V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
erpirata |
Inserito il - 29 aprile 2014 : 12:44:13 Delibera del comune di Padru per l'assegnazione del contributo di 14000€ all'associazione Canyon in Gallura
Allegato: delibera copia uso amministrativo.pdf 158,35 KB
Avevo chiesto giorni fa ad uno degli organizzatori del raduno Acquatica 2014 di rendere pubblici gli atti del comune per il finanziamento della teleferica di neulavè, ma questa persona si è rifiutata di fornirli.
Gli atti relativi del comune sono documenti pubblici e sono quelli sovrariportati, manca solo l'elenco del materiale occorrente, sulla base del quale il comune ha esborsato i 14000€; rinnovo l'invito agli organizzatori a renderlo pubblico.
Lo chiedo qui e non sul forum di Acquatica (dove sarebbe più logico) perché in quella sede i miei post vengono regolarmente cancellati dagli amministratori.
In ogni caso, indipendentemente da una valutazione sull'entità del finanziamento, quello che appare strano sono di per sè già solo le motivazioni addotte per il fnanziamento stesso.
Già nella prima considerazione del bando, si legge:
>CONSIDERATO che i vari siti scoperti hanno suscitato interesse di sportivi di livello nazionale che chiedono la possibilità di conoscere i fiumi, canyon e siti incontaminati percorsi dal su richiamato Gruppo Canyon Gallura nel nostro territorio;
Gli sportivi di livello nazionale sono in grado di percorrere in maniera autonoma i canyon scoperti sia dal Gruppo Canyon Gallura che da altri gruppi, e non abbisognano certo di cavi in acciaio, mancorrenti e quant'altro attrezzamento pesante e fisso.
Il bando prosegue:
>RILEVATO che la su richiamata Associazione ha iniziato già dal 2011 con proprie risorse il lavoro di posa degli ancoraggi sportivi, pulizia del sentieri, misurazione con apparecchiature laser, tracciato i posizionamenti dei cavi d'acciaio e prodotto i fori di ancoraggio dei cavi, in vari tratti sono stati posizionati dei cavi d'acciaio provvisori per autoassicurazione per eseguire i lavori di perforazione ancoraggio;
A parte la curiosità di conoscere l'utilità e la finalità della misurazione con laser del torrente e dei percorsi, mi chiedo quale tecnica abbia adottato l'associazione che richiedesse la posa di cavi d'acciaio per poter posizionare gli ancoraggi.
Il bando prosegue ancora:
>CONSIDERATO che l’obbiettivo del predetto Gruppo è quello di riuscire ad attrezzare i percorsi inseriti nella relazione, al fine di mettere in sicurezza i prossimi fruitori;
Qualsiasi tecnica torrentistica insegnata da qualsiasi scuola prevede l'uso di corde e non di cavi d'acciaio per la progressione in sicurezza di un canyon.
La progressione con cavo di acciaio è pensata esclusivamente per un neofita, assolutamente a digiuno delle minime conoscenze di tecnica, ed è prevalentemente impiegata per l'accompagnamento a pagamento di persone non in grado di procedere in maniera autonoma.
Le domande che pongo all'associazione, non solo io, ma penso tutta la comunità torrentistica, sono:
E' stato messo il comune nelle condizioni di valutare oggettivamente la necessità di una simile operazione?
E' stato messo al corrente dello stato dell'arte nelle tecniche di torrentismo? O gli sono state sottaciute tecniche alternative ed ecologicamente meno impattanti?
E se gli sono state sottaciute, perché?
erpirata |
8 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
michele |
Inserito il - 02 luglio 2014 : 18:18:23 | tramontana ha scritto:
Ragazzi la gola continua almeno per altri 3 km ed è stupenda, il fatto che non ci siano più calate non vuol dire che non sia un ambiente unico ed affascinante.
|
Esatto: è stupenda anche dove non ci sono calate, ma "solo" brevi tuffi, disarrampicate, nuotate e camminate. È stupenda, però, per chi vive il torrentismo come full-immersion nell'ambiente selvaggio. Oggi, purtroppo, sono sempre più coloro che lo vivono come luogo dove usare corde, imbraghi e magari carrucole, dove effettuare manovre complicate e fini a sé stesse, dove provare l'emozione del vuoto. È per questo tipo di fruitori che si installano i cavi d'acciaio che trasformano un canyon in un parco avventura.
| tramontana ha scritto:
Esiste la possibilità classica di lasciare un'altra auto a valle e riprendere l'altra successivamente, rientrando così a casa con la consapevolezza di aver esplorato la gola di Neulavè e non di aver visitato un parco avventura.
|
Esatto, ma chiamiamola col suo nome: si chiama "Canale dell'Iserno", e se ne è parlato in un'altra pagina di questo forum: http://win.aic-canyoning.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=1472&whichpage=2 Il nome "Neulavè" si riferisce in realtà a una zona situata alla destra orografica del torrente (quindi al limite andrebbe anche bene chiamarla "Gola di Neulavè" ma allora anche "Gola di Sas Cudinas" o di "Sos Columberis" o di "Su Cantaru" o di "Sa Pedrabianca" o "Vallu de Sa Terra" ... o un altro dei nomi delle località ai bordi del canyon). La scelta di indicarla col nome di Neulavé e di non usare il nome utilizzato dagli esploratori (e dalla carta IGM) è opera delle stesse persone che hanno attrezzato il cavo d'acciaio.
