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 INFOCANYON - ITALIA
 Calabria
 Grimavolo-Raganello : un grande canyon in europa (
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moris
Torrentista Loquace

Città: bari


77 Messaggi

Inserito il - 18 luglio 2011 : 22:55:06  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di moris Invia a moris un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
il Grimavolo concatenato al Raganello ed eseguito a Metà maggio si esprime in tutto il suo splendore ed è da considerarsi forra dai contenuti tecnici importanti e scenograficamente imponente.
Specie l'ultimo salto di circa 70 mt sul raganello.
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skeno69
Moderatore



Regione: Liguria
Prov.: Genova
Città: Genova


2135 Messaggi

Inserito il - 02 maggio 2012 : 10:54:12  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di skeno69 Invia a skeno69 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Sceso il solo Grimavolo il 29 aprile.
Che dire? Uno spettacolo.
Siamo scesi con una portata finora mai vista nelle foto delle altre discese e delle guide, anche se assolutamente non proibitiva.
Il problema però è uscire dal Raganello che è ancora parecchio gonfio.
Siamo usciti grazie a tutto l'ambaradan installato il giorno prima sulla riva sinistra del Raganello, esattamente di fronte alla confluenza.

Ciao
Skeno
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Pizzorni Giovanni
Torrentista Seriale

Prov.: Genova
Città: Recco


110 Messaggi

Inserito il - 02 maggio 2012 : 20:28:12  Mostra Profilo Invia a Pizzorni Giovanni un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ola,
confermo quanto scritto da skeno: credo che il Grimavolo in queste condizioni non lo abbia mai fatto nessuno.
Anche perchè il Raganello portava più di 2 metri cubi al secondo.
(la stima, come al solito è per difetto)
Per poter realizzare la discesa del Grimavolo in queste condizioni è stata necessaria una giornata di lavoro.
1)Sceso il S.Venere con attrezzamento speleo per vedere il Raganello.
Provato a risalire per 150m e poi stoppati da cataratta insuperabile.
2)Nello stesso giorno sceso il torrentaccio che si passa per andare al
S.Venere (quello dove c'è la passerella tirata a riva)
Arrivati al Raganello rilevata la piccola arrampicata segnalata da
Alex ma nel raganello non si entra. Cataratta insuperabile a monte
e a valle. Siamo a 250m dall'arrivo del Grimavolo.
3)Risalendo l'affluente poco sopra le due cascatelle finali(50m dalla
confluenza) trovo traccia di sentiero che percorro in direzione
Grimavolo.
4)Di fronte al grimavolo mi faccio calare su ripido pendio per 50m
e trovo nuova traccia di sentiero che risalgo per ritornare alla
partenza della calata.
5)Provvediamo a segnare il sentiero fino alla masseria con ometti.
Il giorno dopo siamo di nuovo in loco con tutto il necessario.
Prima di tutto proviamo a scendere per il sentiero verso monte.
Arriviamo su balza rocciosa e scendo su corda per 25m.
Arrivo sul Raganello ma sono a 100m a monte della confluenza: due cateratte impediscono di risalire sino a questo punto.
A questo punto si passa alle maniere forti.
Mi calo direttamente di fronte all'arrivo del Grimavolo.
1)Ancoraggio su albero. 10m
2)Ancoraggio su albero. 10m
3)Ancoraggio su albero con partenza nel vuoto.20m
4)Relais in parete (Spit+fix) 10m e sono sul Raganello
Vengo raggiunto da skeno e Luca
Strategia per attraversare il Raganello in chiaro stile fluviale.
Luca è dall'altra parte.
5)Doppio ancoraggio su entrambe le sponde e la teleferica è tirata.
NB
Per raggiungere la teleferica è necessario attrezzare la calata finale da 60m in riva dx utilizzando l'ancoraggio della calata precedente e realizzando un relais in parete a metà della 60 e un deviatore a 5m dall'arrivo sul raganello
NB
Per realizzare le corde fisse per la risalita sono necessari ca 70m di corda+due placchette +due fettucce per naturali.
Attualmente la teleferica è sul posto poichè mi servirà il mese prossimo.
A disposizione per chiarimenti.
Nanni
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nikstartrek
Torrentista Seriale


