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marcos
Torrentista Loquace


Regione: Lazio
Prov.: Roma
Cittā: Roma


53 Messaggi

Inserito il - 20 dicembre 2006 : 18:03:53  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di marcos Invia a marcos un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Questo ? un difetto che hanno le magliette del ChocoCanyon
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quinino
Torrentista Loquace


Regione: Umbria
Prov.: Perugia
Cittā: citta di castello


96 Messaggi

Inserito il - 20 dicembre 2006 : 18:32:11  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di quinino Invia a quinino un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
cazzate
valgono in arrampicata?!?!?!?!
faccio una via non ce il moschetone per infilare la corda in catena
mi blocco sulla catena mi slego passo la corda nella catena mi
rilego dove???
sul porta oggetti !!!
discesa di 20 metri con crack a 10 metri da terra
io amo la petz un gancio da 15 kili mi a retto ai tempi 70 kili
attenuanti:non dormivo da 2 giorni
morale:fare queste attivita sempre ben riposati
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franzmc
Moderatore



Regione: Emilia Romagna
Prov.: Forl?-Cesena
Cittā: Cesenatico


1518 Messaggi

Inserito il - 25 gennaio 2007 : 21:29:37  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di franzmc Invia a franzmc un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Sabato scorso in palestra di roccia un amico lamenta una sorta di indolenzimento nello stare appeso.
" E' la posizione, gli dico, un poco alla volta ti abituerai."

In realt? al momento di togliere l'imbrago ci siamo accorti che, complice il sostegno posteriore in fettuccia dello stesso spessore, aveva infilato la gamba destra fuori dal cosciale.
La posizione risultava piuttosto scomoda, il peso gravava sia sul fianco che sugli zebedei e manovrare deve esser risultato veramente ostico.


Francesco Michelacci
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franzmc
Moderatore



Regione: Emilia Romagna
Prov.: Forl?-Cesena
Cittā: Cesenatico


1518 Messaggi

Inserito il - 29 gennaio 2007 : 12:57:37  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di franzmc Invia a franzmc un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Torrente callora, corso di 2? livello nel 2003.
Per un qualche motivo (incomprensione? ) il penultimo del gruppo recupera la corda in tutta buona fede. L'ultimo, l'istruttore Carlo Gatti, assiste incredulo e chiede " Aho! Ma io come scendo? ".
In realt? avrebbe dovuto esserci un ultimo fisso (io ) con corda di soccorso, ma aim? mi ero portato avanti per seguire l'evolversi delle manovre.
CG fu recuperato lanciandogli la corda, era un salto di soli 7 metri, ma la sostanza dell'inconveniente rimane la stessa, l'ultimo deve comunque sempre avere la corda di soccorso.


Francesco Michelacci
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franzmc
Moderatore



Regione: Emilia Romagna
Prov.: Forl?-Cesena
Cittā: Cesenatico


1518 Messaggi

Inserito il - 29 gennaio 2007 : 16:59:30  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di franzmc Invia a franzmc un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Da allora ne ? passato di tempo...
non mi e' mai pi? successo, in ogni caso tu salti anche da molto in alto.

Con il tempo sono diventato pi? scrupoloso, soprattutto tendo a specificare bene quali manovre stiamo facendo e come vanno fatte, prima davo per scontato che si sapesse fare, per poi assistere ad abominevoli guazzabugli o rimaner vittima di lungaggini esasperanti.

Quel contesto inoltre aveva una particolarit?, si trattava di un corso.
La mia esperienza in proposito ? che chi si avvicina e partecipa a quelle situazioni debba armarsi di grandi doti di pazienza.

Mi auguro che la situazione sia migliorata, ma sia allora che successivamente al terzo livello i tempi morti furono a mio avviso eccessivi.
Forse ? il prezzo da pagare per accedere alla sapienza torrentistica,
non ? per? sempre facile affrontare con spirito di sacrificio situazioni che vorremmo pi? a nostra misura.



