V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Geronimo |
Inserito il - 14 agosto 2022 : 23:45:35 Ho verificato l'ingresso a quota 1.200 metri, lasciando due ancoraggi già pronti per la prima calata. Poi sono sceso ad un più basso ingresso a quota 760 metri, avendo deciso di esplorare, per il momento, soltanto gli ultimi cento metri di forra.
Infatti, in totale sarebbero 540 metri di dislivello (1.200 - 660) decisamente troppi da fare tutti in una volta, senza trapano...
Questa la relazione degli ultimi cento metri di forra, per il momento esplorati:
1) scivolo tobogabile di circa 5 metri, armato con 1 cordino su clessidra a sx
2) calatona di circa 40 metri con scavernamento pensile, armata con 2 spit-roc a sx. Poichè la mia corda non bastava, ho poi frazionato con 2 chiodi da alpinismo (15 + 25)
3) sequenza di tre pozzette pensili da superare con un'unica calata di 25 metri, da armare su solidi fittoni di una captazione, o su alberello di pino a sx
Ciao a tutti,
Geronimo
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3 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
Geronimo |
Inserito il - 22 agosto 2024 : 22:19:55 Ieri ho finalmente smarcato questa magnifica nuova forra in Val Settimana, insieme agli speleo Tiziano di Conegliano e Daniele di Sacile.
Anzitutto, occorre dire che il sentiero di avvicinamento è assolutamente proporzionato al percorso di discesa, sia per quanto riguarda la bellezza, sia per quanto riguarda durezza.
Infatti, la forra è molto tecnica e verticale; la poca acqua che di solito vi scorre, invece, non crea difficoltà, ma conferisce bellezza.
Per quanto riguarda l'ingresso, abbiamo preferito trascurare quello segnato dagli esploratori (che scende subito sul letto del torrente senza prima raggiungere il Col de la Question) in favore di quello più a monte, dove io avevo già attrezzato una calata. Questo non per sfiducia, ma perchè la traversata del Col de la Question è pura poesia; inoltre, guadagnando il letto del torrente a monte di questa caratteristica e molto aerea sella erbosa, si può contemplare un ambiente di proporzioni davvero monumentali.
Approfittando della particolare perizia dei miei compagni, abbiamo anche apportato alcune migliorie; in particolare, sulla C60 (ben visibile anche dalla strada di fondovalle) abbiamo aggiunto un doppio ancoraggio per scendere in massima esposizione (occorre sporgersi per vederlo) poco a sx dell’acqua; conseguentemente la calata risulta ora accorciata, mentre il vecchio armo arretrato può essere utilizzato per attrezzare un mancorrente di circa 5 metri.
Ciao a tutti, Geronimo
La forra del Ciol de Susana vista dal Gravon del Caracio Immagine:
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Il Gravon del Caracio visto dalla forra del Ciol de Susana Immagine:
193,17 KB
Attraversando il Col de la Question, verso il gigantesco canalone che scende dalla Cima di Vieres Immagine:
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La C35 che prelude alla parte più stretta della forra, vista dall'alto Immagine:
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La C35 che prelude alla parte più stretta della forra, vista dal basso Immagine:
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Geronimo |
Inserito il - 19 marzo 2024 : 20:14:47 Ciao. E grazie per gli aggiornamenti sulla Val Settimana.
La parte interessante è quella bassa, sotto al Col de la Question.
Sopra il torrente scola dentro una gigantesco canalone (a tratti strozzato e sbarrato da cascatelle) che si origina dalla forcella più alta del gruppo (Forzel Tramontin, 2.120 m) e che si usa anche come via normale per raggiungere la vetta (Cima dei Vieres, 2.310 m).
Trovi tutto dentro alla monografia di Sommavilla&Soci dedicata alle Dolomiti Clautane; in particolare, mi riferisco al percorso 5(a), che ho seguito fino a quota 1.200 m circa, per scovare l'ingresso della forra e attrezzare la prima calata.
Sono comunque felice che sia stata esplorata; cercherò di ripetere la discesa, anche allo scopo di fare una bella relazione.
Saluti, Geronimo
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MirkoT |
Inserito il - 18 marzo 2024 : 10:13:48 | Messaggio di Geronimo
Ho verificato l'ingresso a quota 1.200 metri, lasciando due ancoraggi già pronti per la prima calata. Poi sono sceso ad un più basso ingresso a quota 760 metri, avendo deciso di esplorare, per il momento, soltanto gli ultimi cento metri di forra.
Infatti, in totale sarebbero 540 metri di dislivello (1.200 - 660) decisamente troppi da fare tutti in una volta, senza trapano...
Questa la relazione degli ultimi cento metri di forra, per il momento esplorati:
1) scivolo tobogabile di circa 5 metri, armato con 1 cordino su clessidra a sx
2) calatona di circa 40 metri con scavernamento pensile, armata con 2 spit-roc a sx. Poichè la mia corda non bastava, ho poi frazionato con 2 chiodi da alpinismo (15 + 25)
3) sequenza di tre pozzette pensili da superare con un'unica calata di 25 metri, da armare su solidi fittoni di una captazione, o su alberello di pino a sx
Ciao a tutti,
Geronimo
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Da quello che mi pare di aver capito questo rio vuole essere esplorato nella parte alta da quel belga che gira per qualche mese in Italia negli ultimi anni. In caso tu voglia unire le forze con lui, non hai che da chiedermi.
Nelle settimane scorse quando sono scesi parecchi mm di neve o pioggia la val Settimana ha "stranamente" visto cadere giù pure detriti/montagne sulla strada ed ora il traffico veicolare è interdetto chissà fino a quando. |
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