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 Colatoio sull'Orta - Majella

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
erpirata Inserito il - 02 luglio 2020 : 12:39:00
Nuova apertura sulla Majella

Il giorno è arrivato, siamo sulla Majella. Ci attrezziamo, Danilo ed io, a scendere un colatoio, dell’altezza successivamente stimata di 160 metri, che confluisce nel torrente Orta, in corrispondenza di un’ansa del torrente, proprio di fronte al paese di Salle.

Il torrente in quel tratto disegna un maestoso canyon incassato tra le pareti. I colatoi in realtà sono due, noi scenderemo il destro orografico, il sinistro, per quanto più aggettante, scarica troppo, ed il rischio di essere colpiti da qualche sasso è troppo alto. Il nostro è molto più pulito e la roccia apparentemente più compatta. Durante la discesa sarà comunque necessaria qualche operazione di disgaggio, di sassi ed anche di un albero spezzato in bilico sulla parte strapiombante.

Danilo ed io ci siamo accordati sulla modalità di discesa: scenderemo in tecnica speleo fino a quando non sarà possibile valutare visivamente la base della cascata. A quel punto proseguiremo in tecnica torrentistica, in corda singola con nodo a contrasto e cordino di recupero.

Successivamente torneremo a recuperare la corda fissa.

Inizio a scendere frazionando la 100 metri su due alberi, fino a raggiungere il ciglio della parte strapiombante, la corda è comunque finita. Lì piazzo due fix, togliamo l’albero di traverso (Danilo ha una forza incredibile), e proseguiamo con la 100 in singola giuntata con nodo a contrasto con una 100 di servizio. Ma non è sufficiente: atterriamo su di una selva pensile, da attraversare con la corda in doppia per una calata di altri 30 metri, che ci fa atterrare sull’ansa dell’Orta.

Ammiriamo l’ambiente veramente selvaggio: siamo circondati dalle pareti del canyon, e camminiamo nell’acqua che forma laghetti dove si riverbera la luce circostante. È un momento idilliaco, e la frescura ci ripaga del caldo sofferto in parete, esposta a sud, e riscaldata dal sole fin dalle prime luci del mattino. Percorriamo il torrente fino al ponte (che per la cronaca è il ponte più alto del centro Italia), da lì si stacca un sentiero che guadagna la parete. È fatta, portiamo a casa una nuova apertura sulla Majella!

Scheda tecnica: http://andreapucci.satellitar.it/?p=350


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