Francesco Michelacci
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franzmc
Moderatore



Regione: Emilia Romagna
Prov.: Forl?-Cesena
Cittā: Cesenatico


1518 Messaggi

Inserito il - 31 gennaio 2007 : 00:22:32  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di franzmc Invia a franzmc un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Il cambio titolo del tema mi sa tanto di macabro, pi? che orrori sono pirlate pi? o meno grandi,
qui si parla o si dovrebbe parlare di errori commessi in forra, non della sintassi di alcuni colleghi...


Francesco Michelacci
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Nicola
Torrentista Introverso


Regione: Lombardia
Prov.: Milano
Cittā: Milano


21 Messaggi

Inserito il - 23 febbraio 2007 : 12:01:58  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Nicola Invia a Nicola un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Approccio al canyoning
Andiamo indietro al 1990, ai miei venti anni, un gruppo di 4 amici, ad un corso di roccia del Cai, un paio di corsi di kayak dove si fa una discesa di torrentismo e dove si intravede Bonelli (val mala sul Sesia), e la conoscenza diretta di molte cascate belle vicino a Belluno dove stavo in vacanza.
Ci si fa prestare dal Cai due corde dinamiche vecchie di quelle che si usano solo e soltanto per lanciare gi? i copertoni per le prove di tenuta con la promessa che non le avremmo mai usate. La muta non si compra, ma con scarpe da ginnastica, una golf di lana infeltrito (come ci aveva detto Bernasconi la cosa migliore se non si hanno i soldi per una muta), un k-way, e un costumino da bagno si cominciano ad affronatre i fiumi della zona.
Il concetto di base era:
1) la cascate non possono essere pi? alte di 50 metri (la lunghezza delle nostre corde),
2) qualcuno ci sar? gi? certamente passato per cui gli armi gi? ci sono (avevamo comprato pianta spit che per? non sapevamo assolutamente usare).
Cos? armati quell'anno si cominciano ad approcciare una serie di cascate che ogni bambino di belluno ha gi? visto sin da piccolo. Prima i fiumi si risalgono fin dove si pu?, e poi dove c'? la cascata ci si arampica su erba e simili, ma si rientra, e poi dopo si riscendono in un altro giorno.

Ricapitolo il materiale tecnico di gruppo: due corde vecchie dinamiche oramai di circa 13 mm di 50 metri (una era 38, ma l'abbiamo scoperto solo dopo), un piantaspit, un martello, diversi metri di fettuccia comprata da Longoni a Barzan?, pagata pochissimo perch? definita dal venditore difettosa (venduta solo dietro promessa di non usarla mai in montagna, e allora perch? la vendi mi domando ora?).
Orario di entrata dei fiumi: mai prima delle dodici, d'altra parte a belluno non piove mai di pomeriggio.
Cos? armati nel'arco di due anni (1990-1991-1992) siamo riusciti a scendere in innumerevoli puntate senza relazione alcuna, senza cartina, senza altimetro, andando sempre a naso per i sentieri (pi? della met? delle "gite" si interrompeva alla fine del sentiero di salita perch? comincava a piovere):
soffia: prima parte bassa, dal ponte intermedio in gi? (1990) e poi parte alta (1991-1992);
val clusa: pirma parte bassa circa sei- sette volte (1990-1991); e poi completa (1991 e 1992)
Ru da Molin (1992)
Val di Piero (1991)
Val costalunga (1992)
Val del mus (con mut? salopette nel 1993 per?)
Val fogar? (1992 parte bassa e pi? avanti tutta, ma con almeno la salopette dela muta)
In pi? sempre siamo anche scesi in una grotta della zona che occasionalmente avevamo incontrato e che ci sembrava interessante, arivando fino dove potevamo con le corde (-70), e risalendo con i famosi prusik su corda dinamica senza frazionamenti.
Il prusik era la manovra che meglio conoscevamo perch? rappresentava spesso la nostra unica via di uscta da una serie di buchi, forre e simili in cui ci ficcavamo.
Ricordo inoltre una puntata, nell'estate del 1991 quando si era in vacanza a Riva del garda, un una specie di torrentello (rispetto a quelli cui eravamo abituati), indicatoci dai locali, che si chiama Gorg d'Abiss. Siamo arrivati sino alla grotta e avendo solo un frontale che non funzionava in quattro, una corda da 10 metri non avendo piantaspit, per votazione non unanime si decise di andare solo fino al punto in cui si poteva vedere almeno qualcosa e poi risalire lungo i fianchi della montagna. Sicuramente i primi esploratori del gorg d'abiss qualche anno dopo avranno trovato qu? e l? in qualche pozzetta da tuffo pezzi di fettuccia inserite in clessidre e si sarano domandati perch?. La risposta ? che senza muta l'acqua era molto fredda, per cui sempre e comunque se si poteva noi la si evitava.