Prov.: Bari
Città: bari


224 Messaggi

Inserito il - 09 maggio 2012 : 18:37:28  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di nikstartrek Invia a nikstartrek un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Complimenti ragazzi..... Qualche foto???
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nikstartrek
Torrentista Seriale


Prov.: Bari
Città: bari


224 Messaggi

Inserito il - 09 maggio 2012 : 18:59:01  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di nikstartrek Invia a nikstartrek un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Complimenti ragazzi..... Qualche foto???
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skeno69
Moderatore



Regione: Liguria
Prov.: Genova
Città: Genova


2135 Messaggi

Inserito il - 20 maggio 2012 : 23:02:01  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di skeno69 Invia a skeno69 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Dopo soli 37 giorni Vodafone si è degnata di restituirmi la linea internet...

Ecco le foto.
https://picasaweb.google.com/108150406233782643016/Calabria2012
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Tapullante
Torrentista Seriale


Regione: Liguria
Prov.: Genova
Città: genova


233 Messaggi

Inserito il - 21 maggio 2012 : 10:18:41  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Tapullante Invia a Tapullante un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
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Pizzorni Giovanni
Torrentista Seriale

Prov.: Genova
Città: Recco


110 Messaggi

Inserito il - 30 maggio 2012 : 20:53:07  Mostra Profilo Invia a Pizzorni Giovanni un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Salve a tutti,
parlo ancora di Grimavolo.
Sabato scorso ero di nuovo in questa fantastica forra per una discesa di formazione per la squadra forre del CNSAS del Pollino (Calabria e Basilicata)
Di buon mattino siamo entrati in 16 persone con barella. 13 volontari + il sottoscritto, Astigo e Gigliola (medico rianimatore CNSAS)
Le previsioni meteo erano assolutamente in linea con quelle dei giorni precedenti: alternanza di nuvole e schiarite con scarsa probabilità di pioggia. Previsioni pienamente azzeccate nei due giorni precedenti.
Procediamo spediti e a tre salti dall'80 imbarelliamo.
Alle 13 incomincia a piovere e siamo mezza squadra sul 35 che precede l'80 e ìl'altra mezza sul 25 immediatamente sopra.
La pioggia diventa un temporale che va avanti per una ora e mezza.
Prudenzialmente blocchiamo la manovra e diamo l'ordine di mettersi in posizione di sicurezza.
Procediamo al monitoraggio della forra e constatiamo che l'innalzamento dell'acqua è minimo: dai 30 l/s iniziali passiamo a 50.
Alle 14.30 smette di piovere e pensiamo che il peggio è passato.
Cominciamo i preparativi per ripartire ma, prudenzialmente, Astigo propone di aspettare ancora un po'.
Poco prima delle 15.00 un rumore sordo ci fa alzare gli occhi sulle cascate soprastanti : vediamo arrivare il muro di acqua marrone.
La portata balza di colpo a 600/700 l/s.
Siamo ,entrambe le squadre, in posizione di sicurezza e incomincia un doppio lavoro di monitoraggio del livello e una possibile ritirata sforrando. Andiamo avanti per 2 ore arrampicando in riva sin ma Astigo riesce a guadagnare solo (si fa per dire) 80m di dislivello.
Intanto l'acqua incomincia a calare.
Alle 17.00 la portata è arrivata a ca 100 l/s e decidiamo di riprendere la discesa spediti. Lasciamo la barella in cima al 25.
Il 35 che precede l'80 viene fatto in riva sn con un deviatore.
Alle 19.45 siamo tutti in fondo all'80.
Come razzi allestiamo la calata sul 25 ed evitiamo quella che precede il 60. Ci si cala su un relais in riva dx che permette di guadagnare questa riva più agevolmente. Dal relais ancora un deviatore e dopo 10m arrivo sulla teleferica sul Raganello.
Il giorno prima la teleferica sarebbe sta inutile visto che nel Raganello non c'erano più di 500 l/s.
Quando lo raggiungo intorno alle ore 21.00 e ormai al buio, ce ne sono più di 3 metri cubi!
Incominciano ad arrivare le prime persone che una volta passata la teleferica procedono alla risalita. All'inizio tutto procede bene ma poi, inevitabilmente , il ritmo delle persone che arrivano sovrasta quello di coloro che risalgono. Presto si crea un accumulo di gente sulla cengia sul Raganello e intanto ricomincia a piovere.
Lampi, pioggia e poi..temporale. Acqua che non vedi neanche davanti alla tua faccia. E sassi che fischiano giù nel Raganello.
Nonostante la corda impegnata schizzo come un missile sul secondo frazionamento, quello sull'albero, e procedo all'installazione di una seconda corda di risalita per velocizzare l'evacuazione.
Intorno alle 11.30 arriva la seconda ondata di piena ma tutti sono in posizioni di sicurezza. La risalita si protrae sino alla una di mattina: ormai il tratto superiore è una parete di fango.
Una volta radunata la squadra alla sommità delle corde fisse, procedo all'installazione di ulteriori 200m di corda per arrivare sino al pianoro sommitale.
Alle 2.30 siamo dalle auto dove ci attendono i compagni per il rientro. Si festeggia e si mangia: tutto è finito bene.
Alle 4.00 di mattina siamo a Civita.
Un grazie di cuore alla squadra che anche nei momenti peggiori ha risposto con prontezza e rigore agli ordini impartiti.
Un grazie di cuore a Luca ed Angelo che sui relais della cascata finale hanno atteso, sotto la pioggia, il passaggio di tutti i compagni.
Un grazie a Giliola perchè con la fiducia che ripone in Astigo e nel sottoscritto, ci fa sentire dei giganti.
E, infine, un grazie a Pino per la sua lungimiranza, senza la quale questo racconto sarebbe diverso.
Da anni mi onora della sua amicizia e da anni continua a stupirmi.
Finale:
Oggi Francesco Berti e compagni hanno sceso il Grimavolo e hanno recuperato la barella e la corde fisse.
Anche questo è far parte del CNSAS. Grazie ancora di cuore.
Nanni
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forzaparis
Amministratore



