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Discussione |
dirtsee
Torrentista Seriale
Regione: Friuli-Venezia Giulia
Prov.: Trieste
Cittā: trieste
172 Messaggi |
Inserito il - 11 ottobre 2009 : 12:32:17
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Per portare il dialogo su altri temi vorrei scambiare le varie idee ed esperienze sulle solitarie , sia ripetizioni che a prima vista , sulle attrezzature specifiche e sui parametri di riduzione del rischio , evitando i soliti luoghi comuni sulla pericolisit? ma accentuando il lato del contatto intimo con la natura della forra e con se stessi .
L'acqua stagnante non ? buona da bere , solo quella che scorre ha un buon sapore aloha www.canyoningalpigiulie.com
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andrew78
Torrentista Grafomane
1001 Messaggi |
Inserito il - 11 ottobre 2009 : 20:42:26
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ciao dirt, tralasciando, come dici tu, il fattore rischio che porta questo genere di attivit? ad essere sconsigliabile per ovvi motivi, ti posso dire che personalmente non ne ho fatte molte di solitarie, 3/4 in tutto (diciamo mie prime discese di torrenti gi? conosciuti), ma me le ricordo molto bene. vuoi per il fatto della tensione adrenalinica che una uscita del genere ti porta ad avere, vuoi per la concentrazione massima, vuoi per il fatto che sai che stai facendo una cosa che sarebbe bene non fare. ho notato che si instaura un rapporto strano con quella forra, diventa un p? diversa o quanto meno vivendola diversamente la vedi mutata. mi ? capitato poi di ripercorrere una di queste forre in compagnia di altra gente e non mi sembrava neanche la stessa forra, nel senso che ha perso un p? della sua magia, motivo per il quale non riperter? pi? le altre forre fatte in solitaria, per non romper quel velo di illusorio misticismo che si ? creato nel cassettino della memoria dedicato a qella forra.
e tu come le vivi le tue solitarie? so, me lo hai detto tu, che ne fai parecchie!
ciao e buone forre Andrew CR Lombardia andrew.forni@tiscali.it |
Modificato da - andrew78 in data 11 ottobre 2009 20:43:24 |
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Milena Argiolas
Torrentista Grafomane
Regione: Sardegna
Prov.: Sassari
Cittā: Sassari
1013 Messaggi |
Inserito il - 11 ottobre 2009 : 22:03:24
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Non ho mai percorso un torrente in solitaria, ma non solo per motivi di sicurezza bens? per una questione puramente personale. Per me percorrere un torrente significa osservare, ammirare ed emozionarmi ogni volta e mi piace condividere queste emozioni con i miei compagni di viaggio.
Milena Argiolas Tesoriere AIC |
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franzmc
Moderatore
Regione: Emilia Romagna
Prov.: Forl?-Cesena
Cittā: Cesenatico
1517 Messaggi |
Inserito il - 12 ottobre 2009 : 10:39:33
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Le mie poche solitarie sono motivate dall'oggettiva scomodita' di raggiungere da solo luoghi distanti come minimo 150 km da casa. Qualche volta mi e' successo e ne ho tratto sensazioni appaganti, soprattutto nello scendere percorsi ben conosciuti, nei quali poter aumentare il ritmo e innescare una sinergia virtuosa con l'ambiente, con la roccia che sai offrirti un comodo appaggio proprio in una certa posizione, con la pozza che ti accoglie, con l'armo che trovi al volo senza esitazione alcuna. Con la sincronia dei movimenti del corpo che ti accompagnano in una ginnastica rimata dal cuore che sento battere in gola.
E' un'esperienza piacevole, certo non semplice, non sicura, non fattibile ovunque, ma da provare.
Francesco Michelacci coordinatore regionale per la Romagna. |
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skeno69
Moderatore
Regione: Liguria
Prov.: Genova
Cittā: Genova
2135 Messaggi |
Inserito il - 12 ottobre 2009 : 10:55:03
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Complimenti a dirtsee per il bello spunto.