Per arivare ai fiumi sopra descritti e accedere ad altri che abbiamo visitato la tecnica conoscitiva era questa:
1) si andava dai locali a domandare. Ricordo la discussione splendida tra due comari di sospirolo in risposta alla nostra geniale domanda: "Oltre alla Soffia ci sono qua in giro altri fiumetti, con cascate, che magari si possano scendere con le corde": Una signora risponde indicandoci qualcosa in dialetto veneto, l'altra interviene dicendo" ma scusa, s'? piato, ghe va anca mia nona l?", e l'altra "beh, se lori voe scender con la corda, lassa che i vada con la corda"
2) individuata l'uscita, dapprima si risaliva a piedi almeno fino all'ultima cascata
3) poi dall'ultima cascata, se si riusciva ci si arrampicava per arivare all'erba e poi si andava sui fianchi della montagna utilizzando gli alberi (questo per risalire)
4) se invece la puntata era da discesa, o a dx o a sx (due di qua e due di l?), ci si divideva e si andava a cercare il primo sentiero in salita (parlo di fogar?, costalunga e simili). Trovatolo lo si risaliva, individuando sempre la prima deviazione possibile (tracce di camoscio, o robe molto vecchie) verso fiume e prendendola. Cos? si faceva prima una piccola parte di fiume, e poi si andave sempre pi? su. Se il sentiero era troppo lungo, o eravamo stanchi, si decideva di puntare a naso comunque verso il fiume, usando alberi, spiazzi erbosi, specie di colatoi naturali, cenge improbabili tagliando diretti lungo le linea di massima pendenza verso il fiume (ovviamente il fiume cos? lo si raggiungeva raramente, abbiamo riempito i canyion di una serie di sassi che facevamo rotolare con doppie su erba, e diverse volte siamo dovuti risalire al sentiero dopo ore di sudore, ragnatele, sporco, appendendo la nostre vite a mughetti secchi o simili).
5) se mai si arrivava al fiume si cominciava la discesa.
E ovviamente le boiate anche l? erano innumerevoli e lo occasioni da museo degli orrrori sono numerose.
I guai veri sono per? cominciati dal 1992 in poi quando complice la salopette dela muta, il libro profonde gole (1993), e la conoscenza casuale (in val del mus) di tre spelelologi bellunesi che l? in giro avevano aperto quasi tutto (nonostante quello che si dice, la maggior parte dei fiumi della zona meno famosi sono stati aperti da loro) e facevano solo esplorazioni, anche a noi ? venuto l'assoluto desiderio di esplorare qualcosa.
Ma per oggi mi sono fin troppo dilungato per descrivere non una sola boiata (e mi scuso), ma un modo di andare che con gli occchi di oggi, mi sembra assurdo.

Scusate la lunghezza, ma mi sono perso nei ricordi personali, Le singole boiate, (e sono tantissime) se desiderate ve le descriver? la prossima volte che avr? tempo.
Ciao a tutti e non toglietemi la tessera AIC per questo racconto.
Nicola





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franzmc
Moderatore



Regione: Emilia Romagna
Prov.: Forl?-Cesena
Cittā: Cesenatico


1518 Messaggi

Inserito il - 24 febbraio 2007 : 13:00:33  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di franzmc Invia a franzmc un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Finalmente una lettura gustosa...
Ho percorso quasi tutte le mie discese in canyon portandomi chili e chili di materiale di cui ho usato solo una minima parte, chiedendomi spesso se ne valesse veramente la pena.

