Autore |
Discussione  |
|
skeno69
Moderatore
    
 Regione: Liguria
Prov.: Genova
Cittā: Genova
2139 Messaggi |
Inserito il - 27 marzo 2008 : 09:24:38
|
Riprendiamo qui la discussione.
marcomarco ha segnalato la situazione del Vione nel topic
http://www.canyoning.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=1091
la discussione ? virata sull'inquinamento in generale, per cui creo questo nuovo argomento.
Riporto solo il suo ultimo messaggio per riprendere le fila del discorso.
-------------------------------------------------------------------
Citazione Skeno: >...L'AIC da questo punto di vista non ha mai fatto un C***O. Lo dico senza mezzi termini. >... >Un quadretto desolante, emblema di un'associazione che su certi temi ? totalmente senza anima e che certe cose le ha scritte nello Statuto forse per darsi un tono, ma che non d? seguito ai principi enunciati.
>Si continua a navigare a vista, contando sulla buona volont? dei pochi singoli che si sono mossi singolarmente in alcuni casi (Prodo, Careggine, Lirone, Liguria). E quindi non si va da nessuna parte.
>In compenso se c'? da mangiare, ubriacarsi o tuffarsi... c'? sempre il pienone. >Finch? dura...
>Ciao >Skeno
Parole pesanti come pietre. Pesanti come dovrebbero invece essere le nostre azioni a riguardo, pesanti come dovrebbero realmente pesare a tutti noi queste problematiche...Non so, non credo, che l'AIC non abbia mai fatto nulla, se non altro almeno x Prodo ecc. qualche tentativo ? stato fatto, quantomeno anche la piccola azione 'personale' di ognuno di noi, come individuo e come socio AIC, pu? portare un contributo alla lotta. Ogni singolo rifiuto portato fuori dalla forra cos? come ogni mail di protesta ? importante. Ma il punto ? insistere! Non mollare, mai! E in questo l'associazione dovrebbe fungere da collante, essere il trait-d'union tra i soci e la realt? circostante, essere stimolo di un costante dibattito sul tema...il problema insomma ? sempre quello, ci si infervora per lo scempio ma presto si dimentica, sommersi da altri mille problemi pi? o meno personali non certo meno importanti. Il tempo a disposizione per divertirsi e 'godere' ? poco per tutti e 'perderlo' per ripulire una forra o dedicarsi a forme di attivismo ruga a parecchi. Torna quindi prepotente la necessit? che la stessa associazione si metta al centro e funga continuamente da promotore di azioni che possano venire affidate a turno alla volont? e disponibilit? dei vari soci o gruppi. L'AIC dovrebbe quindi essere il motore e accentrare verso di se le varie potenzialit? di chi si rende disponibile. Ma senza smettere mai di farlo e chiedendo per contro seriet? e risultati, anzi l?associazione stessa dovrebbe essere pi? esigente riguardo all?impegno che i soci DEVONO assicurare e dimostrare. Prendiamo il caso del Vione, le butto l? a casaccio come mi vengono, l'AIC potrebbe da subito : 1) inviare al Comune ed agli Enti preposti una lettera formale di richiesta di spiegazioni 2) se non si ha risposta passare ad una seconda missiva in cui si minaccia un esposto 3) se non rispondono esaurientemente o se non rispondono affatto presentare l? esposto (!) 4) nel frattempo pubblicare sul forum e rendere noti commenti, discussioni, sviluppi ecc. 5) identificare e consultare uno studio legale, al quale si dovr? necessariamente appoggiarsi, onde evitare il pi? possibile di pestare merde gigantesche (e a questo punto non solo in senso metaforico) 6) formulare una serie di azioni e di passi standard da seguire in tutti i futuri casi 7) aprire un dibattito costante e iniziare a far si che il tema diventi e resti prioritario 8) verificare subito chi sul posto si rende disponibile a seguire da vicino la faccenda (una mail la si pu? mandare anche dall?Australia, se bisogna fare una foto o mettere un cartello sarebbe meglio che lo facesse qualcuno che magari sta vicino) 9) verificare e promuovere azioni significative (durante l?alta stagione al comune ?X? non fa mica piacere trovare uno striscione appeso al ponte con denunciato lo scempio del posto, e non stai sereno nemmeno se prendendo il sole al lago ti capita tra le mani un volantino con descritta la qualit? dell?acqua dove ti sei appena ammollato...) 10) fare la benedetta black-list poi definire una selezione di 3-4-5 torrenti, concentrarsi su questi, iniziare ad affidare ai gruppi in loco la necessaria iniziale documentazione e parti importanti delle successive azioni 11) cercare ?alleanze?tra altri gruppi o associazioni che hanno a cuore il problema e, perch? no, finanche tra i ?commerciali? 12) ...ecc. ecc. ecc.