Sar? breve: fatte pochissime (tre e cortissime). Tanta paura ma tante belle vibrazioni.
Ciao Skeno
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dirtsee
Torrentista Seriale
Regione: Friuli-Venezia Giulia
Prov.: Trieste
Cittā: trieste
172 Messaggi |
Inserito il - 12 ottobre 2009 : 17:46:08
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In effetti la prima solitaria in forra ? un 'esperienza particolare , ci si trova a fare i conti con noi stessi e con le proprie paure , ma una volta conosciuti i propri limiti ci si trova immersi profondamente nell'ambiente , quasi stretti in un abbraccio , sensazione pi? facilmente percettibile nel volo libero o nelle immersioni subacque . Ci si trova magicamente a seguire un passo e un ritmo di progressione costante , nel mio caso , molto costante , senza mai fermarsi , ottimizzando anche i pi? piccoli gesti , abbastanza lento , piccoli passi controllati , lo sguardo sempre avanti per valutare il movimento successivo , insomma quella sensazione che tutti provano nel momento del tuffo o su una calata alta , solamente in solitaria la sensazione si protrae a lungo , dall'inizio alla fine della forra . Ovviamente una forra gia scesa e conosciuta non da queste sensazioni che sono causate dalla somma delle incognite a livello emotivo . Il legame forte con l'ambiente , se non si ? soli , viene mitigato da tantissimi altri fattori , che a volte lo nascondono del tutto . Una volta provate queste sensazioni ? difficile rinunciarci , l'importante ? saper pianificare l'attrezzatura e l'uscita , che richiedono un impegno maggiore , la progressione in forra ? pi? semplice da soli secondo me . Il problema maggiore ? il peso che deve essere ottimizzato al massimo , la scelta delle attrezzature ? fondamentale per ridurre al minimo i rischi .
L'acqua stagnante non ? buona da bere , solo quella che scorre ha un buon sapore aloha www.canyoningalpigiulie.com
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skeno69
Moderatore
Regione: Liguria
Prov.: Genova
Cittā: Genova
2135 Messaggi |
Inserito il - 12 ottobre 2009 : 18:03:24
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... anche quando sono in gruppo cerco sempre di stare davanti, specialmente nei tratti inforrati, proprio perch? mi piace scoprire da solo "cosa c'? dopo"... |
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absinthe
Torrentista Introverso
Prov.: Verbano-Cusio-Ossola
Cittā: trontano
48 Messaggi |
Inserito il - 12 ottobre 2009 : 19:21:13
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Ciao... Dopo aver appreso le basi delle manovre di corda da una guida il mio approccio al canyoning ? stato fin da subito quello dalla solitaria... Durante il mio primo anno (2007), ho percorso molti fiumi in solitaria... le emozioni provate sono esattamente quelle descritte da andrew e dirtsee... ? chiaro che questo approccio trasgredisce le "regole" della sicurezza, ma non neccessariamente quelle del buon senso, in quanto il feeling con la forra si amplifica enormemente, la conoscenza di noi stessi all'interno di quell'ambiente diventa quasi totale..
tujonedelirium |
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seba
Moderatore
Regione: Friuli-Venezia Giulia
Prov.: Udine
Cittā: udine
860 Messaggi |
Inserito il - 12 ottobre 2009 : 20:13:29
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..? un idea che mi gira in testa da un paio di anni ,ma nn ho mai avuto o voluto trovare l'occasione per farlo. Ultimamamente la voglia di provare la solitaria, come esperienza personale, ? salita e sicuramente la prox stagione, e nel momento giusto la ricercher?.
