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GGragno
Torrentista Seriale
  
 Regione: Lombardia
Prov.: Pavia
Cittā: Vigevano
280 Messaggi |
Inserito il - 11 dicembre 2006 : 12:01:24
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Fortunatamente nell mia seppur breve ma intensa vita da canyoner non ho mai avuto problemi di caduta ma prima o poi dovr? farci i conti. Pongo una domanda, spero idiota solo all'apparenza. Esiste un autobloccante da utilizzare contemporaneamente ad un discensore tipo otto che mi salvi il culo in caso di caduta accidnetale o se disgraziatamente mi sfugge la corda dalle mani? Da impiegare sempre o almeno durante le lunghe calate. Vorrei acquistare qualcosa che mi salvi da eventuali cadute libere... GGragno
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davidex
Torrentista Chiacchierone
   
384 Messaggi |
Inserito il - 11 dicembre 2006 : 12:26:11
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Un bloccante utilizzabile allo scopo ? lo shunt.Tuttavia, l'uso di un autobloccante di sicurezza ? ragionevole su calate fuori dal getto e con arrivo in vasca tranquilla: praticamente forre con portata minima.In tutti gli altri casi ti assumeresti dei rischi notevoli e,toccandosi dove sappiamo, sono gi? accaduti incidenti mortali per il blocco accidentale di autobloccanti sotto cascata. |
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skeno69
Moderatore
    

Regione: Liguria
Prov.: Genova
Cittā: Genova
2139 Messaggi |
Inserito il - 11 dicembre 2006 : 12:32:45
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Il problema ? che quello che ti dovrebbe salvare pu? essere quello che ti ammazza.
Mi spiego: il salvavita (detto in gergo tecnico si chiama "autobloccante") pu? essere ad esempio un nodo machard fatto con cordino.
Se si blocca quando non vuoi e tu sei sotto l'acqua la cosa pu? diventare MOLTO pericolosa, perch? diventa difficile sbloccarlo velocemente (come avrai notato, sotto una cascata un po' seria non ci si pu? fermare per pi? di pochi secondi). Per non parlare dell'esigenza di slegarsi velocemente una volta nella pozza di ricezione, altra cosa che l'autobloccante ti impedisce.
Per questo motivo nessun torrentista usa il sistema autobloccante (che invece tutti gli alpinisti di buon senso usano).
Il segreto sta nell'utilizzare un sistema di freno (intendo con questo termine l'insieme discensore + modo di utilizzarlo) che sia sicuro e modulabile, cio? che ti consenta di ridurre al minimo sia le cause di blocco accidentale, sia la possibilit? che la corda ti scappi di mano mentre scendi, sia la velocit? di discesa, sia la possibilit? di bloccare la discesa quando lo desideri lasciandoti le mani libere.
Faccio un esempio. Il discensore ad otto montato veloce ? molto pericoloso perch? non perdona: una volta che ti ? scappato di mano non lo prendi pi?, inoltre su calate appena pi? lunghe e nel vuoto diventa difficile da trattenere ed ? rognoso da bloccare. Il discensore a otto montato normale ? un po' meno veloce ma rischia di bloccarsi con la formazione della bocca di lupo. Il discensore a otto montato col vertaco ? invece pi? modulabile e, in certi casi fortunati, potresti addirittura recuperare un errore; quest'ultimo ? sicuramente il metodo pi? furbo di utilizzare l'otto.
Analoghi discorsi si possono fare per altri discensori pi? avanzati. Ogni strumento ha pregi e difetti ed ogni strumento pu? essere utilizzato bene o male, in corda singola o corda doppia,
Se ne potrebbe parlare per pagine e pagine.
Tornando all'autobloccante, l'unico caso in cui val la pena usarlo ? su cascate molto alte e secche, in questo caso l'elemento acqua scompare e possono valere i ragionamenti che fanno gli alpinisti.
Ho l'impressione che, visto l'interesse che hai per gli aspetti tecnici, un corso di secondo livello con una settimana di full immersion potrebbe esserti molto utile per bombardare gli istruttori di domande di questo tipo e toglierti un bel po' di curiosit?. Oppure approfittare di qualche compagno di discesa pi? sgamato... ? che in questa stagione stiamo entrando un po' in letargo, almeno al nord.
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Igor
Torrentista Seriale
  

Regione: Puglia
Prov.: Lecce
Cittā: Lecce
109 Messaggi |
Inserito il - 11 dicembre 2006 : 13:24:44
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Citazione: ... Esiste un autobloccante da utilizzare contemporaneamente ad un discensore tipo otto che mi salvi il culo in caso di caduta accidnetale ...
- durante un corso di speleologia, quando si usava ancora lo shunt, un'allieva perse il controllo della corda e, nel tentativo istintivo di salvarsi si afferro' alla corda davanti a lei ma afferro'... anche lo shunt, anche lui davanti a lei e pronto per salvarle la vita. Peccato che, col terrore che aveva addosso, afferrandolo lo sblocco', e piu' cadeva, piu' era terrorizzata e piu' forte teneva lo shunt, sbloccandolo del tutto. Ando' giu' per oltre 10m, atterrando su un macigno sottostante (frattura del bacino). Poco dopo questo incidente (e forse altri) lo shunt venne bandito dai corsi speleo.
Per cui, come bloccanti di emergenza, come ha gia' detto qualcuno, ne esistono una carrettata, tutti con pro e contro, tutti... per noi da evitare in linea di principio. Un attrezzo che si stacca come principio di funzionamento, nel senso che serve solo a frenare e darti una chance di recupero della corda che ti sfugge di mano, potrebbe essere lo pseudo moschettone Handy, della Raumer.
Immagine:
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Tuttavia, per riprendere un suggerimento "salutare", un buon corso spesso e' la soluzione a tutti i dubbi.
Stef