Sono idee poche e confuse, lo so, ma da qualche parte bisogner? pur cominciare...o vogliamo continuare a perpetrare le insane abitudini tipiche del nostro simpatico Paese e limitarci alle chiacchiere da bar? Tra l?altro basterebbe ricordare, a chiunque eccepisca qualcosa, che l?acqua di una forra prima o poi finisce in un fiume, o in un lago o al mare... e che prima o poi te la bevi o ti ci lavi i cog***i, l?acqua ? un solo unico ciclo vitale (e qui, si potrebbe entrare in un discorso ben pi? lungo e ampio e che ? per? sostanzialmente lo stesso: se non ci muoviamo noi per noi stessi nessun altro lo far?!) Se ne pu? parlare per anni, non serve o serve a poco, bisogna AGIRE! Tutto questo NON richiede uno sforzo pazzesco. Forse la costituzione di un fondo si render? necessaria (sigh) e qui si sa che son dolori, ma in realt? anche questo ? fattibile senza troppi drammi. Un idea a casaccio : se ognuno di noi ogni volta che va in forra ?dona? (mette da parte, accumula, mettetela come vi pare) un solo misero euro, alla fine dell?anno in cassa ci potrebbe essere un discreto gruzzolo. Esiste o no la tassa di smaltimento sui computer, elettrodomestici e lampade? SI ! acquistando il prodotto la paghiamo senza nemmeno saperlo e in pi? non funziona xch? quelli se li bevono e infatti siamo sommersi dalla spazzatura ... se ci pensate un solo euro a forra non peserebbe a nessuno. E? chiaro che ci si va a scontrare con la ?sensibilit??, la ?convenienza? e gli interessi di amministrazioni locali e cittadini ma a parte qualche caso isolato questi sono temi ormai cari a tutti, il controvalore ed il beneficio in termini di immagine, soprattuto nelle zone turistiche, permettono di giocare carte importanti. O temiamo forse che l?amministrazione se ne abbia a male e chiuda la forra? Bh?, tanto nella merenda non ci andrei lo stesso e se chiudessero anche il tratto di sopra o altre forre in zona tornerei a percorrerle mille volte in segno di protesta, che mi arrestino...ah ah ah ! figuriamoci poi se la forra vietata la si fa in cento! pu? essere che arrivi pure Striscia la notizia...(discutibile ma indubbiamente utile) E? necessario il contributo di tutti ed un rinnovato impegno da parte dell?AIC. Io ho smesso di far canoa perch? mi ero rotto di assistere alla devastazione di posti magnifici, di starmene fradicio di schifezze per ore o rischiare di morire impalato in un tondino di ferro, ho chiuso con un certo tipo di alpinismo ed escursionismo per non dover salire a fianco di una comitiva di pirla per arrivare poi all?arrivo di un impianto di risalita che a sua volta ne rigetta i rifiuti a valle, ora le forre no! ebbasta! mi sono rotto i coglioni! Sfoghi personali a parte, ripeto: bisogna agire, subito, in tanti, di continuo, sfracellargli le palle, quando sentono la parola AIC i sindaci dovrebbero tremare! Ma si pu? anche lavorare in senso inverso e avviare contestualmente iniziative atte a premiare le amministrazioni che invece eccellono... Dai, le idee non mancano e ognuno di noi sapr? trovare nuove forme e motivazioni, l?AIC per? deve metterle insieme, porsi come fulcro, soggetto veramente attento alle tematiche in questione e come tale proporsi al mondo ?esterno? ed agli stessi soci. Perdonate la mia cronica carenza di sintesi, spero di aver reso il concetto e stimolato il dialogo senza creare equivoci o innescando sterili polemiche, importante ? iniziare verificando quante reali possibilit? ci siano perch? quanto scritto divenga, parzialmente o in toto, realt?. (...senn? uno le cose se le fa per i cazzi propri e finita l?)