byez Seba Coord. regionale FVG sebastiano.broili@canyoning.it |
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dirtsee
Torrentista Seriale
Regione: Friuli-Venezia Giulia
Prov.: Trieste
Cittā: trieste
172 Messaggi |
Inserito il - 14 ottobre 2009 : 17:22:49
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Il problema maggiore delle solitarie ? il peso che grava tutto sulle proprie spalle . Bisogna portare il meno possibile senza che manchi nulla , e considerare gli avvicinamenti a piedi anche quando potrebbe esserci una comoda navetta . Ragionando all'incontrario vediamo come ottimizzare il peso per quella che vien definita l'attrezzatura di gruppo , considerando quanto segue solamente come la mia personale esperienza che non vale in generale , perch? ogni singola forra va studiata e l'attrezzatura preparata ad hoc . La prima cosa che ho lasciato a casa ? la sacca d'armo , ma , solo ed esclusivamente se scendevo , visto che se ne parla molto ultimamente , un procanyon , altrimenti ? meglio averla con se , a meno che qualcuno non abbia documentato una discesa precedente , ed ecco perch? seguo questo forum . La seconda cosa da avere sono corde leggere , uso solo da 8mm sempre in doppia , e con due tiri da 55m si riesce a fare la maggior parte delle gole , se bastano corde pi? corte ancora meglio , sembrer? di essere vuoti . Altre cose lasciate a casa sono i cordini da armo e , ovviamente , la corda di sicurezza , se dovesse servire qualche cordino si taglia la corda di progressione che deve essere pi? lunga di 5m rispetto alla calata pi? alta .
L'acqua stagnante non ? buona da bere , solo quella che scorre ha un buon sapore aloha www.canyoningalpigiulie.com
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seba
Moderatore
Regione: Friuli-Venezia Giulia
Prov.: Udine
Cittā: udine
860 Messaggi |
Inserito il - 14 ottobre 2009 : 19:49:12
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penso che investire in 100 mt di cordino in kevlar potrebbe essere un buon compromesso tra sicurezza e riduzione peso. Cordino kevlar da 6mm 23gm cordino kevlar da 10mm 40gm
byez Seba Coord. regionale FVG sebastiano.broili@canyoning.it |
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massimo zuin
Torrentista Seriale
Cittā: brescia
116 Messaggi |
Inserito il - 15 ottobre 2009 : 13:55:22
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Che peccato, Conosco uno che avrebbe potuto raccontarci qualcosa di molto interessante sulle solitarie. Peccato veramente un peccato.
macio
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andrew78
Torrentista Grafomane
1001 Messaggi |
Inserito il - 15 ottobre 2009 : 14:13:57
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| seba ha scritto:
penso che investire in 100 mt di cordino in kevlar potrebbe essere un buon compromesso tra sicurezza e riduzione peso. Cordino kevlar da 6mm 23gm cordino kevlar da 10mm 40gm
byez Seba Coord. regionale FVG sebastiano.broili@canyoning.it
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? un'idea che sicuramente alleggerirebbe di molto lo zaino, ma anche il portafoglio comunque dovendola fare " sporca" opterei per il 6mm meno peso e meno caro
ciao e buone forre Andrew CR Lombardia andrew.forni@tiscali.it |
Modificato da - andrew78 in data 15 ottobre 2009 22:01:03 |
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n/a
deleted
5 Messaggi |
Inserito il - 15 ottobre 2009 : 21:56:57
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| massimo zuin ha scritto:
Che peccato, Conosco uno che avrebbe potuto raccontarci qualcosa di molto interessante sulle solitarie. Peccato veramente un peccato.
macio
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Stamattina, saltando qua e l? in un freddissimo Lodrino con quell'uno, pensavo esattamente la stessa cosa....pensieri comuni a pi? di una persona evidentemente...sigh!
aloa armando |
Modificato da - n/a in data 16 ottobre 2009 13:15:11 |
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andrew78
Torrentista Grafomane
1001 Messaggi |
Inserito il - 15 ottobre 2009 : 22:07:42
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riposto un link gi? apparso sul forum perch? reputo di competenza. una storia incredibile di un torrentista in solitaria, presto anche un film sulla storia.