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franzmc
Moderatore
    

Regione: Emilia Romagna
Prov.: Forl?-Cesena
Cittā: Cesenatico
1518 Messaggi |
Inserito il - 11 dicembre 2006 : 13:26:19
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Il problema ha molte facce e altrettante soluzioni, l'esperienza puo' suggerire il miglior utilizzo delle tecniche disponibili a seconda della situazione, peccato che l'esperienza non si compri in negozio.
Ho usato molto lo shunt in montagna, ? ottimo e funziona sempre bene, se la/le corde sono filate e non entrano in acqua anche tenendo conto dell'allungamento, lo userei/consiglierei anche per calate in acqua. Non ? comodissimo da posizionare ma efficace. Da evitare sotto cascata.
Efficacissimo l'otto con vertaco e moschettone di rimando con eventuale giro di corda o addirittura mezzo barcaiolo sullo stesso.
Ottimo anche l'hidrobot. Utile la trazione dal basso sulla corda da parte di un amico. ( Occhio ai sassi )
Probabilmente anche il pirana, che non ho mai testato, con i suoi numerosi ammenicoli pu? permettere una pi? lenta gestione dello scorrimento.
Se la calata e' alta, la corda sottile e il soggetto inesperto o stanco si pu? anche calarlo o assicurarlo, sia dall'alto che dal basso.
Insomma, molte sono le soluzioni, magari meglio provarle prima a secco piuttosto che improvvisare.
Utile il corso anche se a mio avviso vanno livellate le capacita' dei partecipanti, la disomogeneita' fra questi comporta notevoli perdite di tempo e al 2? livello il programma ? vasto.
Utile anche un'uscita specifica sul tema auto organizzata fra gli eventuali interessati. Meglio dedicare un WE alle tecniche piuttosto che ripetere la solita forretta straconosciuta.
Francesco Michelacci |
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Tony90
Torrentista Neofita

Prov.: Pescara
Cittā: Pescara
11 Messaggi |
Inserito il - 27 maggio 2007 : 11:47:02
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Citazione: Messaggio inserito da GGragno
Fortunatamente nell mia seppur breve ma intensa vita da canyoner non ho mai avuto problemi di caduta ma prima o poi dovr? farci i conti. Pongo una domanda, spero idiota solo all'apparenza. Esiste un autobloccante da utilizzare contemporaneamente ad un discensore tipo otto che mi salvi il culo in caso di caduta accidnetale o se disgraziatamente mi sfugge la corda dalle mani? Da impiegare sempre o almeno durante le lunghe calate. Vorrei acquistare qualcosa che mi salvi da eventuali cadute libere... GGragno
Appoggio quanto ti ha replicato Davidex. La scuola Alpinistica ha sempre insegnato "giustamente" che ? un bene assicurarsi in discesa, ma questo concetto non vale per il canyoning , o meglio per le forre acquatiche, l'uso di un autobloccante ha una sua validissima utilit?, ma mai usarlo sotto cascata! Sarebbe da suicida.
diversi anni fa ho sperimentato cosa significa sbloccare un autobloccante sotto cascata, durante un esercitazione "speleo-torrentisitica". Ho voluto verificare personalmente se in acque turbolente riuscivo a sbloccare il discensore con lo shunt, ebbene la situazione si ? rivelata pi? complicata del prevvisto. Un po' di troppa corda in acqua e lo shunt bloccato in virt? del mio peso non mi permetteva di liberarmi, ho dovuto faticare da cane per sganciarmi!
Quindi direi va anche bene autoassicurarsi in discesa, ma prima valutando le condizioni idriche della forra, per esempio in val Serviera le calate le ho fatte sempre utilizzando il prusik, ma con forra quasi sempre asciutta! Quindi occhio, se c'? molta acqua mai l'autobloccante, meglio filare gi? liberi e tranquilli! Sempre con molta attenzione ovviamente! 
Tony |
Modificato da - Tony90 in data 30 maggio 2007 21:32:27 |
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scarbu
Torrentista Neofita
Prov.: Brescia
Cittā: sarezzo
13 Messaggi |
Inserito il - 27 maggio 2007 : 23:42:10
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L MIGLIOR DISCENSORE DA UTILIZZARE IN TORRENTE E' SICURAMENTE L'HIDROROBOT CHE PROPONE LA KONG. VELOCE SICURO E CHE PUO' ESSERE UTILIZZATO IN MILLE MODI...... LO CONSIGLIO VIVAMENTE A TORRENTISTI ABITUATI A VARI PIRANA E OTTO ,,,,,, CIAO A TT E PROVATELO |
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Tony90
Torrentista Neofita

Prov.: Pescara
Cittā: Pescara
11 Messaggi |
Inserito il - 30 maggio 2007 : 21:29:55
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Citazione: Messaggio inserito da scarbu
L MIGLIOR DISCENSORE DA UTILIZZARE IN TORRENTE E' SICURAMENTE L'HIDROROBOT CHE PROPONE LA KONG. VELOCE SICURO E CHE PUO' ESSERE UTILIZZATO IN MILLE MODI...... LO CONSIGLIO VIVAMENTE A TORRENTISTI ABITUATI A VARI PIRANA E OTTO ,,,,,, CIAO A TT E PROVATELO
L'hidro l'ho usato un paio di volte, ma questo non mi ha pemesso di trarne valutazioni. Sono dell'idea che un attrezzo va provato moltissime volte nonch? confrontato con altri in tutte le possibili condizioni, solo cos? facendo si riesce a capirne i pregi e i difetti.
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Modificato da - Tony90 in data 30 maggio 2007 22:04:42 |
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