Ciao marcomarco
PS : se la discussione continua propongo il trasferimento su un post a parte, qui siamo ormai OT PS 2: domani ho un appuntamento con un amico avvocato per un p? di info iniziali stay tuned
|
|
skeno69
Moderatore
    

Regione: Liguria
Prov.: Genova
Cittā: Genova
2139 Messaggi |
|
marcommarco
Torrentista Grafomane
    

Regione: Emilia Romagna
Prov.: Bologna
Cittā: Bologna
981 Messaggi |
Inserito il - 27 marzo 2008 : 12:41:48
|
...azz ...mi sono riletto i post indicati e ammetto che mi sta venendo un p? di depressione.... ...il problema ? che di solito dopo la depre mi sale l'incaspiterina...(mi sa che compro 100kg di tritolo e faccio pulizia alla grande e in un colpo solo di rusco, fogna e amministratori locali).  NB : ripeto, inizio a pensare che l'associazione debba IMPORRE ai soci un impegno attivo e tangibile. PS : ho appena sentito il legale di cui parlavo nel post precedente, mi assicura la sua disponibilit? a capire e spiegare ma a partire da luned? prox, data in cui mi risentir? con lui...vi tengo aggiornati (volenti o nolenti) |
 |
|
massimo zuin
Torrentista Seriale
  
Cittā: brescia
116 Messaggi |
Inserito il - 27 marzo 2008 : 12:56:30
|
allego l'articolo apparso sul bollettino Canyoning numero 9 del marzo del 2003 lo stesso articolo ? apparso anche sull'annuario del Cai della valle Camonica "Tracce".
C?era una volta el bus dei Ladr? di Matteo Rivadossi e Massimo Zuin Appunti e qualche rammarico, scendendo la forra del torrente Trobiolo ambiente Val Camonica: terra di montagne, di ghiacciai e quindi di torrenti. Un paesaggio ben ramificato quello stilizzato dall?idrografia che ha cos? profondamente organizzato il bacino dell?Oglio e dei suoi affluenti. Tra Ossimo e Piancogno, proprio sotto la verticale del santuario dell?Annunciata, occhieggia un profondo intaglio scavato nel calcare del Triassico. ? la forra del torrente Trobiolo che qui scorre incassato tra strette pareti di roccia in un susseguirsi di scivoli e cascate presto impercorribili, imperscrutabili al punto da guadagnarsi un nome da tetra spelonca evocante tenebre e paure. Semplicemente perch? luogo inaccessibile. Chi non conosce ?el Bus dei Ladr??? Quante storie sono state raccontate, chiss? quanti aneddoti dettati dalla fantasia attorno a quel buio viaggio d?acqua prima di rivederla sbucare nuovamente (e quieta) solo dietro la chiesa di Cogno! Un misterioso ribollire di aneddoti che per assurdo avrebbe trovato il suo naturale sfogo nella tragedia sfiorata dai due speleologi milanesi quando, nel 1990, osarono per primi calarsi in quel buco. Davvero un bel climax se l?incidente fosse stato ben pi? grave di una notte all?addiaccio. Se la gente e le famiglie degli avventurosi l?indomani tirarono un respiro di sollievo, il Buco si riprese con veemenza e gli interessi l?aura di austera inaccessibilit?. L?esplorazione della forra fu poi completata, in tutta tranquillit? e con grande gaudio, qualche mese pi? tardi da alcuni degli stessi soccorritori, quattro speleologi bresciani appassionati di canyoning (o di torrentismo, se vogliamo dirla all?italiana). Scendendo con corde, materiali e tempi adeguati, compirono anche una moderna discesa di torrentismo in una delle forre pi? affascinanti E non solo del territorio bresciano? Ma il Bus dei Ladr? dal quel momento ritorner? nel dimenticatoio. Forse perch? gi? sceso. O forse perch? per i pi?, in fondo, nulla ? cambiato. Per