Ogni attrezzo in piu' nell'equipaggiamento ? una piccola zavorra che rallenta la progressione, mi chiedo dunque se tutta 'sta roba che ci si porta in pi? sia in realt? cos? indispensabile.

Alla pila non saprei rinunciare, nemmeno al coltello, qualche maglia rapida e un paio di fettucce.

Sacca d'armo? Dipende da quale gola si tratta, certo non al palvico.
Acqua, cibo e cerotti? Posso farne a meno.
Paradossalmente nel bidone stagno porto quasi sempre materiale che non mi occorre in progressione, telefono, macchina fotografica, chiavi e portafoglio.

Posizionati questi al sicuro, topi d'auto permettendo, posso pure partire leggero, se la forra lo permette perch? non godersela al meglio?


Francesco Michelacci
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ultradragon
Torrentista Seriale



Regione: Lombardia
Prov.: Bergamo
Cittā: Gandellino


190 Messaggi

Inserito il - 22 aprile 2007 : 02:13:48  Mostra Profilo Invia a ultradragon un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
la devo proprio scrivere...niente di che ma.. in questa notte di lavoro troppo tranquilla (?????) mi tocca ripensare alle uscite in forra... si parla del maggio 2006.
Giornata infrasettimanale, tempo stabile, caldo crescente, psiche instabile: chiedo ai soliti di fare un'uscita in forra tanto per aprire le danze 2006. Ovviamente grazie al mio largo preavviso tutti mi rispondono picche.
Decido che dall'alto della mia esperienza posso affrontare in tutta solitudine la parte bassa del Fiumenero (non spargete la voce altrimenti mi radiano dal Corpo...)

Parto baldanzoso sicuro di divertirmi un casino...
1 calata: tutto ok
2 calata: tutto ok (ma la tentazione di saltare ? tanta...)
3 calata - toboga: la sospresa

la tentazione di prima sul salto ha avuto il sopravvento... metto uno spezzone d'abbandono e mi fiondo sul toboga sicuro che la vasca di 4 metri sia abbastanza profonda. Arrivo in acqua: pianta sommersa. Attimo di panico sentendo sott'acqua, nelle gambe, qualcosa di strano (erano i rami...) e subito cammino sull'acqua immaginando qualche mostro subacqueo affamato

4 calata: tutto ok, debriefing autogeno dell'accaduto.
5 calata: tutto ok, debriefing autogeno dell'accaduto.

Le forre successive...debriefing autogeno dell'accaduto con scarsi risultati.

A buoni intenditori.... Hola

?Una volta che abbiate conosciuto il volo, camminerete sulla terra guardando il cielo, perch? l? siete stati e l? desiderate tornare?
(Leonardo da Vinci)
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seba
Moderatore



Regione: Friuli-Venezia Giulia
Prov.: Udine
Cittā: udine


860 Messaggi

Inserito il - 27 aprile 2007 : 16:44:47  Mostra Profilo Invia a seba un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Canyon in slovenia ..bel tuffo finale di 4/5 mt..
Metto il cappuccio e tolgo la fascia che uso per raccogliere i dread (che uso per evitare che possano andare nel discensore) , la metto nel braccio e salto..
Nel recuperare zaini e sacchi mi accorgo che la fascia si ? sfilata e giace sul fondo della pozza.
Stimo circa 3 mt di profondit? e decido il recupero...
Non essendoci modo di appesantire un kit per scendere "espiro" aria per eliminare un p? di "spinta positiva", capovolta e mi immergo.
Due bracciate , ma nn arrivo al fondo, sento la mancanza d'aria.
Mi giro per risalire , pensando di essere poco sotto la superficie, ma mi accorgo di esserene almeno un paio di metri sotto.
Sono come fermo , senza salire ne scendere.
Do un colpo di gambe ma nn mi muovo.
Sento che l'aria ? finita.
Do due bracciate di forza e inizio a risalire, con la terza sono fuori.
Inspiro aria che sembro Majorca dopo un record di apnea.
I miei compagni mi guardano straniti, senza capire cosa succede.
Per recuperare la fascia abbiamo poi usato un ramo lungo circa 5 mt, ma per raggiungere la fascia un amico mi ? salito sopra per farmi recuperare ancora un metro di profondit?.
In pratica l'acqua cristallina mi aveva fatto percepire una profondit? errata.
Inoltre l'errore di espirare aria per togliere "spinta positiva" mi ha portato ad essere in affanno e in situazione "neutra" a met? discesa.