http://www.montagna.tv/?q=node/11141
ciao e buone forre Andrew CR Lombardia andrew.forni@tiscali.it |
Modificato da - andrew78 in data 15 ottobre 2009 22:08:11 |
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Milena Argiolas
Torrentista Grafomane
Regione: Sardegna
Prov.: Sassari
Cittā: Sassari
1013 Messaggi |
Inserito il - 16 ottobre 2009 : 00:43:48
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| dirtsee ha scritto:
Il problema maggiore delle solitarie ? il peso che grava tutto sulle proprie spalle . Bisogna portare il meno possibile senza che manchi nulla , e considerare gli avvicinamenti a piedi anche quando potrebbe esserci una comoda navetta . Ragionando all'incontrario vediamo come ottimizzare il peso per quella che vien definita l'attrezzatura di gruppo , considerando quanto segue solamente come la mia personale esperienza che non vale in generale , perch? ogni singola forra va studiata e l'attrezzatura preparata ad hoc . La prima cosa che ho lasciato a casa ? la sacca d'armo , ma , solo ed esclusivamente se scendevo , visto che se ne parla molto ultimamente , un procanyon , altrimenti ? meglio averla con se , a meno che qualcuno non abbia documentato una discesa precedente , ed ecco perch? seguo questo forum . La seconda cosa da avere sono corde leggere , uso solo da 8mm sempre in doppia , e con due tiri da 55m si riesce a fare la maggior parte delle gole , se bastano corde pi? corte ancora meglio , sembrer? di essere vuoti . Altre cose lasciate a casa sono i cordini da armo e , ovviamente , la corda di sicurezza , se dovesse servire qualche cordino si taglia la corda di progressione che deve essere pi? lunga di 5m rispetto alla calata pi? alta .
L'acqua stagnante non ? buona da bere , solo quella che scorre ha un buon sapore aloha www.canyoningalpigiulie.com
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Dirt mi spiace ma non condivido una sola cosa di ci? che scrivi, hai fatto il riassunto di tutto ci? che non bisogna fare in forra, per quanto possa capire l'idea dell'emozione nello stare da soli leggere che uno va in torrente da solo e lascia a casa "ovviamente" la corda d'emergenza, la sacca dell'armo e scende solo in doppia con una corda da 8 ? quanto di pi? sbagliato possa essere postato nel forum dell'AIC, sei simpatico a tutti noi e io mi diverto a romperti le scatole cercando di convincerti a iscriverti all'associazione cosa che s? benissimo non farai mai, per? con questo post vai contro a tutto ci? che l'AIC, e nello specifico la SNC, cerca di insegnare a tutti da 10 anni, la sicurezza, sempre la sicurezza prima di ogni cosa la possibilit? di percorrere anche il prossimo torrente
Milena Argiolas Tesoriere AIC |
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andrew78
Torrentista Grafomane
1001 Messaggi |
Inserito il - 16 ottobre 2009 : 11:51:47
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parto dal presupposto che fare una solitaria sia tra le cose meno sicure in torrente come in molte altre attivit? sportive , il motivo ? sempre lo stesso si ? da soli e se succede qualcosa si rimane li.
riporto l'articolo contenuto nel link per comodita:
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Maggio 2003. Aron Lee Ralston, alpinista inglese classe 1975, sta facendo canyoning nel Blue John Canyon, nello Utah. Nessuno conosce i suoi piani, nessuno sa che si trova qui da solo. Cos?, quando un masso gli cade addosso schiacciandogli l'avambraccio nessuno pu? venire in suo aiuto.
Rimane bloccato col braccio sotto la roccia per 5 lunghi giorni. Centellina l'acqua rimastagli, finch? non ? costretto a bere la propria urina. Pensa di essere morto e cos? scolpisce nella roccia di arenaria la sua data di nascita, quella presunta di morte e il nome e poi gira un breve video per dire addio ai familiari.
Poi, Ralston decide di tagliarsi il braccio per liberarsi, facendo leva sul blocco che aveva spezzato radio e ulna. Utilizzando la lama del suo coltellino svizzero recide la pelle e i tendini, e finalmente ? libero. Allora si mette in cammino: oltre 12 chilometri a piedi prima di arrivare al suo furgoncino e la discesa di una parete strapiombante di 23 metri. Perch? naturalmente non ha con s? il cellulare.