Regione: Sardegna
Prov.: Cagliari
Città: Cagliari


442 Messaggi

Inserito il - 31 maggio 2012 : 00:21:49  Mostra Profilo Invia a forzaparis un Messaggio Privato  Rispondi Quotando


guidob
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davidex
Torrentista Chiacchierone



384 Messaggi

Inserito il - 31 maggio 2012 : 06:42:07  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di davidex Invia a davidex un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ecco alcune immagini della piena, prima (foto di Roberto De Marco) e durante l'evento:l'acqua scendeva ad ondate.Le decisioni sono state prese insieme.Molto importante in queste situazioni è...mantenere la calma.
Per avere un'idea della portata, si pensi che la cascata è di 25 mt circa.

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michele
Torrentista Seriale



132 Messaggi

Inserito il - 31 maggio 2012 : 10:14:18  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di michele Invia a michele un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
davidex ha scritto:

Ecco alcune immagini della piena, prima (foto di Roberto De Marco) e durante l'evento:l'acqua scendeva ad ondate.


Anni fa, quando il torrentismo in Italia muoveva i primi passi organizzati, erano in pochi ad immaginare quello che poi è stato confermato da numerose osservazioni: le piene arrivano a onde.
L'acqua che cade dal cielo "dopo" si muove su quella caduta "prima", e dunque va più veloce perché si muove sopra qualcosa che già si muove. Le cascate accentuano questo meccanismo, perché arrestano per un istante la corsa dell'acqua caduta "prima" dando tempo all'acqua caduta "dopo" di raggiungerla. Il risultato di tutto ciò è l'onda di piena, che può essere enorme, come testimoniato dai rami incastrati sulle pareti ad altezze impensabili.
Inoltre, se il bacino è ampio e il torrente è lungo, una piena del genere arriva anche dove non ha piovuto per niente.

Questa vostra esperienza, superabile senza danni e in autonomia solo da gente molto molto preparata e anche un po' fortunata (non c'è preparazione che possa far evitare la caduta di un sasso o di una frana messi in moto dalla pioggia, soprattutto in un luogo molto franoso come il Raganello e i suoi affluenti; e un errore di valutazione sui tempi e i modi è comunque possibile anche per i più esperti) deve insegnare due cose a tutti.

