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franzmc
Moderatore
Regione: Emilia Romagna
Prov.: Forl?-Cesena
Cittā: Cesenatico
1517 Messaggi |
Inserito il - 30 novembre 2009 : 10:45:51
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Il concetto e' chiarissimo, ci sono situazioni in cui qualcuno in forra viene in qualche modo accompagnato, ovvero si sa calare, sa metter la corda nel discensore, sa disarrampicare fra i massi, ma non ha l'esperienza sufficiente per decidere quali tecniche usare e distinguere un armo potenzialmente marcio da uno sano, o peggio ancora un armo apparentemente buono ma in realta' insidioso.
Qui la cosa prende due strade, accompagnamento commerciale o fra amici. La legge distingue le responsabilita' e le sfumature possono essere molte, resta il fatto che non e' ragionevole pensare ad una qualche responsabilita' di chi ha posizionato l'armo, sara' sempre e comunque a rischio di chi decide di appendercisi ( o di chi decide per lui ) che l'armo potra' essere usato.
Diversa cosa sarebbe se cedesse un'attrezzatura il cui accesso sia permesso a pagamento, vedi ad esempio una palestra di roccia artificiale, in quel caso alcune responsabilita' non possono essere eluse, cactus, se mi fai pagare il biglietto dovrai pur controllare che quel che mi dai sia sano.
Ho trovato qui: http://mglobba.iitalia.com/ alla sezione diritto alcune interessati considerazioni.
Francesco Michelacci coordinatore regionale per la Romagna. |
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lucabnc
Amministratore
Prov.: Varese
Cittā: Tradate
208 Messaggi |
Inserito il - 01 dicembre 2009 : 01:01:02
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| Corrado ha scritto: ....... Se non si sa chi l'ha infisso, allora vale il caso che avete gi? citato, diciamo che nel percorrere la gola, la vittima ha deciso di fidarsi, ed ha sbagliato. Generico incidente montano.
Ma se ? noto colui che l'ha infisso? Haia, allora sono dolori. ........
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Secondo me il problema nasce proprio dal fatto che in un Procanyon ? identificabile chiaramente chi ha infisso gli ancoraggi ( e non solo il certificatore o l'esecutore materiale, ma anche l'Associazione stessa), attarverso la "targa". Forse un giudice un p? pignolo potrebbe considerare la targa, in caso di incidente dell'asino che si appende all'ancoraggio lesionato (o messo male, ma secondo me diventa difficile distinguere), un p? "ingannevole". Forse, ma ? solo un idea, potrebbe servire una piccola aggiunta alla targa, tipo l'anno di installazione o una nota sul possibile danneggiamento causa eventi naturali. Certo, senza trasformarla in un pannello gigante, ma con qualcosa a prova di deficiente. :-)
Ciao!
Luca
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skeno69
Moderatore
Regione: Liguria
Prov.: Genova
Cittā: Genova
2135 Messaggi |
Inserito il - 01 dicembre 2009 : 10:44:55
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Un primo tentativo nel senso di ci? che dice Luca ? quello di mettere sul sito AIC la data di ultimo controllo. E questo lo facciamo da sempre.
Certo, un pannello esterno con le avvertenze del caso sarebbe il top... ma i soldi sono difficili da trovare.
Ciao Skeno
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