V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
teletottes |
Inserito il - 17 gennaio 2013 : 16:47:46 Forse rischio di essere off-topic... questo argomento non riguarda la normale progressione però mi son posto molte volte il quesito in talune circostanze, specie in esplorazione. Qualcuno ha avuto modo di effettuare una giunzione di corda in canyon ? che tecnica ha usato ?
Jose |
20 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
Pizzorni Giovanni |
Inserito il - 28 gennaio 2013 : 20:08:01 Saludos, scusate ragazzi, ma forse sarebbe meglio smetterla di argomentare su questi nodi. Non è un caso se vengono definiti "inganna morte". Sono nodi super specialistici ma se continuate a parlarne, finisce che qualche abelinato ci prova. Ben diversa è la questione della tecnica della corda a nodi. Nei corsi di 3° livello (il mio di sicuro)viene insegnata ed utilizzata in maniera sistematica. Si entra in forra con corde più corte dell'altezza delle cascate e si risolve il problema di volta in volta. Mai abbandonata una corda e mai avuti problemi. Hasta Luego Nanni
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civre |
Inserito il - 24 gennaio 2013 : 16:45:42 | Sardokan ha scritto:
Sottolineando che io non credo avrei mai il coraggio di scendere con una soluzione del genere (forse preferirei abbandonare provvisoriamente la corda) cosa ne pensate di questo metodo? http://www.steppa.net/html/nodi/evaso.htm
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beh tra i sistemi 'Kamikaze' direi che è migliore quello basato sul nodo margherita... poi basta non essere gli ultimi a scendere ed il problema è risolto |
Sardokan |
Inserito il - 24 gennaio 2013 : 12:59:55 | erwink ha scritto:
| Sardokan ha scritto:
Sottolineando che io non credo avrei mai il coraggio di scendere con una soluzione del genere (forse preferirei abbandonare provvisoriamente la corda) cosa ne pensate di questo metodo? http://www.steppa.net/html/nodi/evaso.htm
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Che la SNC propone degli ottimi corsi, fatti apposta per vincere le paure ;-)
Ciao Erwin
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E nel corso fate anche vincere la paura di calarsi anche solo da 10mt con la corda annodata all'attacco con quella specie di sistema che ho postato? Perché quello non è vincere la paura ma è preparare Kamikaze .... Era chiaro (almeno per me! ) che intendevo calarmi con una corda fissata all'attacco con quel tipo di legatura... |
franzmc |
Inserito il - 24 gennaio 2013 : 11:55:10 | erwink ha scritto:
[quote]
Che la SNC propone degli ottimi corsi, fatti apposta per vincere le paure ;-)
Ciao Erwin
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Ne esiste uno che si chiama " grandi verticali ", appositamente studiato per chi voglia cimentarsi con le altezze da brivido.
Consorziatevi, almeno 5 pp, e lo cantierizziamo.
FM |
erwink |
Inserito il - 24 gennaio 2013 : 11:30:08 | Sardokan ha scritto:
Sottolineando che io non credo avrei mai il coraggio di scendere con una soluzione del genere (forse preferirei abbandonare provvisoriamente la corda) cosa ne pensate di questo metodo? http://www.steppa.net/html/nodi/evaso.htm
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Che la SNC propone degli ottimi corsi, fatti apposta per vincere le paure ;-)
Ciao Erwin |
franzmc |
Inserito il - 23 gennaio 2013 : 15:10:22 Chi avesse partecipato al mitico raduno di Biasca, potrebbe ricordare un simpatico americano che in una delle serate presentò un filmato che narrava le sue discese in canyon nei canyon calcarei asciutti dello Utha. La sostanza trattava dell'abituale utilizzo del nodo " far west ", cosa che ci dimostro' anche al momento in diverse versioni.
Forse non fu troppo convincente anche a causa del fatto che zoppicava assai, ma sosteneva la bontà del metodo asserendo che sia lui che tutti i suoi amici lo utilizzavano abitualmente.
Francesco Michelacci coordinatore regionale per la Romagna. |
Sardokan |
Inserito il - 23 gennaio 2013 : 13:32:26 | forzaparis ha scritto:
| Sardokan ha scritto:
Sottolineando che io non credo avrei mai il coraggio di scendere con una soluzione del genere (forse preferirei abbandonare provvisoriamente la corda) cosa ne pensate di questo metodo? http://www.steppa.net/html/nodi/evaso.htm
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Per suicidarsi mi sembra ottimo...