byez seba
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franzmc
Moderatore



Regione: Emilia Romagna
Prov.: Forl?-Cesena
Cittā: Cesenatico


1518 Messaggi

Inserito il - 06 giugno 2007 : 00:48:21  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di franzmc Invia a franzmc un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Avevo letto questo post a suo tempo, quelle poche volte in cui ho dovuto recuperare qualcosa in fondo ad una pozza ho sempre espirato l'aria e talvolta aggiunto un sasso, ? una tecnica molto comoda ed efficace, naturalmente l'autonomia si riduce drasticamente.
La spinta positiva della muta rimane comunque molto forte, dubito sia possibile immergersi a pieni polmoni senza una adeguata zavorra.
Per quanto non sia intuitivo, se dotati della normale attrezzatura, per immergersi e per praticare canyoning non ? assolutamente necessario saper nuotare.
Gav e muta provvedono egregiamente ad assicurare il necessario equilibrio e per attraversare a nuoto una pozza basta "remare" con le braccia.
Diverso puo' essere l'impatto psicologico di chi non sia acquatico, nei confronti di una corrente piuttosto energica, una buona confidenza con l'acqua aiuta in ogni caso.


Francesco Michelacci
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alex_desi
Torrentista Chiacchierone


Prov.: Roma
Cittā: Roma


303 Messaggi

Inserito il - 06 giugno 2007 : 10:16:20  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di alex_desi Invia a alex_desi un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Avete mai provato con questa tecnica?

No comment:

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Milena Argiolas
Torrentista Grafomane



Regione: Sardegna
Prov.: Sassari
Cittā: Sassari


1013 Messaggi

Inserito il - 11 luglio 2007 : 19:08:25  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Milena Argiolas Invia a Milena Argiolas un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Bello questo Topic, quindi non sono la sola a fare cazzate, parto con la prima ma ne ho tantissime ......
Estate 1999 partiamo dall'isola a far forre in Trentino, per? prima si f? un giro a Marsaglia, facciamo 3 forre, non potete capire che caldo, tutto il divertimento andava sempre di pari passo con la sofferenza per la muta
A) troppo piccola per questa insana idea che la muta piccola sia pi? calda
B) troppo calda per una persona che patisce il caldo come pochi
Il quarto giorno di vacanza partiamo alla volta del Trentino prima forra Palvico, e cosa mi dice il mio cervellino piccolino? ho caldo mi metto solo la salopette, la giacca la lascio in macchina ........... se vedete dei solchi sono i miei, sono uscita a razzo, per quanto questo fosse possibile visto che non ero sola MAI e ribadisco MAI sofferto tanto freddo.
Non contenta dell'esperienza nel 2005 sono andata a fare il secondo livello in Trentino con la muta intera da 3 ...........
Morale: Non imparo neanche dai miei errori
Ciao Milena
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franzmc
Moderatore



Regione: Emilia Romagna
Prov.: Forl?-Cesena
Cittā: Cesenatico


1518 Messaggi

Inserito il - 12 luglio 2007 : 11:36:47  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di franzmc Invia a franzmc un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Roba da nulla.
Qualche tempo fa, l'amico NN infila la corda nell'otto di scorta che teneva agganciato sul porta attrezzi e parte.
Fortunatamente se ne accorge dopo due metri di uno scivolo inclinato su cui e' facile risalire e riposizionare il tutto correttamente.

Morale: anche i piu' esperti fanno cazzate.
Non fidiamoci troppo di nessuno.