la prima ripetizione bisogner? aspettare il 1997 quando uno degli autori ed un nutrito gruppetto di amici effettuarono la prima discesa integrale (dalla centrale elettrica posta in localit? Rocca, per intenderci) attrezzando quindi anche la nuova parte a monte ma soprattutto diffondendo la prima descrizione completa di quella che si rivela una bellissima sequenza di pozze e cascate di rara continuit?. Una forra tecnica, profondamente incassata, a tratti quasi buia e senza scappatoie per gran parte del percorso ma tutto sommato non difficile. Soprattutto grazie alla portata d?acqua che, essendo captata a monte, risulta inferiore a quella naturale altrimenti difficilmente domabile. Il Bus dei Ladr? viene annoverato tra le classiche ma stenta a diventare una discesa ambita: poche discese sportive si susseguono negli anni fino ai nostri giorni e sempre puntualmente accompagnate dalla solita notizia sul quotidiano a cui ormai nessuno presta pi? attenzione. Ma perch?? Parrebbe un epilogo curioso, quello del Bus dei Ladr? ma ecco la realt?, ben pi? oscura: l?inquinamento. Inquinamento da acque bianche nauseabonde, inquinamento da rifiuti di ogni genere scaricati dalle rive. La prima parte del greto appare addirittura come una sorta di discarica a cielo aperto: bottiglie, coperture ma anche carcasse d?auto, materiale plastico ovunque. Per tutta la discesa ci accompagna il puzzo degli scarichi saponosi e fognari di Ossimo, fortunatamente diluiti in basso da alcune risorgive di acqua limpida. Lo stupore per le forme scavate nel calcare bianco e la piacevole tensione delle calate, dei numerosi tuffi presto lasciano il posto allo sdegno, alla vergogna di appartenere al genere di chi continua a credere che ogni scarpata sia un ottima pattumiera naturale. No, nessuna volont? di fare dell?ecologismo spiccio: solo la vergogna di vedere tanta bellezza naturale soffocata dall?ignoranza. Inquinata dal disinteresse di tutti. C?era una volta el Bus dei Ladr?: dietro casa una delle forre pi? belle d?Italia. Chi non sapeva cosa nascondeva quella valle scura ora pu? tranquillizzarsi. Come diceva Messner: hanno ucciso il drago. SCHEDA TECNICA nome: Torrente Trobiolo (o Buco dei Ladroni) localit?: Ossimo-Annunciata-Cogno (BS) difficolt?: D (difficile), richiede una perfetta padronanza delle tecniche di progressione in canyon quota ingresso: 675 (presa artificiale) o 510 (passerella AEM) quota uscita: 259 (chiesa di Cogno) dislivello max: 416 m sviluppo: 2000 m cartografia: Kompass n?103 ?Le tre valli bresciane? 1.50.000 stagionalit?: da maggio a novembre acquaticit?: 3 (nella scala da 0 a 4) navetta vetture: 14 km accesso pedestre: 1 h dalla chiesa di Cogno seguendo il sentiero e la strada per l?Annunciata avvicinamento: 10? - Discesa: 2 + 4 h - Ritorno: 0 ancoraggi: scadenti (maggio 2002) calata pi? alta: 22 m - N? calate attrezzate: 25 corde consigliate: 1 da 60 m + 1 di soccorso vie d?uscita: s?, in vari punti della prima parte. Nella seconda solo prima degli ultimi quattro salti in corrispondenza di una passerella di captazione NOTE: attenzione alla presenza di un grande bacino di captazione a monte della forra che in caso di guasti alla centrale rilascia automaticamente l?acqua nel torrente. i lavori di manutenzione del bacino vengono svolti normalmente nella prima settimana di agosto. Informazioni allo 0364.45007 Si ringrazia Francesco Cacace per i dati tecnici.
