44:02  Mostra Profilo Invia a seba un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
da esperienza personale
...un nodo si potrebbe formare negli ultimi 5/10 mt di corda su calate lunghe a causa della discesa..
in quanto le sollecitazioni provocate dalla nostra calata vanno a scaricarsi sulla fine della corda facendola "saltare"..
questo movimento pu? provocare la creazione di un nodo , che con l'effetto delle sollecitazioni della discesa tende a salire...
per eliminarlo basta fare una chiave e toglierlo...
cmq basta fare attenzione agli ultimi metri di discesa, controllando la fine della corda e cercando di scendere il pi? omogenei possibile per evitare questi "salti" di corda ed evitare il problema
in caso di arrivo su asciutto un compagno potrebbe provvedere ,per l'ultimo, a tenere il capo della corda
in caso di discesa sotto cascata o in pozza, l'ultimo deve tenere conto di questa eventualit?, e comportarsi di conseguenza

byez seba
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franzmc
Moderatore



Regione: Emilia Romagna
Prov.: Forl?-Cesena
Cittā: Cesenatico


1518 Messaggi

Inserito il - 17 dicembre 2006 : 23:18:16  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di franzmc Invia a franzmc un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Io non ho mai trovato veri e propri nodi accidentali formatisi sulla corda.
Molti anni fa in sicilia scendendo su di una calata molto lunga, 180 metri, dovetti annodare la corda a causa di una lesione provocata dalla caduta di alcuni sassi. La passai con mezzi di fortuna.

Se scendo per primo su di una calata franosa cesco di ripulire il tutto in modo da evitare che la mia stessa corda muova qualche sasso che poi mi colpisca. Se i sassi sono molti mi faccio calare o scendo in automulinette in modo da non aver sotto di me nessuna cima da lesionare.

Mi ? spesso capitato di trovare attorcigliamenti sulle doppie, anche brevi, ? uno dei motivi per cui prediligo la singola. L'otto ritorce le corde e se queste appoggiando al suolo non scaricano la torsione, creano un malloppo ritorto che ostacola o blocca la discesa.

Mi pare di ricordare anni fa una mail di RR che utilizzando la longe per separare le corde in calata vi rimase appeso, ma non sono certo che la cosa fosse in questi termini.
Certo ? che se chi scende per primo si adopera per tenere separate le corde favorisce la discesa a chi segue.

Il presidente, che fino a qualche tempo fa scendeva sempre e solo in doppia, non mi risulta mai essere rimasto prosciuttato in calata, deve quindi conoscere ulteriori accorgimenti e precauzioni da usare, se gli prometto di rendergli lo shunt che attualmente si trova nel suo cassetto del mio ufficio, forse invece di gingillarsi sul giochino delle fotografie, ce li illustrer?.


Francesco Michelacci
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