Francesco Michelacci
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seba
Moderatore



Regione: Friuli-Venezia Giulia
Prov.: Udine
Cittā: udine


860 Messaggi

Inserito il - 12 luglio 2007 : 12:23:40  Mostra Profilo Invia a seba un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
fine di un attrezzamento Pro canyon...
in parte erano gi? stati posti dei resinati precedenti e dovevamo finire il lavoro.
Sul salto pi? alto da 75 ( frazionato 25- 50) io faccio da ultimo.
Gli altri resinano, ma a parte due deviatori ( che vedo)nn dovrebbero aver resinato niente di nuovo su quella calata.
Con la radio mi avvisano che posso partire e cos? faccio.
Arrivo al frazionamento che si trova su uno stretto terrazzino sotto una pancia di roccia che lo protegge,senza che l'amico in sosta mi avvisi di nulla, mi allongio ed appendo ad un bell'anello resinato posto su questa pancia per poter recuperare la corda.
Inizio il recupero appeso verso l'esterno quando l'amico esclama " che caspiterina fai quello ? appena resinato!"
Immediatamento smetto di recuperare e alleggerisco il peso sull'anello che fortunatamente essendo trazionato pi? verso il basso che verso l'esterno , si era solo leggermente spostato di un paio di cm.
Cambio allongiamento risistemo il resinato, finisco il recupero e scendo.
Alla base il commento di uno dei compari ? stato "...hai rimesso bene il resinato?!"



byez seba

Modificato da - seba in data 12 luglio 2007 12:25:50
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erwink
Moderatore



Regione: Trentino - Alto Adige
Prov.: Bolzano
Cittā: Bolzano


440 Messaggi

Inserito il - 12 luglio 2007 : 18:12:48  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di erwink Invia a erwink un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da seba


Alla base il commento di uno dei compari ? stato "...hai rimesso bene il resinato?!"

byez seba



E chiss? anche che faccia aveva il "compare"...

Ciao
Erwin
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McAND
Torrentista Introverso


Regione: Piemonte
Prov.: Verbano-Cusio-Ossola
Cittā: Domodossola


48 Messaggi

Inserito il - 12 agosto 2011 : 19:38:48  Mostra Profilo Invia a McAND un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
haah che ridere le vostre disavventure le prime poi disastrose
Prima discesa e esperienza io e il mio amico l anno scorso nel rio Deseno, dopo pratiche di roccia e nuove nozioni di torrentismo partiamo alle 2 di pomeriggio (tanto il torrente č dato 2 ore) .perdita di tempo a trovare la partenza, poi altra perdita di tempo a provare le mute...
prima calata su con

  • vecchie catene francesi

  • perdita di tempo a provare le mute (mai messe)

  • corda dnamica da 70 m

  • perdita di tempo a far foto con macchina fotografica nn acquatica che poi č impazzita accendendosi e spegnendosi a piacimento

  • fatica esagerata a recuperare la dinamica da quei stretti anelli francesi


Morale a meta percorso calata la notte, assenza di vie di fuga,senza lampade,segnale cellulare assente, per avvisare cheil ritardo era comunque tutto a posto..(ma nessuno si era ancora preoccupato :( ) abbiam fatto altre 2 3 calate al buio, finalmente trovato un improvabile fuga una faticaccia siam usciti

quarta uscita Variola Superiore, mio nipote si ferma a farmi foto da sotto (con la macchina impazzita ma asciugata dall,altra volta) io tolgo la corda per tuffarmi da un balconcino, Tuffo.. salgo dove cera lui e gli faccio Ma la CORDA? (l'unica lunga che avevamo) ci guardiamo ingiro sparita piu avanti sotto nn cera morale si era infilata nello scavernamento simil sifone del laghetto buio a -4m irragiungibile. (be tanto aveva piu di 10 anni) solo che eravam nel variola a metā.. improvabile fuga sulla sinistra in arrampicata e risalita nei pratoni...
la volta suggessiva stessa pozza da in cima gli scappa di mano l' 8.. morale gli do il mio e scendo io con il mezzo barcaiolo...


Ieri perso una lumix ft2 (di seconda mano ebay) presso il rio sCroto... Grr probabilmente al posteggio... ..


Aggiornamento oggi Mondelli perso un 8, ma in Compenso l iscritto Pinkste
mi ha gentilmente scritto di aver trovato la fotografica,purtroppo Rotta ma almeno recuperata. Grazie


Modificato da - McAND in data 21 agosto 2011 23:44:43
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