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 Nodo galleggiante

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Dria Inserito il - 27 giugno 2007 : 16:17:34
Una curiosit?...

ho letto che il carico di rottura per i nodi che di solito vengono utilizzati per la giunzione di corde nelle calate doppie sono circa il 40% del valore nominale della corda per l'inglese semplice, il 75% per l'inglese doppio ed il 58% per l'otto inseguito.

Ma non ho trovato indicazione del valore di CDR per il nodo galleggiante. Avete qualche info a riguardo?

ciao a tutti
Dria
7   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
fulsanremo Inserito il - 29 giugno 2007 : 09:44:14
Citazione:
Messaggio inserito da chris748

Citazione:
[i]

Nessuno sproloquio ... ma certo il tutto ? da leggere con una certa attenzione.
Infatti mi stampo la tua realzione e me la leggo con molta calma.
Grazie per la risposta molto tecnica e esaustiva
FulSanremo



Magari dopo un bel cannone per aprir la mente!!!

Chris




NON FUMO .... PURTROPPO !!!

Fulsanremo
chris748 Inserito il - 28 giugno 2007 : 20:43:17
Citazione:
[i]

Nessuno sproloquio ... ma certo il tutto ? da leggere con una certa attenzione.
Infatti mi stampo la tua realzione e me la leggo con molta calma.

Grazie per la risposta molto tecnica e esaustiva

FulSanremo



Magari dopo un bel cannone per aprir la mente!!!

Chris
fulsanremo Inserito il - 28 giugno 2007 : 17:56:30
Citazione:
Messaggio inserito da fiolo78


..... questo mio sproloquio!

Daniele



Nessuno sproloquio ... ma certo il tutto ? da leggere con una certa attenzione.
Infatti mi stampo la tua realzione e me la leggo con molta calma.

Grazie per la risposta molto tecnica e esaustiva

FulSanremo
fiolo78 Inserito il - 28 giugno 2007 : 14:12:24

Rispondo a FulSanremo chiedendo scusa per il ritardo,

Cerchero' di spiegare meglio che posso ed in semplicita' il LIR, tieni conto che quello che scrivo viene semplicemente da cultura teorico pratica derivante dal fatto che sono un istruttore di speleologia della SNS e un tecnico del CNSAS. quindi corsi e commissioni varie.... Non sono un ingegnere dei materiai ma solo un dottorando in chimica...

un po' di unita' di misura per capirci:

N = Newton unit? di misura della forza nel Sistema
Internazionale: 1N=1Kg?1ms2 (F=M?a)
daN = 10 N
KN = 1000 N
Kgp = chilogrammo peso 1Kgp=1Kg?9,81ms2
(Kgp=M?g)

1Kgp --> 9,81N
1N --> 1,02Kgp
1daN --> 10,2Kgp
1KN --> 102Kgp
PER SEMPLICIT? UTILIZZEREMO IL Kgp

Il limite fisiologico di resistenza del corpo umano, per tempi molto brevi, ? di circa 1200 Kgp, corrispondenti ad un?accelerazione di 15 G per un peso di 80 Kgp.

NE CONSEGUE CHE LA FORZA MASSIMA D?ARRESTO DI UNA CADUTA DOVR? GENERARE UNA DECELERAZIONE INFERIORE AI 15G, quindi tutti i materiali e le tecniche utilizzate dovranno per forza di cose tenere in considerazione tale limite fisiologico e rispettarlo...!!!


Detto questo bisogna considerare che:


FORZA MASSIMA D?ARRESTO (Fm) ? la forza che si trasmette alla catena di sicurezza nel momento dell?arresto di una caduta oppure durante la normale progressione e la forza trasmessa alla catena in ogni istante (oscillazione)

? funzione di:
H: altezza di caduta;
L: lunghezza del tratto di corda che assorbir? la caduta;
P: Peso del corpo in caduta (P=m?g);
Xd: coefficiente di elasticit? dinamico del sistema
(consideriamo la corda come elemento ammortizzante).

Fm[Kgp] = sqrt(2?P?H / L?Xd)


FATTORE DI CADUTA (Fc) Consiste nel rapporto fra l?altezza di caduta e la lunghezza della corda che assorbir? l?urto.

Fc = H/L



CONSIDERANDO LE CARATTERISTICHE DELLA NORMALE PROGRESSIONE SPELEOLOGICA e anche torrentistica NE CONSEGUE CHE:

Il valore di resistenza al di sotto del quale NESSUN elemento della catena di sicurezza deve scendere, chiamato anche LIR limite inferiore di resistenza, e' calcolato in base a:

- Fcmax=1;

- 90 Kg: peso di uno speleologo medio con
attrezzatura e sacco;

- Xd=1,2?10^-05s^2m^-1Kg^-1: coefficiente di elasticit?
medio per le corde statiche;

- Riduzione del 20% dell?energia di caduta
assorbita dal corpo umano.

- Ridimensionamento per eccesso

1)LIR= sqrt(2?P?Fc?Xd^-1)= sqrt[(2?90?9,81?1)/1,2?10^-5]=1224Kgp

2)Riduzione del 20% 1224Kgp-20%= 979Kgp

3) Ridimensionamento per eccesso --> 1100 Kgp



QUINDI e' Ragionevole imporre il LIR sui 1100 kgp



Se hai bisogno di maggiori info contattami pure, oppure consulta questi ottimi testi (che andrebbero aggiornati.....)