Alla fine incontra una famiglia olandese in vacanza nello Utah, che gli offre subito acqua e i celebri biscotti Orfeo, unico cibo che avevano con loro. E' finalmente finita. I soccorsi arrivano sul posto, portano Ralston in ospedale. L'ente del Parco recupera anche il braccio da sotto il masso: l'alpinista infatti, lo far? cremare, per poi dargli degno funerale spargendo le ceneri intorno al blocco. Poi come protesi si fa impiantare una picozza.
Un fatto a dir poco incredibile, che per? appunto ? realt?. Ce n'? in abbondanza per farne un film, ed ? proprio quello che avrebbe intenzione di fare il regista inglese Danny Boyle. Visionario ed eclettico, autore di capolavori diventati ormai storia, come Trainspotting e The Millionaire, con cui ha anche vinto l'Oscar l'anno scorso.
Fino a pochi giorni fa Boyle aveva accennato a diversi possibili nuovi progetti cinematografici, ma nessuno di questi sembrava convincerlo fino in fondo. ? stato poi il regista stesso a comunicare la decisione. "Il film su cui sto lavorando adesso - avrebbe detto alla stampa inglese - ? una storia vera perci? stiamo cercando di risolvere problemi legati ai diritti. Se tutto va bene cominceremo le riprese a marzo".
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tra le righe si leggono 2 gravi errori fatti dall'alpinista inglese : - non aver avvertito nessuno di dove sarebbe andato, a che ora sarebbe entrato e l'ora presunta di uscita - non aveva con se un cellulare
queste accortezze possono essere la discriminante tra rimanere 5 gg in forra e magari "solo 24 ore". in un paio di occasioni di mie solirarie ho avuto la fortuna di avere chi mi ha accompagnato all'entrata e mi ha aspettato all'uscita e in una delle due avevo con me anche la radio.
poi il fatto che ti cada addosso un masso ? sfiga nera o fortuna che non ti abbia preso in testa, sta ai punti di vista.
| dirtsee ha scritto:
Il problema maggiore delle solitarie ? il peso che grava tutto sulle proprie spalle . Bisogna portare il meno possibile senza che manchi nulla , e considerare gli avvicinamenti a piedi anche quando potrebbe esserci una comoda navetta . Ragionando all'incontrario vediamo come ottimizzare il peso per quella che vien definita l'attrezzatura di gruppo , considerando quanto segue solamente come la mia personale esperienza che non vale in generale , perch? ogni singola forra va studiata e l'attrezzatura preparata ad hoc . La prima cosa che ho lasciato a casa ? la sacca d'armo , ma , solo ed esclusivamente se scendevo , visto che se ne parla molto ultimamente , un procanyon , altrimenti ? meglio averla con se , a meno che qualcuno non abbia documentato una discesa precedente , ed ecco perch? seguo questo forum . La seconda cosa da avere sono corde leggere , uso solo da 8mm sempre in doppia , e con due tiri da 55m si riesce a fare la maggior parte delle gole , se bastano corde pi? corte ancora meglio , sembrer? di essere vuoti . Altre cose lasciate a casa sono i cordini da armo e , ovviamente , la corda di sicurezza , se dovesse servire qualche cordino si taglia la corda di progressione che deve essere pi? lunga di 5m rispetto alla calata pi? alta .
L'acqua stagnante non ? buona da bere , solo quella che scorre ha un buon sapore aloha www.canyoningalpigiulie.com
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entrando nello specifico di quanto scritto da dirtsee:
si, il peso ? una discriminante ineccepibile e concordo che essere leggieri ti pu? essere utile a rendere pi? fluidi i movimenti, ma certe cose non le lascio a casa, vedi corda da soccorso, non vorrei mai essere in forra da solo con poca corda non si sa mai cosa pu? accadere. abitualmente uso corde da 9 mm e ho quella da soccorso da 8mm sono un p? fini e bisogna prenderci un p? la mano perch? si scalzano in un attimo, ma sono molto leggere. sacca d'armo: personalmete non me la sono mai portata dietro, vuoi perch? percorrendo forre note ho sempre presupposto di trovare gli armi in stato decente.( in compenso porto una chiave del 17 e una del 13), vuoi per pigrgizia. quello che non manca mai ? il cibo e qualcosa da bere, pi? qualche pastiglia potabilizzatrice + frontale mini kit pronto soccorso(essenzile 2 cerotti una benda e antidolorifico), cellulare.