ciao Macio www.ceffo.com |
 |
|
skeno69
Moderatore
    

Regione: Liguria
Prov.: Genova
Cittā: Genova
2139 Messaggi |
Inserito il - 27 marzo 2008 : 12:59:30
|
Citazione: Messaggio inserito da marcommarco NB : ripeto, inizio a pensare che l'associazione debba IMPORRE ai soci un impegno attivo e tangibile.
PS : ho appena sentito il legale di cui parlavo nel post precedente, mi assicura la sua disponibilit? a capire e spiegare ma a partire da luned? prox, data in cui mi risentir? con lui...vi tengo aggiornati (volenti o nolenti)
Risposta al Nota Bene. Questo ? impossibile. Sarei gi? contento se tutti i soci avessero comportamenti NON contrari a quanto propone l'associazione. Chiedere obbligatoriamente un impegno A FAVORE ? impossibile. Siamo un'associazione, non un'azienda o un'istituzione paramiitare.
Risposta al Post Scriptum. Uno dei problemi di AIC ? che non ha soldi per pagare avvocati e che non si sono mai palesati soci che di professione siano avvocati e contemporaneamente siano disponibili a dare una mano gratuitamente.
Ciao Skeno
------------------------ www.cicarudeclan.com |
 |
|
marcommarco
Torrentista Grafomane
    

Regione: Emilia Romagna
Prov.: Bologna
Cittā: Bologna
981 Messaggi |
Inserito il - 27 marzo 2008 : 21:21:07
|
Citazione: Questo ? impossibile. Sarei gi? contento se tutti i soci avessero comportamenti NON contrari a quanto propone l'associazione. Chiedere obbligatoriamente un impegno A FAVORE ? impossibile. Siamo un'associazione, non un'azienda o un'istituzione paramiitare.
Ovvio, capisco, la mia era una esasperazione per 'scuotere' gli animi (riferita per? anche al fatto che tu stesso hai detto che l'AIC non ha mai fatto nulla)
Citazione: Uno dei problemi di AIC ? che non ha soldi per pagare avvocati e che non si sono mai palesati soci che di professione siano avvocati e contemporaneamente siano disponibili a dare una mano gratuitamente.
Quello che sto cercando prima di capire e poi di fare ? proprio se sfruttando le opportune conoscenze si riescono ad ottenere determinati servizi e supporti a titolo gratuito o quasi. |
 |
|
marcommarco
Torrentista Grafomane
    

Regione: Emilia Romagna
Prov.: Bologna
Cittā: Bologna
981 Messaggi |
Inserito il - 28 marzo 2008 : 16:39:49
|
Citazione: entrare in una forra, dove si sa che ci sono questi problemi, la mattina di pasquetta non ? che sia stata una gran furbata. Si sa che la mattina la gente va in bagno e la mattina di pasquetta c'? da far uscire l'agnello, la colomba, le uova.....
e proprio questo fatto mi sconvolge: il paese di Piovere (incriminato) ? composto all'70% da case vacanze, il bello(si fa per dire) ? che nonostante fosse pasqua erano quasi tutte chiuse! (si vede bene dall'altro versante della valle). Quindi pensa quando il paese ? al completo e manca pure apporto idrico per la siccit?....deve essere veramente da paura... |
 |
|
|
Discussione  |
|
|
|