CTM ? CNSAS: Resistenza dei Materiali Speleo ?
Alpinistici;
CAI ? CIMT Veneta ? Friulana Giuliana: La Catena di
Assicurazione



Infine le dispense tecniche della SNS (La catena di sicurezza e i materiali - Esame INS 2005 - IS D. Pupillo), raggiungibili su http://www.sns-cai.it Dalle queli ho estrapolato questo mio sproloquio!


Daniele

Dria Inserito il - 28 giugno 2007 : 13:40:15
Grzie delle info, il nodo inglese semplice era nominato nel mio post solo per onore di dati, non mi sognerei mai di scendere su due corde giuntate con un nodo inglese semplice...

cmq mi ha sorpreso la tenuta dell'otto ripassato, inferiore all'inglese doppio ed a questo punto anche del nodo galleggiante.

Potrebbe essere interessante valutare anche l'efficenza di un nodo galleggiante costruito non come un nodo semplice ma come un nodo ad otto. se sono riuscito a spiegarmi...

ciao e ancora grazie
dria
fulsanremo Inserito il - 27 giugno 2007 : 19:56:39
Citazione:
Messaggio inserito da fiolo78



Ciao,

ti rispondo anche se in questo momento nn riesco a ritrovare le fonti.......

Prove effettuate a Padova hanno dimostrato che il nodo galleggiante tiene in linea con gli altri nodi circa 2/3 della tenuta nominale della corda. In Pratica, sempre in linea con gli altri nodi, riduce il carico di rottura nominale della corda di circa 1/3. Se la corda e' nuova e tiene 21oo kili il nodo ne ridurra' la tenuta di circa 700 kili, con rottura a 1600 kili. Se invece, la corda e' usata e tiene circa 1900 kili, il nodo ne ridurra' la tenuta sempre di 700 kili e la rottura avverra' a circa 1200 kili. Ovviamente i valori sono a titolo di esempio.

La rottura della corda a causa del nodo avviene per fusione del polimero costituente la corda stessa in prossimita' del punto di massimo "strizzamento" causato dal nodo, e' per qusto che nodi frizionanti tengono di piu' degli altri. Tanto per capirci il nodo a NOVE tiene piu' del nodo a OTTO (nodo delle guide) in quanto con un giro in piu' distribuice meglio il carico nelle spire.
Il nodo galleggiante tiene bene il carico perche' sotto stres "scivola" indi friziona dissipando l'energia in gioco, e' per questo che si consiglia di lasciare a valle del nodo galleggiante almeno 40 cm di lasco.

Quando, e se ritrovo, il materiale sulle prove effettuate a padova te lo posto volentieri!!! Concludo dicendo che il nodo inglese semplice nn e' ritenuto un nodo affidabile per giuntare corde in quanto riduce troppo la tenuta nominale delle corde stesse, spesso facendola finire sotto il LIR (limite inferiore di resistenza) andando quindi a minare l'intera catena di sicurezza.

Saluti,Daniele



Scusa .... potresti specificare il LIR ?

Grazie FulSanremo
fiolo78 Inserito il - 27 giugno 2007 : 18:40:08


Ciao,

ti rispondo anche se in questo momento nn riesco a ritrovare le fonti.......

Prove effettuate a Padova hanno dimostrato che il nodo galleggiante tiene in linea con gli altri nodi circa 2/3 della tenuta nominale della corda. In Pratica, sempre in linea con gli altri nodi, riduce il carico di rottura nominale della corda di circa 1/3. Se la corda e' nuova e tiene 21oo kili il nodo ne ridurra' la tenuta di circa 700 kili, con rottura a 1600 kili. Se invece, la corda e' usata e tiene circa 1900 kili, il nodo ne ridurra' la tenuta sempre di 700 kili e la rottura avverra' a circa 1200 kili. Ovviamente i valori sono a titolo di esempio.

La rottura della corda a causa del nodo avviene per fusione del polimero costituente la corda stessa in prossimita' del punto di massimo "strizzamento" causato dal nodo, e' per qusto che nodi frizionanti tengono di piu' degli altri. Tanto per capirci il nodo a NOVE tiene piu' del nodo a OTTO (nodo delle guide) in quanto con un giro in piu' distribuice meglio il carico nelle spire.
Il nodo galleggiante tiene bene il carico perche' sotto stres "scivola" indi friziona dissipando l'energia in gioco, e' per questo che si consiglia di lasciare a valle del nodo galleggiante almeno 40 cm di lasco.

Quando, e se ritrovo, il materiale sulle prove effettuate a padova te lo posto volentieri!!! Concludo dicendo che il nodo inglese semplice nn e' ritenuto un nodo affidabile per giuntare corde in quanto riduce troppo la tenuta nominale delle corde stesse, spesso facendola finire sotto il LIR (limite inferiore di resistenza) andando quindi a minare l'intera catena di sicurezza.


Saluti,

Daniele



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