ciao e buone forre Andrew CR Lombardia andrew.forni@tiscali.it |
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civre
Torrentista Seriale
Regione: Liguria
Prov.: Genova
Cittā: Recco
128 Messaggi |
Inserito il - 16 ottobre 2009 : 12:50:11
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interessante l'argomento anche se non sono molto propenso per le solitarie in forra... penso che comunque possa essere utile anche perch? (speriamo di no) pu? capitare (per esempio se siamo in tre ed uno si fa male...). Oltre a cosa portarsi dietro pu? essere interessante il discorso calata, qualcuno ha proposto in doppia, in alcuni casi sicuramente poco sicura ma nessuno ha avanzato altre soluzioni...
Io ho esperienza 0 e l'unica pseudo-soluzione che mi ? venuta in mente, posto che dall'alto non si veda la pozza e quindi non si possa regolare la corda a pelo d'acqua, quello di scendere con l'otto di traverso con moschettone (della longe) di sicurezza fino a pochi metri dalla pozza, cosa ne dite?
Prendendo spunto da Andrew domanda: che antidolorifico vi portate? |
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andrew78
Torrentista Grafomane
1001 Messaggi |
Inserito il - 16 ottobre 2009 : 13:16:51
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| civre ha scritto:
interessante l'argomento anche se non sono molto propenso per le solitarie in forra... penso che comunque possa essere utile anche perch? (speriamo di no) pu? capitare (per esempio se siamo in tre ed uno si fa male...). Oltre a cosa portarsi dietro pu? essere interessante il discorso calata, qualcuno ha proposto in doppia, in alcuni casi sicuramente poco sicura ma nessuno ha avanzato altre soluzioni...
Io ho esperienza 0 e l'unica pseudo-soluzione che mi ? venuta in mente, posto che dall'alto non si veda la pozza e quindi non si possa regolare la corda a pelo d'acqua, quello di scendere con l'otto di traverso con moschettone (della longe) di sicurezza fino a pochi metri dalla pozza, cosa ne dite?
Prendendo spunto da Andrew domanda: che antidolorifico vi portate?
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antidolorifico: aulin!!, spacca lo stomaco ma in que momenti te ne pu? fregare di meno.
per otto di traverso cosa intendi?
ciao e buone forre Andrew CR Lombardia andrew.forni@tiscali.it |
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civre
Torrentista Seriale
Regione: Liguria
Prov.: Genova
Cittā: Recco
128 Messaggi |
Inserito il - 16 ottobre 2009 : 14:02:03
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| andrew78 ha scritto: <br> antidolorifico: aulin!!, spacca lo stomaco ma in que momenti te ne pu? fregare di meno. |
e del voltaren in pastiglie cosa ne pensate?
| per otto di traverso cosa intendi? |
il primo passaggio del vertaco
http://www.canyonland.it/discensotto.html |
Modificato da - civre in data 16 ottobre 2009 14:05:06 |
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andrew78
Torrentista Grafomane
1001 Messaggi |
Inserito il - 16 ottobre 2009 : 14:13:05
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forse ho capito in effetti ? una buona idea, quindi riassumendo butteresti gi? una corda giuntata con l'altra e con nodo in battuta , la corda di recupero nel sacco e la stendi mentre scendi, appena prima di arrivare nella pozza sganci la longe e una volta in h2o togli la corda dal discensore e te ne vai. correggimi se sbaglio.
per il voltare non lo conosco ma consiglio qualcosa di forte!!
ciao e buone forre Andrew CR Lombardia andrew.forni@tiscali.it |
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