In casi estremi se tecnicamente non si sa cosa fare, fermarsi ed aspettare i soccorsi.
guidob
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Ribadisco che secondo me, prima di improvvisarsi è sempre meglio il piano B, ovvero tanti saluti corda (nella migliore delle ipotesi, ci vediamo uno di questi giorni...) Certo c'è da valutare se superato il salto in questione è possibile sforrare, ovvero se la corda non ci serve più, altrimenti siamo punto e a capo! |
forzaparis |
Inserito il - 23 gennaio 2013 : 11:45:43 | Sardokan ha scritto:
Sottolineando che io non credo avrei mai il coraggio di scendere con una soluzione del genere (forse preferirei abbandonare provvisoriamente la corda) cosa ne pensate di questo metodo? http://www.steppa.net/html/nodi/evaso.htm
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Per suicidarsi mi sembra ottimo...
In casi estremi se tecnicamente non si sa cosa fare, fermarsi ed aspettare i soccorsi.
guidob |
Sardokan |
Inserito il - 23 gennaio 2013 : 11:39:27 Sottolineando che io non credo avrei mai il coraggio di scendere con una soluzione del genere (forse preferirei abbandonare provvisoriamente la corda) cosa ne pensate di questo metodo? http://www.steppa.net/html/nodi/evaso.htm
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franzmc |
Inserito il - 22 gennaio 2013 : 22:00:48 Che se per un motivo qualsiasi devi giuntare la corda di calata per raggiungere il suolo, metti anche per bypassare una lesione, con stragrande probabilità sarai costretto ad abbandonarla. Ovviamente è un evento imprevisto e non auspicabile, ma non è detto che chi vi si trovi coinvolto al momento abbia le risorse, sia fisiche che materiali, per approntare una nuova sosta.
Francesco Michelacci coordinatore regionale per la Romagna. |
gio155 |
Inserito il - 22 gennaio 2013 : 10:34:37 | franzmc ha scritto:
Nell' affrontare una calata di cui non sei certo aver corda sufficiente, esistono vari modi di " pararsi il lato B ", uno di questi è avere una seconda fune al seguito e giuntarla a quella che si sta utilizzando per scendere, ma fra i sistemi disponibili è indubbiamente il meno consigliabile perchè presume l'abbandono delle corde.
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Olà Franz, scusami ma non capisco cosa intendi con "abbandonare le corde". Me lo spiegheresti? Thanks!
Haloaa...
gio155 www.odisseanaturavventura.it "la vita è troppo breve per bere del cattivo vino" |
franzmc |
Inserito il - 22 gennaio 2013 : 00:19:57 Vabbè, memore della catenella ( per chi sa cosa sia ) e nel rispetto della sensibilità di Milena, d'ora in poi ci riferiremo alla " matassa funicolare ", così la confusione sara' garantita.
Francesco Michelacci coordinatore regionale per la Romagna. |
teletottes |
Inserito il - 21 gennaio 2013 : 16:44:16 | Milena Argiolas ha scritto:
| teletottes ha scritto:
[quote]erwink ha scritto:
Si chiamano corde, non funi. Normalmente le funi sono metalliche e, in ogni caso, non sono mai funi quelle che si usano in alpinismo, speleologia o torrentismo. Giusto per la precisione. Erwin
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per Franz si tratta solo di una reminescienza paracadutistica... infatti si chiamano "funi del paracadute"... :-)
Jose
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Al limite la reminescenza paracadutistica sarebbe il "fascio funicolare".
Si Milena è vero ma non ho avuto il coraggio di scrivere "fascio" sicuro che avresti avuto da dire qualcosa anche in quel frangente... :-)
Jose |
Milena Argiolas |
Inserito il - 20 gennaio 2013 : 22:25:39 | teletottes ha scritto:
| erwink ha scritto:
Si chiamano corde, non funi. Normalmente le funi sono metalliche e, in ogni caso, non sono mai funi quelle che si usano in alpinismo, speleologia o torrentismo. Giusto per la precisione. Erwin
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per Franz si tratta solo di una reminescienza paracadutistica... infatti si chiamano "funi del paracadute"... :-)
Jose
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Al limite la reminescenza paracadutistica sarebbe il "fascio funicolare".
Ha ragione Erwin, FUNI non si può leggere
Io ho utilizzato una volta il Piano B che descriva Franz, devi stare molto attento perchè se sbagli posizione dei nodi ti resta la corda in sosta, ma se stai attento, ne esce fuori un capolavoro :-)
Milena Argiolas CR: SARDEGNA sardegna@canyoning.it 329 6443463
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franzmc |
Inserito il - 20 gennaio 2013 : 20:27:11 | erwink ha scritto:
Si chiamano corde, non funi..........