La prima è ovvia: se c'è instabilità atmosferica bisogna rinunciare, anche se 19 volte su 20 sarebbe andata bene lo stesso. Meglio non fare troppo affidamento sulle previsioni meteo.

La seconda non è ovvia, e riguarda nello specifico il Grimavolo. Da un po' di anni questa gola sta conoscendo una meritata fama. Siccome però un torrente con l'acqua è più bello di un torrente senza acqua ecco che la gente cerca di andarci quando c'è scorrimento idrico, cioè in primavera, allo scioglimento delle nevi. Però il Grimavolo ha un bacino di alimentazione molto piccolo, e termina nel canyon di un torrente (il Raganello) che ha invece un bacino molto grande. Quando il Grimavolo ha acqua il Raganello è in piena. L'acqua del Grimavolo è comunque poca, come documenta la prima foto postata da Pino "davidex", e cessa in pochi giorni dalla fine delle piogge.
Mi chiedo: vale la pena? Il rischio complessivo che si corre scendendo il Grimavolo in una stagione piovosa sommato ai rischi che derivano dall'affrontare un Raganello in piena primaverile (che magari è diverso dall'anno prima perché una frana, una delle tante, ha portato un masso dove prima non c'era) vale la maggiore bellezza della discesa? O piuttosto non è meglio "accontentarsi" (si fa per dire: è comunque una discesa grandiosa!) delle condizioni normali del Grimavolo, in cui c'è un po' di scorrimento nella prima parte mentre la seconda parte rimane asciutta?

Queste considerazioni valgono anche per gli altri affluenti del Raganello (Nocilli, Caccavo, Mancosa), anzi valgono ancora DI PIÙ. Mi sono state chieste in passato informazioni e consigli per scendere gli affluenti del Raganello in condizioni idriche. Ho sempre risposto: lasciate perdere. È l'unica risposta che va bene per tutti. La gente eccezionalmente preparata e capace (che può permettersi di pianificare una discesa del genere e riportare a casa la pelle) rappresenta appunto un'eccezione alla regola, e il torrentismo (non prendiamoci in giro) rimane comunque un'attività alpinistica caratterizzata dall'affrontare rischi via via più alti, dalla ricerca del limite.

Michele
http://www.micheleangileri.com/canyoning
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Tapullante
Torrentista Seriale


Regione: Liguria
Prov.: Genova
Città: genova


233 Messaggi

Inserito il - 31 maggio 2012 : 11:14:57  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Tapullante Invia a Tapullante un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Dipende da che cosa uno vuole dal torrentismo.
Per quanto mi riguarda torrentismo è scendere in acqua.
E ci sono davvero poche eccezioni di forre belle secche che meritano la discesa comunque.
Il Grimavolo con una bella portata è tutto un altro pianeta. Fosse anche che per attraversare il Raganello bisogna sbattersi un pò per organizzarsi l'uscita in sicurezza.
Comunque le immagini sopra fanno molta, molta impressione, e parlare un pò di questo misterioso fenomeno, le piene, e come e quando arrivano, non fa male, anzi
Sono rimasto molto colpito dall' "orario"
m
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skeno69
Moderatore



Regione: Liguria
Prov.: Genova
Città: Genova


2135 Messaggi

Inserito il - 31 maggio 2012 : 11:49:10  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di skeno69 Invia a skeno69 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
A parte tutti i discorsi sulla prevenzione (su cui siamo tutti d'accordo ma con applicazioni pratiche diversissime) mi concentrerei sulla "ripartenza".

Dobbiamo imparare a non ripartire appena smette di piovere, come ha giustamente valutato Astigo in questo caso.
In forra non vediamo nulla di ciò che accade a monte, e questo aspetto è critico specialmente in bacini molto grossi o molto reattivi. Qua abbiamo il Raganello chè ha un bacino immenso e il Grimavolo che l'ha molto reattivo alle piogge... un bel mix.

Poi c'è il caso peggiore: che non piove neanche dove siamo noi... in quel caso zero elementi di valutazione.

Insomma... è un gran casino, ci vuole giudizio, competenza e anche un po' di culo.