Michele http://www.micheleangileri.com/canyoning |
tramontana |
Inserito il - 02 luglio 2014 : 17:36:47 Voglio aggiungere che non ho fatto fatica a trovare la gola perchè quei cavi si vedono benissimo su google heart. Volevo aggiungere un'altra considerazione: Lasci l'auto, 10 minuti dopo sei sulla prima calata 5 minuti di acqua e sassi e sei alla seconda calata altri due minuti e sei alla terza, risali in un canale scosceso e in 10 minuti sei all'attacco della teleferica questo in tre pax dinamiche. stiamo parlando di massimo un ora. Ragazzi la gola continua almeno per altri 3 km ed è stupenda, il fatto che non ci siano più calate non vuol dire che non sia un ambiente unico ed affascinante. Esiste la possibilità classica di lasciare un'altra auto a valle e riprendere l'altra successivamente, rientrando così a casa con la consapevolezza di aver esplorato la gola di Neulavè e non di aver visitato un parco avventura. |
tramontana |
Inserito il - 02 luglio 2014 : 17:24:01 Salve a tutti oggi sono andato nella gola di Neulavè perchè dei clienti mi hanno chiesto di essere accompagnati. Sono 30 anni che giro per le gole della mia amata Sardegna, ma questa non l'avevo ancora percorsa avevo sentito parlare delle polemiche e condivido in tutto e per tutto il vostro punto di vista. Prima di tutto bisogna passare sulla terra leggeri, titolo di un libro di un noto scrittore sardo, ma utile per esprimere questi concetti. Premesso che come tutti sappiamo i fruitori abituali delle gole hanno bisogno di due fittoni con anello sopra ogni discesa ed eventualmente un terzo più a monte per mettere una corda di sicurezza per raggiungere l'armo se questo è esposto. Ho sentito che la motivazione della teleferica era per accorciare i tempi di rientro dopo le calate. Oggi dalla partenza della teleferica facendo il percorso normale ho impiegato 7 minuti a raggiungere l'auto parcheggiata all'inizio del canyon. Tutti sappiamo che una teleferica di 80 m parte da un punto e arriva ad un punto y posto come minimo 5 m. più in basso, tra le altre cose finisci in parete ti devi allongiare ad una ferratina di 15 m che ti consente di risalire, attraversare il fiume nuovamente con una dilatazione dei tempi pari come minimo al triplo dei sette minuti sopracitati. Non serve a quello ma serve a giocare. Erpirata scriveva se al personale del comune qualcuno avesse spiegato come si praticava la nostra attività, questo è un discorso lunghissimo e complicatissimo e gli spazi non sono sufficienti provo ad allegare foto
Immagine:
1509,11 KB |
pablog |
Inserito il - 02 giugno 2014 : 11:34:07 | vertikal ha scritto:
..............................Sono senza parole!!!
|
Spero non per il nostro operare nel mantenere i canyon dei posti, per quanto possibile, "incontaminati" e non dei parchi d'acqua...
Pablo
_______________ Paolo Giannelli Webmaster AIC |
vertikal |
Inserito il - 28 maggio 2014 : 21:15:14 ..............................Sono senza parole!!! |
hamlin84 |
Inserito il - 25 maggio 2014 : 06:01:02 Bravi, ottimo lavoro, condivido pienamente la posizione presa dall'Associazione.
Alberto Mangili
|
vai_trankillo |
Inserito il - 09 maggio 2014 : 11:19:44 in allegato la lettera inviata al Comune di Padru.
Allegato: AIC-Lettera_Padru.pdf 312,09 KB
PURA VIDA guido
Vicepresidente AIC vai_trankillo@yahoo.it |
vai_trankillo |
Inserito il - 06 maggio 2014 : 19:21:26 Rispondiamo qua alla richiesta fattaci a questo post http://win.aic-canyoning.it/forum/topic.asp?whichpage=2&TOPIC_ID=948#23754 in quanto questo argomento merita la sua discussione dedicata.
Per prima cosa, dato che nessuno finora ha pensato di farlo di propria iniziativa, diamo una descrizione oggettiva dei lavori effettuati e del sito in cui sono stati realizzati, ritenendo che la cosa possa interessare tutti i soci e i torrentisti, non solo i locals.
La forra (chiamata precedentemente Canale dell’Iserno, vedi post dedicato) consiste in tre calate ravvicinate, più un lungo tratto di tuffetti e nuotate fino al termine. In generale interesse sportivo medio basso, ma in ambiente molto bello e suggestivo. Gli ancoraggi delle tre calate sono assolutamente “normali”, solite catene di calata. La questione riguarda invece una variante di uscita dalla forra: al termine delle tre calate è stata installata infatti una mini ferrata, in cavi di acciaio, che risale la parete laterale del canyon. Risalita la parete si trova la partenza di una teleferica di circa 80 mt, ovviamente anche questa in cavo di acciaio, che attraversa la forra, in pratica di fronte alle cascate. All’arrivo si torna in pochi minuti all’auto a monte.
Concludendo, anche se è vero che l’attrezzamento non modifica la progressione normale all’interno del torrente, esprimiamo il nostro disappunto per le installazioni realizzate e la fruizione a cui sono destinate, riteniamo siano eccessivi, assolutamente non funzionali alla pratica sicura del canyoning e di forte impatto ambientale, in una zona selvaggia che meriterebbe di essere salvaguardata.
Lo stesso parere (testuale) è stato espresso, tramite lettera, al Comune di Padru, integrato da una presentazione della nostra Associazione e del Manifesto Ambientale di cui è promotrice. Posteremo eventuale risposta da parte dell’amministrazione Comunale. A breve allegheremo pdf del documento
Ciao a tutti.
Il Consiglio Direttivo
PURA VIDA guido
Vicepresidente AIC vai_trankillo@yahoo.it |
|
|