Giusto per la precisione. Erwin
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Certamente sì, ringrazio herr Direktor per la precisazione.
Per fune metallica intrecciata uso " cavo ", ma, visto che presuntuosamente amo quella sintassi nel quale lo stesso termine non si ripete più volte, ove non siano possibili fraintendimenti mi concedo qualche licenza.
Per quanto sia ovvio che ci troviamo in un ambito in cui i significati sono ben più vitali dei sottintesi, la platea è tale da comprendere i temi dello scrivere e, qualora così non fosse, le repliche sono sempre tali e tante da sviscerare nel profondo ogni tema richiesto.
Ecco dunque, a futura memoria, che qualora scrivessi " gomena " saprete che intendo di una corda bella grossa e nel caso di " cavo " una ben indurita.
Mi piace anche che l'amico Peppino Aneris rammenti i bei tempi avventurosi della smipar in cui trattavamo sia di funi che di vele, ma non per andare in barca. Correva il 1980 e ad entrambi accadde di trascorrere un anno del nostro vivere in quel di Pisa.
Francesco Michelacci coordinatore regionale per la Romagna. |
teletottes |
Inserito il - 20 gennaio 2013 : 20:06:49 | erwink ha scritto:
Si chiamano corde, non funi. Normalmente le funi sono metalliche e, in ogni caso, non sono mai funi quelle che si usano in alpinismo, speleologia o torrentismo. Giusto per la precisione. Erwin
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per Franz si tratta solo di una reminescienza paracadutistica... infatti si chiamano "funi del paracadute"... :-)
Jose |
erwink |
Inserito il - 20 gennaio 2013 : 18:19:57 Si chiamano corde, non funi. Normalmente le funi sono metalliche e, in ogni caso, non sono mai funi quelle che si usano in alpinismo, speleologia o torrentismo. Giusto per la precisione. Erwin |
franzmc |
Inserito il - 18 gennaio 2013 : 18:41:50 | teletottes ha scritto:
Si in effetti intendevo una soluzione di questo tipo... ma anche la giunzione di corda dall'alto se chi scende non è in condizioni di giuntare e passare il nodo... e per il recupero la manovra delle tre corde che ho visto in palestra solo una volta...
Jose
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La manovra delle tre corde si e' evoluta e ora si chiama " manovra delle corde annodate " o " manovra delle tante corde ".
Se ti riferisci al giuntare una fune dalla sosta basta, che tu ti munisca di due funi, quattro moschettoni e un anello di cordino. Ti allongi ad un'armo e vai, la manovra è complessa ma esercitandosi si arriva a eseguirla rapidamente.
Francesco Michelacci coordinatore regionale per la Romagna. |
gioffri |
Inserito il - 18 gennaio 2013 : 18:26:24 | Messaggio di teletottes
Forse rischio di essere off-topic... questo argomento non riguarda la normale progressione però mi son posto molte volte il quesito in talune circostanze, specie in esplorazione. Qualcuno ha avuto modo di effettuare una giunzione di corda in canyon ? che tecnica ha usato ? Jose
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teletottes |
Inserito il - 18 gennaio 2013 : 16:56:48 | franzmc ha scritto:
Nell' affrontare una calata di cui non sei certo aver corda sufficiente, esistono vari modi di " pararsi il lato B ", uno di questi è avere una seconda fune al seguito e giuntarla a quella che si sta utilizzando per scendere, ma fra i sistemi disponibili è indubbiamente il meno consigliabile perchè presume l'abbandono delle corde. Il modo più semplice è attrezzare una sosta intermedia e da li' ripartire. il sistema più tecnico e elegante sta nel gestire la discesa del gruppo su di una singola giuntata in modo che chi scende posizioni il discensore sotto il nodo e che il nodo sia sotto l'armo, in questo modo mentre l'uomo scende, l'operatore in sosta calerà la seconda fune quanto serve a giungere in fondo alla calata. L'ultimo scenderà attuando la raffinatissima tecnica delle corde annodate, manovra un po' da brivido ma che se ben conosciuta permette di tornarsene a casa sia con le funi che con la buccia sana.
Francesco Michelacci coordinatore regionale per la Romagna.
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Si in effetti intendevo una soluzione di questo tipo... ma anche la giunzione di corda dall'alto se chi scende non è in condizioni di giuntare e passare il nodo... e per il recupero la manovra delle tre corde che ho visto in palestra solo una volta...
Jose |