Ciao
Skeno


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davidex
Torrentista Chiacchierone



384 Messaggi

Inserito il - 31 maggio 2012 : 22:00:11  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di davidex Invia a davidex un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
La piena al Grimavolo era di dimensioni normali, circa 15 volte la portata con cui siamo entrati.Non abbiamo proseguito anche dopo che era cessato di piovere perchè ci saremmo impegnati in una zona, quella delle grandi verticali, sostanzialmente priva di scampo in caso di piena. La decisione è maturata dopo l'osservazione di alcuni elementi spia: il Raganello era andato in piena, con circa 3 metricubi di portata; i canali affluenti sulla sinistra del Raganello erano torrenti limacciosi gonfi di fango; le grandi placche a sx del Grimavol , distanti poche centinaia di metri da noi, scaricavano ruscelli di circa 20 lt/secondo, alimentati da qualche ettaro di superficie inclinata. Tutto scaricava o grondava, fuorchè il Grimavolo che, nonostante abbia un bacino non particolarmente esteso, aveva incrementato visibilmente la portata solo di pochi litri.In pratica, ci si poteva aspettare un ritardo della piena...che è arrivata.Nonostante questo,si è trattato di una piena normale, non distruttiva: con questo termine intendo un'onda di quelle che si allontanano di qualche metro dalla verticale delle cascate, portando con sè sassi e tronchi.Si è dunque trattato di un fenomeno nella norma, sebbene pericoloso.I sassi, comunque, non si sono visti ed il motivo è semplice: la piena è entrata in forra senza quella portata capace di portare in sospensione le grandi pietre; in questo modo tutto il carico solido fatto di sassi, è stato filtrato dalle vasche nella sezione alta della forra, le quali hanno trattenuto sul fondo i sassi.Diverso sarebbe stato se non ci fossero state le vasche a trattenere...
Rimane il fatto che le previsioni parlavano di pioggie che bagnano il parabrezza dell'auto, mntre noi ci siamo trovati nel bel mezzo di un temporale che, poco distante, ha sorpreso gente in una grotta.
Aggiungo alcune considerazioni: siamo scesi nel Grimavolo sapendo che avremmo trovato la teleferica prudentemente allestita da Nanni, on le corde per uscire sul lato opposto; in pratica avevamo preso le nostre precauzioni.
Infine, il Grimavolo è molto interessante se disceso con un buon scorrimento: questo non vuol dire rischiare. Infatti, due anni fa lo scendemmo con la medesima portata, trovando il Raganello tranquillamente percorribile.
Quello che ci ha sorpreso davvero era la previsione meteo errata.
Poi, le forre piace scenderle con l'acqua: fa parte delle regole del gioco.
E' come se uno scialpinista volesse fare le sue discese senza rischiare una valanga: utopia...
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Matly
Moderatore



Regione: Umbria
Prov.: Terni
Città: Stroncone


350 Messaggi

Inserito il - 31 maggio 2012 : 22:44:51  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Matly Invia a Matly un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
A conferma di quanto scritto da davidex , gli ancoraggi ieri erano in condizioni buone, nessun segno di sassate o cordini distrutti, lo scorrimento si aggirava intorno ai 20 l/s e l'acqua era cristallina, tanto da scorgere il fondo in alcune vasche.
Il raganello non portava piu' di 300 l/s. Sembrava che non era successo niente

Sbagliando siamo entrati un km a monte dell'ingresso classico del grimavolo e vi assicuro , al contrario della forra, che li' si vedevanio i segni della piena, larga sul greto anche 7 metri e numeroso segni di frana, impressionante

Rimane comunque una forra bellissima incastonata in una gola stupenda!

Complimenti a Nanni per la creazione della via d'uscita , credo tra tutte quelle del Grimavolo sia la piu' veloce 30 minuti dal raganello alla masseria



Francesco Berti
www.vertiginisport.com
SpeleoCanyon Stroncone
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michele
Torrentista Seriale



132 Messaggi

Inserito il - 01 giugno 2012 : 12:13:28  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di michele Invia a michele un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
davidex ha scritto:

La decisione è maturata dopo l'osservazione di alcuni elementi spia: (...)le grandi placche a sx del Grimavol , distanti poche centinaia di metri da noi, scaricavano ruscelli di circa 20 lt/secondo, alimentati da qualche ettaro di superficie inclinata. Tutto scaricava o grondava, fuorchè il Grimavolo che, nonostante abbia un bacino non particolarmente esteso, aveva incrementato visibilmente la portata solo di pochi litri.In pratica, ci si poteva aspettare un ritardo della piena...


E qui i complimenti ci stanno tutti. Hai dato prova della differenza che passa tra chi va in montagna e chi è un "animale di montagna". Praticamente hai "annusato" la piena da lontano!!


davidex ha scritto:
Nonostante questo,si è trattato di una piena normale


Sufficiente ad ammazzare qualcuno.
Abbiamo discusso diverse volte su questo: secondo me fai l'errore di considerare te stesso come unità di misura dell'abilità torrentistica. Il torrentista medio sta a un livello molto, molto inferiore.

davidex ha scritto:
I sassi, comunque, non si sono visti


Parlavo dei sassi che cadono dalle pareti. Ne parla Nanni nel suo post.

davidex ha scritto:
Rimane il fatto che le previsioni parlavano di pioggie che bagnano il parabrezza dell'auto, mntre noi ci siamo trovati nel bel mezzo di un temporale che, poco distante, ha sorpreso gente in una grotta.


La valutazione delle previsioni meteo è un'altra delle abilità richieste a chi va in forra ...

davidex ha scritto:
Aggiungo alcune considerazioni: siamo scesi nel Grimavolo sapendo che avremmo trovato la teleferica prudentemente allestita da Nanni, on le corde per uscire sul lato opposto; in pratica avevamo preso le nostre precauzioni.


Sono assolutamente convinto di ciò.

davidex ha scritto:
Poi, le forre piace scenderle con l'acqua: fa parte delle regole del gioco.


In genere è così. Ci sono però forre dove la presenza dell'acqua aumenta le rotture di palle (muta, scivolosità, ...) senza aggiungere bellezza alla discesa. Ho presente delle forre normalmente secche, che se hanno acqua si tratta di una roba torbida o marroncina, davvero spiacevole. Sulla maggiore bellezza del Grimavolo con l'acqua ho qualche dubbio, sebbene ritengo tu possa avere ragione. Ho qualche dubbio perché se anche c'è un po' d'acqua il Grimavolo non mi pare possa diventare una "forra acquatica", avendo un carattere squisitamente verticale. D'estate lo scendi in pantaloncini e maglietta, e non è male.

davidex ha scritto:
Infine, il Grimavolo è molto interessante se disceso con un buon scorrimento: questo non vuol dire rischiare. Infatti, due anni fa lo scendemmo con la medesima portata, trovando il Raganello tranquillamente percorribile.


Si parla di rischio proprio perché puoi trovare il Raganello percorribile ma puoi anche trovarlo impraticabile. Viceversa si parlerebbe di certezza.

davidex ha scritto:
E' come se uno scialpinista volesse fare le sue discese senza rischiare una valanga: utopia...


Su questo sono assolutamente d'accordo: l'unico modo per evitare del tutto i rischi è restarsene a casa.

Michele
http://www.micheleangileri.com/canyoning
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davidex
Torrentista Chiacchierone



384 Messaggi

Inserito il - 01 giugno 2012 : 19:16:14  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di davidex Invia a davidex un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Il metro di misura che generalmente adottiamo (io e Nanni, ma anche gli altri della scuola) si basa sulle capacità del meno esperto/prestante: è la prima regola di chi va in montagna portando o addestrando gruppi.
Torno sulle pietre: quelle che cadono in zona Grimavolo dalle pareti, generalmente precipitano dalle placche laterali e raggiungono direttamente il Raganello; durante tutta la discesa, nonostante l'evento meteo, nulla è caduto dalle pareti sulla forra; infatti la vegetazione cespugluiosa trattiene bene le pietre, ancorandole al suolo.Mentre sulle placche laterali cade di tutto. Paradossalmente la caduta pietre è più sensibile in piena estate, con la dilatazione termica della roccia, che tende a frantumarla.Viceversa, dopo l'inverno o una primavera piovosa, vengono bonificate naturalmente, almeno per un po'.Questo, ovviamente, in senso generale.
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